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Cos’è il distanziale caldo o Warm Edge? Perché utilizzarlo?

3/7/2019

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Canalina Calda Warm Edge isolamento termico infissi Ahora Architettura
BREVE GUIDA AL DISTANZIALE CALDO, IL SEGRETO DELLE FINESTRE !  
Nella realizzazione di 
edifici sostenibili a basso consumo, è fondamentale utilizzare anche i giusti infissi per far sì che l’intero involucro esterno non disperda calore. In questo campo sono stati fatti enormi miglioramenti attraverso l’utilizzo di diverse tipologie di serramenti come legno, PVC, alluminio o misti con taglio termico specifico, assemblati con vetrocamere performanti termicamente adatte ad ogni esigenza: doppi e tripli, pellicole basso-emissive e selettive, miglioramento della sicurezza con vetri temprati o stratificati.
Esiste però un elemento all’interno dell’infisso ancora spesso trattato con superficialità, si tratta della canalina, chiamata anche distanziale.
​
CHE COS'E' IL DISTANZIALE?

Il distanziale è quell’elemento che si vede lungo il bordo dei doppi e dei tripli vetri che separa le diverse lastre fra loro. La canalina presenta una sequenza di piccoli fori lungo tutto il perimetro perché, oltre al compito di separare i vetri, ospita al suo interno dei sali. Se infatti si dovessero avere dei piccoli quantitativi di vapore acqueo all’interno della vetrocamera questo condenserebbe sui vetri appannandoli, per evitare questo spiacevole inconveniente si utilizzano i sali, che, essendo igroscopici, assorbono il vapore acqueo e ne impediscono la condensa. ​
​

MA QUALI DISTANZIALI VENGONO UTILIZZATI? SI SCELGONO SEMPRE QUELLI GIUSTI?
I distanziali comunemente utilizzati sono in alluminio (un metallo e quindi un conduttore di calore) e risultano ancora essere uno dei punti deboli negli infissi, con valori di conduttività termica ancora peggiorativi per l’intera struttura permettendo quindi una dispersione di calore non indifferente. Risulta però evidente che nella realizzazione di una vetrata isolante, anche questo elemento deve essere per l’appunto isolante per raggiungere dei buoni livelli.

La soluzione alternativa è il distanziale caldo o warm edge: si tratta di una normale canalina composta però in PVC, un materiale isolante, che permette così da eliminare le dispersioni di calore e può inoltre migliorare anche le prestazioni acustiche di un serramento fino a 2dB di differenza rispetto ai valori raggiunti con un distanziale tradizionale.
​In fase di richiesta di preventivo è quindi buona norma richiedere questa specifica tecnica che generalmente incide molto poco sui costi finali, portando però ad notevole miglioramento della trasmittanza (potere di isolamento) dell’infisso. 
Confronto tipologie canaline e temperature isolamento termico infissi Ahora Architettura
​Vediamo nel dettaglio quali vantaggi apporta l’installazione del distanziale caldo negli infissi:
​
1.       Isolamento termoacustico:
Una bassa conduttività termica permette di avere la temperatura superficiale interna più alta rispetto a quello che avviene con gli altri materiali come l’alluminio. Questa semplice canalina permette di ridurre del 94% la perdita di calore e del 2% l’abbattimento acustico.
 
2.       Maggior durata nel tempo del serramento:
Secondo gli studi realizzati sulle finestre con distanziale polimerico la durata prevista risulta arrivare a fino a cinque volte tanto. Questo risultato può essere dovuto principalmente alla  capacità elastica del materiale del distanziale caldo , ma anche alla maggior precisione nella produzione del vetrocamera. Gli angoli vengono piegati direttamente in fase di applicazione ed è possibile ottenere un risultato ottimo anche su lastre di grandi dimensioni.
 
3.       Minore perdita di gas nel tempo e certezza di riempimento:
Con le canaline metalliche per iniettare il gas all’interno (generalmente Argon), viene fatto un foro e chiuso poi con un tappo in silicone o butile; con il warm edge il gas viene iniettato con i vetri divaricati e poi richiusi dando una maggiore ritenzione nel tempo.
A CHI AFFIDARSI?
Lo studio Ahora Architettura  (Almese -TO) si occupa di tutto l'iter professionale inerente la progettazione di edifici a basso consumo energetico e la riqualificazione energetica di edifici esistenti.

