QUANTO COSTA UNA DIAGNOSI ENERGETICANon è possibile stabilire il costo di una diagnosi energetica senza conoscere l'immobile per la quale viene richiesta. I prezzi possono variare di molto a seconda dell'ubicazione, delle dimensioni, del numero di interventi da esaminare e della destinazione d'uso del fabbricato. Indicativamente il costo per una buona diagnosi energetica su un villino isolato composto da due unità immobiliari con destinazione residenziale può variare dai 600 ai 1200 Euro. La differenza di costo è data dalla presenza o meno di documentazione (planimetrie e relazioni energetiche) e dalla tipologia costruttiva dell'immobile e dal suo sistema impiantistico. Per ciò che concerne i condomini generalmente viene proposto un costo ad appartamento da moltiplicarsi poi per il numero di unità immobiliari presenti. Il costo si attesta generalmente sui 100 Euro ad appartamento, ma può diminuire anche significativamente se il condominio è particolarmente grande e/o se la tipologia degli appartamenti è molto simile. Sul costo della diagnosi incide anche il numero di scenari valutati (generalmente le nostre diagnosi si concretizzano in 5-6 tipologie di interventi). Edifici non residenziali e/o immobili frequentati in modo non continuativo necessitano poi di un livello di approfondimento maggiore. E' pertanto fondamentale richiedere un preventivo al professionista incaricato, il quale potrà fornire una stima solo a seguito di un sopralluogo effettuato presso lo stabile. Il costo della diagnosi si ripaga: sempre. La spesa professionale, seppur importante, è decisamente limitata rispetto agli interventi edilizi e/o impiantistici che si affronteranno e permette di: - ottimizzare al massimo il proprio budget di spesa, evitando investimenti onerosi e realmente poco vantaggiosi. - essere guidati da un consulente energetico qualificato, e non da pareri ed impressioni generiche - ottenere risparmi economici reali ed immediati grazie alla riduzione dei consumi dell'edificio - scegliere gli interventi anche in funzioni delle agevolazioni statali più vantaggiose (detrazioni fiscali, conto termico) - ottenere una valutazione economica dei diversi interventi proposti, in modo da renderli confrontabile con il proprio budget. Inoltre, la spesa professionale risulta detraibile ai fini fiscali nel caso in cui uno degli interventi dovesse essere concretamente realizzato (spese professionali per opere di riqualificazione energetica). La diagnosi energetica ha validità nel tempo, i risultati presentati sono utili a prescindere da quando si vorrà/potrà intervenire. Maggiori dettagli: Come si realizza una diagnosi energetica? Sestriere, diagnosi e riqualificazione energetica globale di edificio pubblico Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
0 Comments
SESTRIERE-TORINO-RIDURRE DEL 70% I CONSUMI
È possibile conciliare le tipologie ed i materiali costruttivi dell'architettura alpina con le moderne esigenze di efficienza energetica?
La risposta è sì, si può fare bene e senza alcun rischio di limitare la bontà e la durabilità degli interventi. Ciò che è fondamentale è una progettazione accurata basata su una diagnosi energetica preliminare ed una posa a regola d'arte. Nel video un esempio concreto: un intervento di riqualificazione globale nel Comune di Sestriere (il municipio più freddo d'Italia) che ha portato alla riduzione del 70% dei consumi. Il cappotto esterno è stato rivestito in parte in pietra ed in parte in doghe in legno per utilizzare i materiali prevalenti della tipologia costruttiva locale. L'intervento ha coinvolto anche l'isolamento del solaio verso il sottotetto, la sostituazione degli infissi e la posa di un sistema di ventilazione meccanica controllata. Guarda il progetto: Sestriere, riqualificazione energetica globale di edificio pubblico Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima UMIDITA' E MUFFA DIETRO ARREDO, MOBILI e DIVANI
In casa a volte può capitare di avere brutte sorprese...come spostare armadi, nobili o divani e scoprire che sul muro verso il quale erano appoggiati c'è dell'umidità o addirittura della muffa !
