ISOLARE UN MURO INTERNO CONTROTERRA UMIDO
Non è una bella situazione. Un muro interno controterra porta in casa freddo ed umidità creando gravi problemi di confort e di igiene! Risolvere il problema mediante la realizzazione di un intercapedine esterna è molto costoso e non è sempre possibile; procedere con interventi di isolamento dall'interno è molto delicato...ma non impossibile!
E' bene studiare con attenzione i materiali da utilizzare e come gestire sia l'umidità proveniente dalla terra (di risalita e di spinta) sia quella che ha origine internamente (condense superficiali) . La scelta dei materiali è essenziale per una proposta efficiente e duratura nel tempo. Nell'esempio che vi raccontiamo è descritto l'intervento presso un locale interrato di una vecchia casa di montagna in pietra che presentava tutte queste problematicità ed il cui proprietario richiedeva di limitare al massimo la riduzione degli spazi interni e al contempo eliminare l'umidità dai muri. Guarda il progetto: Isolamento muro in pietra controterra Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
0 Comments
UMIDITA' E MUFFA DIETRO ARREDO, MOBILI e DIVANI
In casa a volte può capitare di avere brutte sorprese...come spostare armadi, nobili o divani e scoprire che sul muro verso il quale erano appoggiati c'è dell'umidità o addirittura della muffa !
Ma perchè si verifica tale fenomeno? L'aria è in grado di contenere una determinata quantità di vapore acqueo, ma non si tratta di un valore preciso, bensì di un valore variabile al seconda della temperatura. Più l'aria è calda, più vapore acqueo può contenere. Se noi raffreddiamo dell'aria il vapore acqueo si aggregherà sempre più sino a condensare trasformandosi in gocce d'acqua. Il fenomeno è noto a tutti; pensate alla lattina di bibita ghiacciata, sulla quale immediatamente si forma condensa a contatto con l'aria calda estiva! Oppure - esempio ancor più calzante - ai vetri che si appannano mentre si cucina la d'inverno: in questo caso, l'aria della casa è molto calda e umida e quando lambisce le superfici fredde dei vetri non riesce più a trattenere tutto il vapore e...condensa. Lo stesso fenomeno può avvenire su qualsiasi superficie fredda: pareti, angoli e qualsiasi punto non isolato...i famosi ponti termici! Se le nostre pareti non sono ben isolate e se il ricambio d'aria non è adeguato, mettere mobili, armadi o divani davanti a delle superfici già di per sé fredde può essere deleterio. Tali arredi rappresentano uno strato "isolante", generalmente infatti sono di legno e contengono vestiti, oppure sono addirittura "costruiti" con materiali isolanti, si pensi ai divani! Rappresentano quindi degli ostacoli che riducono il passaggio dell'aria calda...dietro a loro non si avrà dunque la temperatura della stanza, ma si misureranno alcuni gradi in meno... ahimè proprio a contatto con superfici fredde come quelle di un muro esterno mal isolato! In breve tempo sull'umidità che si genererà attecchirà il pulviscolo presente in ogni ambiente che genererà le future muffe. Vi sono alcune regole universalmente valide, come non addossare gli arredi alle pareti , ma lasciare sempre un intercapedine d'aria di almeno 5-10 cm, e aerare generosamente i locali, specie dopo aver cucinato o aver fatto la doccia...ma per il miglioramento del comfort è spesso utile intervenire direttamente sulla struttura. Il sopralluogo di un consulente energetico permette di valutare i fenomeni e di optare per gli interventi maggiormente efficaci e risolutivi, senza disperdere tempo (e denaro) in tentativi "fai da te". Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima HO CAMBIATO LE FINESTRE:ORA HO MUFFE E CONDENSE
Se avete recentemente sostituito porte e finestre della vostra casa o del vostro appartamento e sono comparsi segni di umidità o, ancor peggio, delle muffe: niente panico.