Contattaci per avere maggiori informazioni, scopri anche i nostri servizi.

Studio Ahora Architettura : PROGETTIAMO SOSTENIBILE PERCHE' PENSIAMO SOSTENIBILE
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Nuove finestre: muffa in casa. Perchè accade? Come eliminare il problema!

17/8/2017

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Foto

MUFFA IN CASA DOPO AVERE INSTALLATO LE NUOVE FINESTRE: COME RISOLVERE IL PROBLEMA!

Negli ultimi anni sono numerose le segnalazioni di questo tipo. I vecchi infissi hanno fatto la loro vita e vanno sostituiti con modelli nuovi e più performanti. Oggi il mercato dei serramenti offre un ottimo livello di qualità. Gli infissi di ultima generazione hanno infatti elevate prestazioni energetiche, grazie all'utilizzo di telai poco disperdenti e all'inserimento di vetri doppi o addirittura tripli. Non solo, i nuovi infissi sono ermetici. Questo è un bene, un enorme vantaggio. Per non disperdere calore le nostre case devono avere infatti un elevata tenuta all'aria.

CHE COSA SUCCEDE QUANDO SOSTITUIAMO LE FINESTRE?

In pratica miglioriamo l'ermeticità di casa nostra. L'umidità presente negli ambienti esterni non viene più ricambiata da "effetti collaterali" quali erano gli spifferi, ma solo più dall'apertura delle finestre. La muffa ha origine quando l'umidità presente nell'aria condensa su una superficie fredda (vedi approfondimento). Più l'ambiente è umido più aumenta questo rischio. È quindi importante modificare le nostre abitudini ed aprire di più le finestre per ridurre l'umidità interna, ma anche per migliorarne la qualità. Una corretta apertura degli infissi, non porterà a consumi maggiori di energia per il riscaldamento, ma solo a un ambiente più sano. (scopri il modo corretto di aprire le finestre)
Se poi l'apertura manuale dovesse essere difficoltosa o impraticabile, allora è il caso di ricorrere a sistemi di ventilazione meccanica controllata, o all'applicazione di materiali isolanti igroscopici in corrispondenza dei ponti termici. Se il problema persiste richiedi una nostro sopralluogo, troveremo la soluzione più adatta alle tue esigenze per eliminare il problema drlla muffa.

In ogni caso, prima di acquistare degli infissi o di procedere a interventi fai da te, ricorrete sempre a una consulenza professionale. Lo studio Ahora architettura si occupa di efficienza energetica e offre consulenze mirate per ogni situazione. Richiedi informazioni, il parere di un esperto costa poco, ma può farti risparmiare molto!

Ricordiamo anche che in una ristrutturazione non è sempre necessario installare il serramento "top di gamma", specie se la nostra riqualificazione energetica consiste nella mera sostituzione di porte e finestre. Se infatti non prevediamo a interventi di isolamento globali che interessino ad esempio muri e solai, avere un infisso con triplo vetro bassoemissivo con gas kripton e telaio a 7 camere su una muratura perimetrale non isolata è un po' come montare uno pneumatico di Formula 1 su una Punto...serve ben poco!
Anche nel caso di interventi globali è interessante valutare se è bene utilizzare i vetri doppi o quelli tripli a seconda delle esposizioni, così come illustrato in un nostro post precedente.

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Che cos'è un vetro basso emissivo?

29/6/2017

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Vetro Basso Emissivo

CHE COS'E' UN VETRO BASSO EMISSIVO?