Ma perchè si verifica tale fenomeno? L'aria è in grado di contenere una determinata quantità di vapore acqueo, ma non si tratta di un valore preciso, bensì di un valore variabile al seconda della temperatura. Più l'aria è calda, più vapore acqueo può contenere. Se noi raffreddiamo dell'aria il vapore acqueo si aggregherà sempre più sino a condensare trasformandosi in gocce d'acqua. Il fenomeno è noto a tutti; pensate alla lattina di bibita ghiacciata, sulla quale immediatamente si forma condensa a contatto con l'aria calda estiva! Oppure - esempio ancor più calzante - ai vetri che si appannano mentre si cucina la d'inverno: in questo caso, l'aria della casa è molto calda e umida e quando lambisce le superfici fredde dei vetri non riesce più a trattenere tutto il vapore e...condensa. Lo stesso fenomeno può avvenire su qualsiasi superficie fredda: pareti, angoli e qualsiasi punto non isolato...i famosi ponti termici! Se le nostre pareti non sono ben isolate e se il ricambio d'aria non è adeguato, mettere mobili, armadi o divani davanti a delle superfici già di per sé fredde può essere deleterio. Tali arredi rappresentano uno strato "isolante", generalmente infatti sono di legno e contengono vestiti, oppure sono addirittura "costruiti" con materiali isolanti, si pensi ai divani! Rappresentano quindi degli ostacoli che riducono il passaggio dell'aria calda...dietro a loro non si avrà dunque la temperatura della stanza, ma si misureranno alcuni gradi in meno... ahimè proprio a contatto con superfici fredde come quelle di un muro esterno mal isolato! In breve tempo sull'umidità che si genererà attecchirà il pulviscolo presente in ogni ambiente che genererà le future muffe. Vi sono alcune regole universalmente valide, come non addossare gli arredi alle pareti , ma lasciare sempre un intercapedine d'aria di almeno 5-10 cm, e aerare generosamente i locali, specie dopo aver cucinato o aver fatto la doccia...ma per il miglioramento del comfort è spesso utile intervenire direttamente sulla struttura. Il sopralluogo di un consulente energetico permette di valutare i fenomeni e di optare per gli interventi maggiormente efficaci e risolutivi, senza disperdere tempo (e denaro) in tentativi "fai da te". Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima HO CAMBIATO LE FINESTRE:ORA HO MUFFE E CONDENSE
Se avete recentemente sostituito porte e finestre della vostra casa o del vostro appartamento e sono comparsi segni di umidità o, ancor peggio, delle muffe: niente panico.
Innanzitutto avete fatto bene a migliorare le prestazioni energetiche dei vostri serramenti con dei nuovi modelli ad alta prestazione, per cui non pentitevi della scelta fatta: avete però modificato il "micro-clima" della vostra casa e questo richiede alcune attenzioni. All'interno delle nostre case vi è un'abbondante presenza di umidità che è generata da diversi fattori, a partire dalla semplice respirazione degli inquilini (persone e animali), passando per il vapore acqueo generato in cucina, all'uso della doccia, sino ad arrivare alla presenza di piante, acquari e chi più ne ha più ne metta. Una famiglia produce mediamente diversi litri d'acqua al giorno sottoforma di vapore acqueo: questa umidità va quindi smaltita per garantire la salubrità degli ambienti e scongiurare l'insorgere di muffe e condense. Probabilmente i vecchi infissi garantivano un adeguato ricambio dell'aria interna attraverso una miriade di spifferi per cui precedentemente il problema delle macchie di muffa non si è mai presentato. Il prezzo pagato era però piuttosto salato, sia in termini di consumi energetici sia attraverso un discomfort elevato con raffiche di aria fredda in prossimità delle finestre. I nuovi serramenti garantiscono un elevata tenuta all'aria, il chè è indubbiamente un