Innanzitutto avete fatto bene a migliorare le prestazioni energetiche dei vostri serramenti con dei nuovi modelli ad alta prestazione, per cui non pentitevi della scelta fatta: avete però modificato il "micro-clima" della vostra casa e questo richiede alcune attenzioni. All'interno delle nostre case vi è un'abbondante presenza di umidità che è generata da diversi fattori, a partire dalla semplice respirazione degli inquilini (persone e animali), passando per il vapore acqueo generato in cucina, all'uso della doccia, sino ad arrivare alla presenza di piante, acquari e chi più ne ha più ne metta. Una famiglia produce mediamente diversi litri d'acqua al giorno sottoforma di vapore acqueo: questa umidità va quindi smaltita per garantire la salubrità degli ambienti e scongiurare l'insorgere di muffe e condense. Probabilmente i vecchi infissi garantivano un adeguato ricambio dell'aria interna attraverso una miriade di spifferi per cui precedentemente il problema delle macchie di muffa non si è mai presentato. Il prezzo pagato era però piuttosto salato, sia in termini di consumi energetici sia attraverso un discomfort elevato con raffiche di aria fredda in prossimità delle finestre. I nuovi serramenti garantiscono un elevata tenuta all'aria, il chè è indubbiamente un bene poichè eliminando gli spifferi l'ambiente si scalda con un minor dispendio di calore riducendo le bollette e le emissioni di gas inquinanti nell'ambiente ed allo stesso tempo aumento il comfort indoor. Come provvedere allora allo smaltimento dell'umidità in eccesso? La cosa più semplice da farsi è arieggiare adeguatamente la casa aprendo le finestre! Può apparire un controsenso, ma non lo è, si può arieggiare casa evitanto sprechi di energia, basta seguire alcuni semplici consigli. L'ideale è cercare di mantenere nel periodo invernale una temperatura interna compresa tra i 18°C ed i 20°C e con un tasso di umidità relativa inferiore al 60%. Esistono in commercio diversi modelli economici di termoigrometri digitali che forniscono l'indicazione dell'umidità relativa: se questa supera la soglia del 60% è necessario arieggiare. In casi più gravi contattateci per un preventivo e per concordare un sopralluogo al seguito del quale potremmo valutare la strada da percorrere per la risoluzione del problema, ad esempio attraverso dei particolari isolamenti interni o dei sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore. POTREBBERO INTERESSARTI: Problemi di muffa: un video di un minuto con le "regole" per aprire le finestre! Contattaci per informazioni e preventivi architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima CASA UMIDA? COME INTERVENIRESu alcune superfici delle nostre case il vapore acqueo presente nell'aria interna degli ambienti può condensare inumidendo tali superfici. La presenza di condensa superficiale è un problema di comfort e di salubrità degli ambienti: sulle superfici umide aderisce il pulviscolo presente negli ambienti che, trovando un microclima favorevole, può causare il successivo sviluppo di batteri responsabili della crescita di muffe. Tali fenomeni di condensa sono dovuti dal raggiungimento della temperatura di rugiada, temperatura alla quale il vapore acqueo presente in un ambiente si aggrega e condensa in corrispondenza delle superfici più fredde (è il fenomeno che avveniva un tempo con in corrispondenza dei vetri singoli). Le condensa può essere causata da: - difetti di costruzione: pareti non isolate e ponti termici irrisolti che generano zone fredde - difetti di gestione della casa: eccessiva umidità interna, temperatura interna troppo bassa. - eccessiva presenza di umidità di costruzione nelle strutture edilizie - concause dei difetti sopra indicati. A seconda delle cause che hanno determinato tali fenomeni è opportuno operare in modo diverso, al fine di debellare definitivamente il problema. Il ruolo dell' architetto consulente energetico è quello di fornire, a seguito di un sopralluogo e di un eventuale monitoraggio, delle indicazioni precise all'utente, in modo da consigliarlo sui possibili interventi, sia di carattere edilizio che di gestione della casa in modo da eliminare il problema delle muffe in modo esaustivo. Il ruolo del consulente è quello di consigliare l'intervento migliore al minor costo, evitando di procedere per tentativi. Sovente all'arrivo del consulente gli inquilini hanno già affrontato una serie di spese (prodotti antimuffa, intonaci particolari, pitture traspiranti, deumidificatori...) che purtroppo non sempre hanno portato ai risultati sperati proprio perchè il problema non era stato analizzato a monte e non si era capita la reale causa che avevo generato i problemi di muffa. Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima PROGETTARE NELL'OTTICA DI SOSTENIBILITA'
Progettare significa scegliere. Ogni decisione - dalla più piccola, alla più grande - è il frutto di una cernita di idee che a poco a poco delineerà la soluzione conclusiva. Se si setaccia bene, il risultato finale tenderà a requisiti di semplicità, funzionalità ed originalità.