Negli ultimi anni, la tecnologia utilizzata nella costruzione dei serramenti e in particolare dell’elemento vetrato ha portato a prodotti molto performanti sia dal punto di vista acustico che termico.
Il passaggio dal vetro semplice alla vetrocamera è stato sicuramente il primo grande passo verso i serramenti ad alte prestazioni isolanti ma altrettanto fondamentale è stata l’introduzione dei trattamenti basso emissivi che hanno permesso di arrivare fino al punto di raddoppiare le prestazioni termoisolanti rispetto ad un analogo vetro non trattato.
I vetri basso emissivi o Low-E presentano un cristallo arricchito con un speciale processo di lavorazione in cui vengono inseriti alcuni strati di ossidi metallici di deposito o “coating” permettendo all’elemento trasparente di riflettere gran parte delle onde elettromagnetiche nel campo dell’infrarosso, quelle con lunghezza d’onda elevata e bassa frequenza, tipicamente provenienti da locali riscaldati interni riducendo quindi la loro dispersione. Si crea quindi all'interno dell'abitazione una sorta di effetto serra, in questo caso estremamente positivo, per il contenimento dei consumi energetici.  
Il trattamento è sempre posto in corrispondenza delle facce interne dei vetri e ve ne sono di due tipologie differenti.
1) La prima è la CVD o Chemical Vapor Deposition che avviene durante la produzione del vetro piano e produce un vetro di grande durata, bassa manutenzione e alta resa, vengono chiamati vetri "hard coating".
2) L'altro processo per ottenere vetri basso emissivi è il MSVD, Magnetron Sputtering Vacuum Deposition, noto anche come "sputtering", è un processo sofisticato che permette la stesura sottovuoto di un sottile strato metallico o ceramico sul foglio di vetro.

Questi vetri detti anche "soft coating" sono realizzati in impianti separati rispetto agli "hard coating" e richiedono un dispendio di energia fino a tre volte maggiore, sono più delicati e facilmente graffiabili, però hanno migliori caratteristiche di isolamento e trasmissività.

Il principale limite dei vetri basso emissivi è l’irraggiamento solare estivo perché a determinate latitudini grandi superfici vetrate possono causare il surriscaldamento dell’edificio.
Questo problema viene in parte risolto con i vetri a controllo solare cioè vetri che controllano la percentuale di energia solare che attraversa il vetro in rapporto a quella incidente ma che limita l’immissione di calore anche d’inverno. Più semplicemente si procede schermando gli infissi con sistemi esterni (ante, tapparelle, raffstore...), oppure ombreggiandoli (balconi, frangisole, alberi..)

Lo studio AHORA Architettura, si occupa della consulenza per la scelta dei sistemi vetrati idonei all'efficentamento degli edifici attraverso studi solari e modelli di calcolo in grado di comprendere le future dispersioni dell'abitazione e la qualità dell'illuminazione naturale interna.

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Diagnosi energetica e riduzione del 70% dei consumi - Sestriere - Torino

15/12/2015

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SESTRIERE-TORINO-RIDURRE DEL 70% I CONSUMI

È possibile conciliare le tipologie ed i materiali costruttivi dell'architettura alpina con le moderne esigenze di efficienza energetica?
La risposta è sì, si può fare bene e senza alcun rischio di limitare la bontà e la durabilità degli interventi.
Ciò che è fondamentale è una progettazione accurata basata su una diagnosi energetica preliminare ed una posa a regola d'arte.
Nel video un esempio concreto: un intervento di riqualificazione globale nel Comune di Sestriere (il municipio più freddo d'Italia) che ha portato alla riduzione del 70% dei consumi.
Il cappotto esterno è stato rivestito in parte in pietra ed in parte in doghe in legno per utilizzare i materiali prevalenti della tipologia costruttiva locale. L'intervento ha coinvolto anche l'isolamento del solaio verso il sottotetto, la sostituazione degli infissi e la posa di un sistema di ventilazione meccanica controllata.

Guarda il progetto:

Sestriere, riqualificazione energetica globale di edificio pubblico

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima

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Ho installato nuove finestre ... adesso ho muffa e condense in casa!

27/11/2014

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Muffa a seguito della sostituzione delle finestre