bene poichè eliminando gli spifferi l'ambiente si scalda con un minor dispendio di calore riducendo le bollette e le emissioni di gas inquinanti nell'ambiente ed allo stesso tempo aumento il comfort indoor. Come provvedere allora allo smaltimento dell'umidità in eccesso? La cosa più semplice da farsi è arieggiare adeguatamente la casa aprendo le finestre! Può apparire un controsenso, ma non lo è, si può arieggiare casa evitanto sprechi di energia, basta seguire alcuni semplici consigli. L'ideale è cercare di mantenere nel periodo invernale una temperatura interna compresa tra i 18°C ed i 20°C e con un tasso di umidità relativa inferiore al 60%. Esistono in commercio diversi modelli economici di termoigrometri digitali che forniscono l'indicazione dell'umidità relativa: se questa supera la soglia del 60% è necessario arieggiare. In casi più gravi contattateci per un preventivo e per concordare un sopralluogo al seguito del quale potremmo valutare la strada da percorrere per la risoluzione del problema, ad esempio attraverso dei particolari isolamenti interni o dei sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore. POTREBBERO INTERESSARTI: Problemi di muffa: un video di un minuto con le "regole" per aprire le finestre! Contattaci per informazioni e preventivi architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima CASA UMIDA? COME INTERVENIRESu alcune superfici delle nostre case il vapore acqueo presente nell'aria interna degli ambienti può condensare inumidendo tali superfici. La presenza di condensa superficiale è un problema di comfort e di salubrità degli ambienti: sulle superfici umide aderisce il pulviscolo presente negli ambienti che, trovando un microclima favorevole, può causare il successivo sviluppo di batteri responsabili della crescita di muffe. Tali fenomeni di condensa sono dovuti dal raggiungimento della temperatura di rugiada, temperatura alla quale il vapore acqueo presente in un ambiente si aggrega e condensa in corrispondenza delle superfici più fredde (è il fenomeno che avveniva un tempo con in corrispondenza dei vetri singoli). Le condensa può essere causata da: - difetti di costruzione: pareti non isolate e ponti termici irrisolti che generano zone fredde - difetti di gestione della casa: eccessiva umidità interna, temperatura interna troppo bassa. - eccessiva presenza di umidità di costruzione nelle strutture edilizie - concause dei difetti sopra indicati. A seconda delle cause che hanno determinato tali fenomeni è opportuno operare in modo diverso, al fine di debellare definitivamente il problema. Il ruolo dell' architetto consulente energetico è quello di fornire, a seguito di un sopralluogo e di un eventuale monitoraggio, delle indicazioni precise all'utente, in modo da consigliarlo sui possibili interventi, sia di carattere edilizio che di gestione della casa in modo da eliminare il problema delle muffe in modo esaustivo. Il ruolo del consulente è quello di consigliare l'intervento migliore al minor costo, evitando di procedere per tentativi. Sovente all'arrivo del consulente gli inquilini hanno già affrontato una serie di spese (prodotti antimuffa, intonaci particolari, pitture traspiranti, deumidificatori...) che purtroppo non sempre hanno portato ai risultati sperati proprio perchè il problema non era stato analizzato a monte e non si era capita la reale causa che avevo generato i problemi di muffa. Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima PROGETTARE NELL'OTTICA DI SOSTENIBILITA'
Progettare significa scegliere. Ogni decisione - dalla più piccola, alla più grande - è il frutto di una cernita di idee che a poco a poco delineerà la soluzione conclusiva. Se si setaccia bene, il risultato finale tenderà a requisiti di semplicità, funzionalità ed originalità.