Un criterio è determinante: la sostenibilità. Le scelte devo rispondere a requisiti di compatibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Si devono trovare soluzioni ampiamente accessibili e non gravose per l'ambiente e per le persone. La sostenibilità non è un ideale, è un modo di operare che necessita di formazione, strumentazione e professionalità e che va promosso con passione e flessibilità. Un architettura sostenibile riscopre l'importanza del clima e della geologia che la circonda e dell'uomo che la abita. Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima PROFESSIONE ARCHITETTO
Fare l' architetto oggi è difficile. L'affermazione è data per certa ed è basata su dati concreti e su alcune voci...di costo: tasse, Cassa Professionale, Iscrizione all'Ordine obbligatoria, formazione obbligatoria, POS obbligatorio, Assicurazione, professionale obbligatoria e poi...studi di settore, commercialista, software, affitto e spese di ufficio... Dall'altra parte bisogna muoversi fra un sistema legislativo e burocratico selvaggio, con migliaia di norme e miliardi di interpretazioni, variabili da ufficio ad ufficio. Nessuno sa consigliarti...ma poco male, tanto devi autocertificare !
E poi siamo in guerra. Spietata. Generazionale (vecchi che sfruttano i giovani). Professionale (tutti fanno tutto: geometri, architetti, ingegneri) Al ribasso (Tutti al minor prezzo ed in fretta, pur di lavorare, almeno un pò, ancora per un pò.) Il tuo lavoro è un adempimento burocratico, conta poco, nulla. Va fatto. Io mi arrendo. Fare il burocrate o la concorrenza spietata ai colleghi non mi interessa. Io voglio fare l'architetto. E che è? Un tabù? Sembra quasi che non lo si possa dire, 'na vergogna: vuole fare l' architetto! Lui! Tze! Una cosa da sindrome da Peter Pan: fare l' architetto ...scherzi? Devi fare come tutti gli altri...sì...un pò di tutto e mica troppe idee strambe: che disturbi il quieto vivere. Ma l'architetto un senso ce l'ha. Ancora oggi. E non penso alle archi-star dei vip o ai personaggi di Real-Time! Se cerchi un architetto, ti aspetti - spero- di trovare uno che pensi e progetti, che conosca il proprio lavoro e lo viva con passione. Che spenda tempo per trovare soluzioni funzionali e personalizzate e non che esegua biecamente degli adempimenti di legge. Un progetto, una casa, ma anche una scala o un pergolato non vanno "fatti per il Comune", ma prima di tutto per il cliente e su di lui, cuciti. Se cerchi un architetto - spero - che tu ti stia aspettando dal costo del suo lavoro, dei benefici non solo di qualità, ma anche economici. Un progetto ben fatto e dettagliato, pensato e valutato nel dettaglio che ottimizzi il rapporto costi/benefici del cantiere, limitandone gli imprevisti ed i sovrapprezzi. Se cerchi un architetto - spero - che tu non abbia voglia di un tuttofare démodé, ma di una persona capace di creare una buona squadra di professionisti ed artigiani che collaborino e diano vita a delle sinergie e che non procedano per compartimenti stagni. E poi gli affidi anche un po' dei tuoi sogni, non solo i tuoi beni! Saranno ben importanti i sogni, no? Eppure anche questi sono tabù... Molti clienti parlano ore di fondamenta, ma arrossiscono e fanno un respiro profondo prima di chiederti una scelta estetica, di comfort o di natura ecologica. Se cerchi un architetto, vuoi concretezza, ma speri che anche i tuoi sogni vengano presi sul serio. Nel solo Piemonte ci sono tanti architetti quanti ve ne sono in tutta la Francia, ma a volte mi chiedo, "quanti "fanno" gli architetti?" Io rischio. Se va male farò altro, ma non il burocrata. Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima TAGLIO TERMICO IN TERCAPEDINEL' isolamento in intercapedine, fra due muri in mattoni forati, è ancora oggi la tecnologia più adottata dalla maggioranza delle imprese edili. Tale sistema costruttivo necessita di un studio particolarmente approfondito dei ponti termici, poichè - rispetto al cappotto - vi sono alcuni nodi irrisolti come ad esempio l'attacco a terra della muratura. Nel caso in esame il primo corso di mattoni del muro verso l'esterno è stato realizzato in blocchi di calcestruzzo alveolato altamente isolanti in modo da ridurre il più possibile le dispersioni creando una continuità fra i pannelli di poliestirene posti all'interno dell'intercapedine e i futuri pannelli di XPS che verranno posti orizzontalmente lungo il marciapiede esterno. (l'edificio è isolato sottofondazione, la platea risulta così essere completamente rivestita di materiale isolante). Particolare attenzione va inoltre posta all' isolamento dei pilastri, in questo caso rivestiti da pannelli in poliuretano (maggior potere isolante rispetto al polistirene) di 5 cm. Visita la scheda del cantiere Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima I DUBBIO DELL'ARCHITETTURA SOSTENIBILE
Cercare di realizzare case ed edifici sostenibili dovrebbe essere un obiettivo comune, anzi meglio, dovremmo riuscire a non costruirne di nuove, limitandoci a ridurre i consumi di quelle esistenti. Stringi, stringi, bisogna ridurre l'impronta inquinante dell'uomo sul pianeta, abbassando al minimo le emissioni, in modo che queste non pregiudichino la vita sulla terra per persone, animali, vegetali & Co. Eppure l' edilizia sostenibile è ancora vista con sospetto. Ogni edificio a basso consumo è sovente studiato, osservato, alla ricerca di un difetto, di una falla...che normalmente si concretizza con un osservazione del tipo "...si ma comunque il camion che porta la fibra di legno un pò inquina...peccato (...beccato!)". Si deve cercare di fare tutto al meglio. Ma la sostenibilità deve essere non solo ambientale, ma anche economica (per tutte le tasche) e sociale (non deve danneggiare altri). Risanare uno stabile o costruire una casa, anche una casa passiva , non deve essere una gara fra professionisti a chi arriva prima, non si tratta di creare un edificio unico, irripetibile (e costoso), ma di costruire degli esempi.
Questi progetti devono rappresentare la normalità, non l' eccezione. Devono essere la base del costruire e contribuire a far capire che è il modo "tradizione" di lavorare nei cantieri ad essere assurdo sia da un punto di vista ecologico e che economico. Ridurre i consumi della propria casa è una possibilità che tutti devono sentire accessibile. Se l'intervento non sarà perfetto e manterrà ancora delle emissioni...pazienza. L'impatto ambientale "zero" è un bel obiettivo, ma attenzione, se non ho la possibilità di raggiungerlo...posso comunque ridurre le emissioni di casa mia! E di molto. Potrei decidere di ridurre le emissioni smettendo di usare la macchina ed andando solo più in bici. Ma non è facile, è una scelta che probabilmente ha delle ricadute anche su chi mi sta vicino e comporta una serie di rinunce... non è per tutti! Ma se mi limito ad usare la macchina un pò meno, rispetto ad usarla sempre...ho già fatto davvero un bel passo avanti. Inoltre la consapevolezza di cercare di vivere in modo più sostenibile, se unita ad un esperienza reale positiva e non frustrante, mi permetterà di fare ogni giorno sempre più scelte rispettose dell'ambiente. Meglio essere persone normali, che fanno entrare il rispetto della natura nella loro vita ordinaria, in modo ordinario. Ci sarà sempre un amico che usa la macchina anche per portare a spasso il cane, che si sentirà in dovere di farci notare che non siamo perfetti e che quel tal giorno eravamo in macchina e non in bici...e...e...chissenefrega! Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima CONTROTELAIO,FONDAMENTALE NELL'ISOLAMENTO DI CASA
Gli infissi rivestono una grande importanza nella realizzazione di un edificio a basso consumo. Oltre a garantire un livello di isolamento eccellente ed a fornire al contempo importanti apporti solari gratuiti, gli infissi devo evitare la presenza di ponti termici e di perdite per ventilazione...più note come spifferi.