HO CAMBIATO LE FINESTRE:ORA HO MUFFE E CONDENSE

Se avete recentemente sostituito porte e finestre della vostra casa o del vostro appartamento e sono comparsi segni di umidità o, ancor peggio, delle muffe: niente panico.
Innanzitutto avete fatto bene a migliorare le prestazioni energetiche dei vostri serramenti con dei nuovi modelli ad alta prestazione, per cui non pentitevi della scelta fatta: avete però modificato il "micro-clima" della vostra casa e questo richiede alcune attenzioni.
All'interno delle nostre case vi è un'abbondante presenza di umidità che è generata da diversi fattori, a partire dalla semplice respirazione degli inquilini (persone e animali), passando per il vapore acqueo generato in cucina, all'uso della doccia, sino ad arrivare alla presenza di piante, acquari e chi più ne ha più ne metta. Una famiglia produce mediamente diversi litri d'acqua al giorno sottoforma di vapore acqueo: questa umidità va quindi smaltita per garantire la salubrità degli ambienti e scongiurare l'insorgere di muffe e condense.
Probabilmente i vecchi infissi garantivano un adeguato ricambio dell'aria interna attraverso una miriade di spifferi per cui precedentemente il problema delle macchie di muffa non si è mai presentato. Il prezzo pagato era però piuttosto salato, sia in termini di consumi energetici sia attraverso un discomfort elevato con raffiche di aria fredda in prossimità delle finestre.
I nuovi serramenti garantiscono un elevata tenuta all'aria, il chè è indubbiamente un bene poichè eliminando gli spifferi l'ambiente si scalda con un minor dispendio di calore riducendo le bollette e le emissioni di gas inquinanti nell'ambiente ed allo stesso tempo aumento il comfort indoor.
Come provvedere allora allo smaltimento dell'umidità in eccesso?
La cosa più semplice da farsi è arieggiare adeguatamente la casa aprendo le finestre! Può apparire un controsenso, ma non lo è, si può arieggiare casa evitanto sprechi di energia, basta seguire alcuni semplici consigli.
L'ideale è cercare di mantenere nel periodo invernale una temperatura interna compresa tra i 18°C ed i 20°C e con un tasso di umidità relativa inferiore al 60%. Esistono in commercio diversi modelli economici di termoigrometri digitali che forniscono l'indicazione dell'umidità relativa: se questa supera la soglia del 60%  è necessario arieggiare.

In casi più gravi contattateci per un preventivo e per concordare un sopralluogo al seguito del quale potremmo valutare la strada da percorrere per la risoluzione del problema, ad esempio attraverso dei particolari isolamenti interni o dei sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore.

POTREBBERO INTERESSARTI:

Problemi di muffa: un video di un minuto con le "regole" per aprire le finestre!

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Il controtelaio: il miglior amico della finestra.

3/9/2014

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Posa Controtelai Casa Clima

CONTROTELAIO,FONDAMENTALE NELL'ISOLAMENTO DI CASA

Gli infissi rivestono una grande importanza nella realizzazione di un edificio a basso consumo. Oltre a garantire un livello di isolamento eccellente ed a fornire al contempo importanti apporti solari gratuiti, gli infissi devo evitare la presenza di ponti termici e di perdite per ventilazione...più note come spifferi. 
Oggi in commercio esistono infissi con ottime caratteristiche, ma un nodo fragile rimane la loro posa e la scelta di adeguati controtelai . Posare un infisso su una struttura non isolata significa vanificarne le proprietà rendendo ingiustificata la nostra spesa.
Nella CasaClima di Almese si sono posati controtelai preassemblati sui quattro lati i poliestirene rivestito in lastre di cartongesso. Gli elementi scelti garantiscono una perfetta continuità di isolamento con il cappotto esterno e con i telai dei serramenti, eliminando qualsiasi possibile ponte termico. La posa risulta semplice e permette di avere una superficie di lavoro pulita per la successiva collocazione di porte e finestre. Gli elementi vengono ancorati alla muratura con apposite staffe già predisposte per sorreggere le ante esterne. I controtelai sono isolati su tutti e quattro i lati; in corrispondenza dei davanzali interni ed esterni è collocato un apposito taglio termico - in poliestirene ad alta densità - inoltre sono già predisposte nel controtelaio le scanalature per l'inserimento dei futuri davanzali.
La superficie interna è rivestita in cartongesso, rendendo più facile la successiva intonacatura.

Visita la scheda del cantiere
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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Finestre: triplo vetro o doppio vetro?

6/2/2014

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Tripli vetri

FINESTRE A TRIPLO O DOPPIO VETRO?