Un criterio è determinante: la sostenibilità. Le scelte devo rispondere a requisiti di compatibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Si devono trovare soluzioni ampiamente accessibili e non gravose per l'ambiente e per le persone. La sostenibilità non è un ideale, è un modo di operare che necessita di formazione, strumentazione e professionalità e che va promosso con passione e flessibilità. Un architettura sostenibile riscopre l'importanza del clima e della geologia che la circonda e dell'uomo che la abita. Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima TAGLIO TERMICO IN TERCAPEDINEL' isolamento in intercapedine, fra due muri in mattoni forati, è ancora oggi la tecnologia più adottata dalla maggioranza delle imprese edili. Tale sistema costruttivo necessita di un studio particolarmente approfondito dei ponti termici, poichè - rispetto al cappotto - vi sono alcuni nodi irrisolti come ad esempio l'attacco a terra della muratura. Nel caso in esame il primo corso di mattoni del muro verso l'esterno è stato realizzato in blocchi di calcestruzzo alveolato altamente isolanti in modo da ridurre il più possibile le dispersioni creando una continuità fra i pannelli di poliestirene posti all'interno dell'intercapedine e i futuri pannelli di XPS che verranno posti orizzontalmente lungo il marciapiede esterno. (l'edificio è isolato sottofondazione, la platea risulta così essere completamente rivestita di materiale isolante). Particolare attenzione va inoltre posta all' isolamento dei pilastri, in questo caso rivestiti da pannelli in poliuretano (maggior potere isolante rispetto al polistirene) di 5 cm. Visita la scheda del cantiere Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima I DUBBIO DELL'ARCHITETTURA SOSTENIBILE
Cercare di realizzare case ed edifici sostenibili dovrebbe essere un obiettivo comune, anzi meglio, dovremmo riuscire a non costruirne di nuove, limitandoci a ridurre i consumi di quelle esistenti. Stringi, stringi, bisogna ridurre l'impronta inquinante dell'uomo sul pianeta, abbassando al minimo le emissioni, in modo che queste non pregiudichino la vita sulla terra per persone, animali, vegetali & Co. Eppure l' edilizia sostenibile è ancora vista con sospetto. Ogni edificio a basso consumo è sovente studiato, osservato, alla ricerca di un difetto, di una falla...che normalmente si concretizza con un osservazione del tipo "...si ma comunque il camion che porta la fibra di legno un pò inquina...peccato (...beccato!)". Si deve cercare di fare tutto al meglio. Ma la sostenibilità deve essere non solo ambientale, ma anche economica (per tutte le tasche) e sociale (non deve danneggiare altri). Risanare uno stabile o costruire una casa, anche una casa passiva , non deve essere una gara fra professionisti a chi arriva prima, non si tratta di creare un edificio unico, irripetibile (e costoso), ma di costruire degli esempi.
Questi progetti devono rappresentare la normalità, non l' eccezione. Devono essere la base del costruire e contribuire a far capire che è il modo "tradizione" di lavorare nei cantieri ad essere assurdo sia da un punto di vista ecologico e che economico. Ridurre i consumi della propria casa è una possibilità che tutti devono sentire accessibile. Se l'intervento non sarà perfetto e manterrà ancora delle emissioni...pazienza. L'impatto ambientale "zero" è un bel obiettivo, ma attenzione, se non ho la possibilità di raggiungerlo...posso comunque ridurre le emissioni di casa mia! E di molto. Potrei decidere di ridurre le emissioni smettendo di usare la macchina ed andando solo più in bici. Ma non è facile, è una scelta che probabilmente ha delle ricadute anche su chi mi sta vicino e comporta una serie di rinunce... non è per tutti! Ma se mi limito ad usare la macchina un pò meno, rispetto ad usarla sempre...ho già fatto davvero un bel passo avanti. Inoltre la consapevolezza di cercare di vivere in modo più sostenibile, se unita ad un esperienza reale positiva e non frustrante, mi permetterà di fare ogni giorno sempre più scelte rispettose dell'ambiente. Meglio essere persone normali, che fanno entrare il rispetto della natura nella loro vita ordinaria, in modo ordinario. Ci sarà sempre un amico che usa la macchina anche per portare a spasso il cane, che si sentirà in dovere di farci notare che non siamo perfetti e che quel tal giorno eravamo in macchina e non in bici...e...e...chissenefrega! Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima CONTROTELAIO,FONDAMENTALE NELL'ISOLAMENTO DI CASA
Gli infissi rivestono una grande importanza nella realizzazione di un edificio a basso consumo. Oltre a garantire un livello di isolamento eccellente ed a fornire al contempo importanti apporti solari gratuiti, gli infissi devo evitare la presenza di ponti termici e di perdite per ventilazione...più note come spifferi.