Oggi in commercio esistono infissi con ottime caratteristiche, ma un nodo fragile rimane la loro posa e la scelta di adeguati controtelai . Posare un infisso su una struttura non isolata significa vanificarne le proprietà rendendo ingiustificata la nostra spesa. Nella CasaClima di Almese si sono posati controtelai preassemblati sui quattro lati i poliestirene rivestito in lastre di cartongesso. Gli elementi scelti garantiscono una perfetta continuità di isolamento con il cappotto esterno e con i telai dei serramenti, eliminando qualsiasi possibile ponte termico. La posa risulta semplice e permette di avere una superficie di lavoro pulita per la successiva collocazione di porte e finestre. Gli elementi vengono ancorati alla muratura con apposite staffe già predisposte per sorreggere le ante esterne. I controtelai sono isolati su tutti e quattro i lati; in corrispondenza dei davanzali interni ed esterni è collocato un apposito taglio termico - in poliestirene ad alta densità - inoltre sono già predisposte nel controtelaio le scanalature per l'inserimento dei futuri davanzali. La superficie interna è rivestita in cartongesso, rendendo più facile la successiva intonacatura. Visita la scheda del cantiere Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima ARCHITETTOUN LAVORO PER PASSIONE
Un lavoro fatto con passione si vede. Può essere migliorabile, discutibile, ma in sè ha sempre qualcosa che lo rende apprezzabile, interessante, al di là dei gusti soggettivi. Se il risultato è il frutto di entusiasmo, le persone che hanno fatto tale sforzo trasmettono in quel lavoro, in quel progetto, la parte più nobile del loro impegno.
Lo si vede visitando la nostra Italia, nei suoi borghi, nella sua cucina, nel suo artigianato, nei suoi monumenti; gli italiani, di norma, ci mettono passione. Oggi, molto raramente; va per la maggiore quell'italianità stereotipata (furbetta,melodrammatica e spaccona) di cui se ne farebbe a meno dentro e fuori dal Paese. Forse la chiave per uscire da questa crisi è proprio questa: lavorare per passione, non per soldi. Avere il profitto come finalità prioritaria può colpire la qualità di ciò che si fa. Per non parlare dei rapporti fra le persone: mors tua, vita mea, mica si va per il sottile. Rispetto, fiducia, collaborazione, parole fondamentali per ognuno di noi, vengono svuotate della loro importanza dal lunedì al venerdì in orario ufficio. La crisi oggi c'è, ed ha risvolti drammatici. Questo è un dato di fatto. Si può affrontare il problema con schemi vecchi, mettendo al centro il capitale: lottare per tornare ad avere alti profitti, lavorando a più non posso! Stressati, svogliati, distrutti dalla burocrazia o dalla concorrenza sleale...oppure mettersi il cuore in pace (che è già gran cosa), non cercare un boom economico che probabilmente non arriverà più e lavorare con passione, perché ci fa vivere bene, tessendo anche rapporti umani dove le persone hanno un peso fondamentale, essenziale. Eistein diceva: " per problemi nuovi, servono soluzioni nuove". Ogni crisi ha in sè una forza rinnovatrice, il pessimismo esasperato è sterile. In fin dei conti desideriamo il denaro perché crediamo e speriamo che ci migliori la vita, ma se la sua ricerca ci spreme e i soldi non arrivano? O se quando arrivano siamo diventati troppo stronzi per poterlo condividere con altri? Allora si può provare a migliorare la vita con ciò che si ha, senza cercare tesori, ma godendo con passione il proprio tempo, lavorando al prezzo giusto(e non sottocosto) e nei tempi giusti (e non sottostress). Se il denaro è la meta non ci godiamo il viaggio. Contattaci per avere maggiori informazioni architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima |
Autoriarch. Stefano BRUNO Categorie
Tutti
|