La tecnologia del triplo vetro negli infissi è da anni collaudata ed è la logica conseguenza dell'evoluzione del doppio vetro: ma non è detto che la posa di vetri tripli sia sempre e comunque la scelta ottimale e non solo per ragioni economiche. Le due tecnologie puntano alla riduzione delle dispersioni attraverso l'incremento dell'effetto serra all'interno dell'abitazione: parte dei raggi infrarossi vengono infatti riflessi da vetri e pellicole basso emissive all'interno dell'ambiente impedendone l'uscita e garantendo un risparmio energetico. Questo processo è indubbiamente incrementato dai tripli vetri rispetto ai doppi. Le finestre hanno però un altro compito fondamentale, quello di permettere ai raggi solari di entrare all'interno dell'edificio fornendo degli apporti termici completamente gratuiti. Questa funzione è limitata dal triplo vetro. Non solo, anche i raggi luminosi vengono in parte riflessi e non riescono ad entrare all'interno, in questo modo si puó cadere nel controsenso di avere case iper-isolate, ma con le luci interne sovente accese poichè particolarmente buie. Come comportarsi allora? Buona norma è affidarsi ad un consulte energetico al fine di valutare in modo accurato le specifiche tecniche di infissi e componenti vetrate ed eventualmente richiedere uno studio sulla luce naturale all'interno dell'ambiente. Una regola spicciola è quella di installare tripli vetri a nord, dove non si hanno raggi solari diretti e vetri doppi sui fronti orientati a sud (a patto che siano ben esposti e allo stesso tempo opportunamente ombreggiati (balconi, frangisole...) nella stagione estiva). I fronti est ed ovest vanno invece valutati di volta in volta, in funzione delle destinazioni d'uso interne e degli ombreggiamenti presenti all'esterno (alberi, edifici, montagne..)

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Isolamento cassonetti tapparelle

26/10/2013

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Isolamento cassonetti tapparella

ISOLARE IL CASSONETTO DELLE TAPPARELLE

Isolare casa è uno dei migliori investimenti possibili, sovente si è però frenati dai costi iniziali. Esistono però interventi a basso costo che permettono buoni risultati. È il caso del sistema di isolamento per cassonetti presentato nella fotografia.
Grazie ad un materassino flessibile in poliestirene, fissato con schiuma poliuretanica si possono ridurre spifferi e dispersioni termiche, migliorando contemporaneamente l' isolamento acustico dell'ambiente interno.
Facile da posare e da rimuovere in caso di manutenzione è una soluzione ideale per gli edifici esistenti, con questo sistema è inoltre possibile realizzare un isolamento del cassonetto fai dai te,  grazie alla semplicità della posa.

ALCUNE ATTENZIONI PER ISOLARE I CASSONETTI DELLE TAPPARELLE


Vi sono però alcuni trucchi e attenzioni da rispettare:
1) il vano del cassonetto va previamente ispezionato. Eventuali fori verso l'intercapedine del muro o verso l'esterno vanno sigillati. Vi consigliamo di utilizzare una schiuma poliuretanica elastica, tipo quelle utilizzate per la posa degli infissi.
2) Prima di posare il materassino ondulato, isolare con appositi pannelli anche le superfici laterali e la parte inferiore del cassonetto. E' fondamentale che l'isolamento sia continuo e privo di punti deboli!
3) LA TENUTA ALL'ARIA ! Una volta posato il materassino ondulate sigillare le giunzioni fra questi e gli isolamenti perimetrali (spallette laterali e isolamento inferiore). E' fondamentale che il cassonetto abbia una elevata tenuta all'aria: un cassonetto isolato ma con spifferi serve a poco/nulla! 
Potete utilizzare appositi nastri adesivi oppure nuovamente ricorrere a delle schiume poliuretaniche. Questa attenzione fondamentale farà però si che in caso di manutenzione della tapparella si debba tagliare il materassino per ispezionarla...mettetelo in conto! Lo risigillerete nuovamente successivamente.

Anche per interventi apparentemente semplici come quello illustrato è però utile richiede il parere di un architetto consulente energetico: a seconda della tipologia dei cassonetti e delle tapparelle presenti può essere utile ricorrere ad altre tipologie di isolamento e/o ad altri materiali.
In casi di interventi di isolamento più corposi è inoltre sovente necessario ricorrere alla posa di nuovi cassonetti pre isolati.
La figura del consulente energetico non deve essere vista come un costo aggiuntivo, ma bensì come un parere tecnico con ampie vedute e svincolato da interessi commerciali che permette all'utente finale di affrontare l'intervento più idoneo ottimizzando al meglio l'investimento iniziale.

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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