Oggi in commercio esistono infissi con ottime caratteristiche, ma un nodo fragile rimane la loro posa e la scelta di adeguati controtelai . Posare un infisso su una struttura non isolata significa vanificarne le proprietà rendendo ingiustificata la nostra spesa. Nella CasaClima di Almese si sono posati controtelai preassemblati sui quattro lati i poliestirene rivestito in lastre di cartongesso. Gli elementi scelti garantiscono una perfetta continuità di isolamento con il cappotto esterno e con i telai dei serramenti, eliminando qualsiasi possibile ponte termico. La posa risulta semplice e permette di avere una superficie di lavoro pulita per la successiva collocazione di porte e finestre. Gli elementi vengono ancorati alla muratura con apposite staffe già predisposte per sorreggere le ante esterne. I controtelai sono isolati su tutti e quattro i lati; in corrispondenza dei davanzali interni ed esterni è collocato un apposito taglio termico - in poliestirene ad alta densità - inoltre sono già predisposte nel controtelaio le scanalature per l'inserimento dei futuri davanzali. La superficie interna è rivestita in cartongesso, rendendo più facile la successiva intonacatura. Visita la scheda del cantiere Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima RIFUGI SOSTENIBILI
Allo stato attuale molte delle strutture ricettive di alta quota non risultano essere adeguatamente isolate; in molti casi si hanno fenomeni di discomfort interno causato da temperature interne non uniformi,da fenomeni di condensa superficiali e da una cattiva qualità dell’aria interna.
L’obiettivo è divulgare la cultura del risparmio energetico e dell’ efficientamento del patrimonio immobiliare partendo da esempi concreti di edifici ad uso pubblico in condizioni climatiche particolarmente rigide, diffondendo presso gli abitanti delle aree montane l’idea che riqualificare casa si può, ovunque, migliorando il comfort e riducendone i consumi. La proposta è volta ad incentivare gli enti gestori e/o proprietari di rifugi alpini, ricoveri e bivacchi a richiedere una Diagnosi energetica dei loro immobili al fine di individuare dove si concentrano le dispersioni e procedere alla simulazione di interventi di riqualificazione energetica (sia attraverso opere di isolamento, sia agendo sui sistemi impiantistici). In tal modo sarà possibile scegliere l’opzione con il miglior rapporto costo/benefici, ottimizzando così il futuro investimento. Riqualificare significa anche migliorare le condizioni igienico-sanitarie delle strutture, realizzando ambienti sani e con temperature uniformi e confortevoli (evitando anche fenomeni di surriscaldamento dei locali), privi di umidità. Fra gli interventi proposti vi potranno essere anche soluzioni volte a migliorare la sostenibilità ambientale dell’immobile in merito alla gestione dei rifiuti, delle acque nere e all’adozione di sistemi di recupero e/o riutilizzo delle acque grigie e/o meteorologiche. Visto il particolare contesto ambientale delle strutture, gli interventi proposti andranno a prediligere l’utilizzo di materiali isolanti sostenibili e soluzioni costruttive rispettose delle tipologie costruttive dell’area geografica di riferimento. Visita la scheda del cantiere Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima |
Autoriarch. Stefano BRUNO Categorie
Tutti
|