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Cappotto Termico: un isolamento che funziona !

4/7/2019

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Foto
Nel campo dell’efficienza energetica è fondamentale che l’edificio abbia un buon isolamento dell’involucro per far sì che non vi siano dispersioni di calore, spifferi, ponti termici etc. verso l’ambiente esterno.
​Uno dei metodi migliori per aumentare la prestazione energetica è quindi quella di adottare un sistema a cappotto in grado di “avvolgere” l’intero edificio ed isolarlo termicamente rispetto all’esterno. Questo, se realizzato a regola d’arte, impedisce le dispersioni di calore nella stagione invernale ed il surriscaldamento interno nel periodo estivo. Conseguentemente permette un notevole risparmio economico nella gestione della casa. Inoltre può essere installato molto facilmente sulle nuove costruzioni, richiede invece alcune attenzioni in più nelle ristrutturazioni, che per le quali sono però previste le detrazioni fiscali  per gli interventi di riqualificazione energetica. 

COS'E' IL SISTEMA A CAPPOTTO?
E’ un sistema per la coibentazione termica. Il concetto di sistema è fondamentale: sovente si crede che il cappotto sia rappresentato dai soli pannelli isolanti, in realtà a costituire un cappotto sono tutti gli elementi che lo compongono: collanti, pannelli, rasanti, retine e tasselli. Il sistema chiuso, fornito dalla medesima ditta può essere certificato. Pnsate che nel resto d' Europa il cappotto è denomiato "ETICS" abbreviazione di External Thermal Insulation Composite System : Sistema di Isolamento Termico a Cappotto.
I sistemi più comuni prevedono l'incollaggio dei pannelli sulla superficie muraria, questi andranno posati perfettamente in aderenza fra loro e con posa sfalsata, successivamente si procederà con il tassellaggio secondo specifici schemi e con la posa della rasatura finale, stesa in due mani, sulla prima stesura verrà annegata una rete in fibra di vetro per rendere omogenee le dilatazioni ed evitare che le giunture fra i pannelli "segnino" in facciata. Lo strato finale è rappresentato da un intonachino colorato, preferibilmente evitare i colori scuri poichè assorbendo molto i raggi solari accentuano le dilatazioni dei pannelli nel periodo estivo.

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO.
La posa dei un cappotto è semplice, ma non banale. Vi sono numerose attenzione da tenere in considerazione, ad esempio:
- i diversi materiali dei pannelli richiedono tasselli e schemi di tassellatura specifici
- i ponti termici dei tasselli devono essere eliminati con specifici elementi copritassello
- in corrispondenza degli ancoraggi di pluviali, ante, punti luce... servono appositi elementi speciali ad alta densità
- la rasatura deve avere uno spessore preciso per resistere a grandine e ad urti
- esistono appositi profili di partenza 
- in corrispondenza degli spigoli delle finestre i pannelli devono essere sagomati in un modo specifico
- i tagli dei pannelli devono essere eseguiti con taglierine idonee al tipo di materiale 
- nel caso di ristrutturazione prima di posare il cappotto è bene eseguire una prova di tenuta dell'intonaco esistente
Insomma, vi sono numerose attenzioni da prendere in considerazione.
Attenzione però, non è il far west: esistono norme molto chiare.
In Europa l’ente di riferimento per il settore delle costruzioni è l’EOTA (European Organization for Technical Approval), il quale ha redatto le linee guida per una posa a regola d'arte dei Sistemi ETICS (i cappotti). Si tratta della  Linea Guida Tecnica ETAG 004. 
In Italia in Consorzio Cortexa che radura molti tra i principali produttori di cappotti ha redatto un manuale in italiano molto chiaro e dettagliato sulla base dell'ETAG 004.

CON QUALI MATERIALI VIENE FATTO?
Ci sono numerose opzioni di materiali utilizzabili per realizzare un cappotto esterno e possono essere scelti in base alle proprie esigenze, preferenze e soprattutto in base alle caratteristiche dell’edificio sulla quale verranno installati.
Principalmente vi sono due macrocategorie di materiali: quelli sintetici e quelli di origine naturale o minerale.

- Materiali sintetici: hanno ottime proprietà isolanti e sono quelli maggiormente utilizzati anche per via del costo notevolmente inferiore rispetto quelli naturali. Possono essere in poliestirene sintetizzato ad alta densità espanso o estruso definiti con la sigla EPS e XPS.
- Materiali minerali e naturali: sono molto performanti nel campo dell’isolamento termico e risultano anche ottimi nel campo dell’isolamento acustico. Possono essere in lana di roccia, fibra di vetro o legno o sughero. Essendo meno utilizzati e necessitando di una lavorazione maggiore hanno però un costo maggiore.
RIEPILOGANDO: 5 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERLO!
  • Isolamento termico ed eliminazione dei ponti termici e dispersioni di calore
  • Isolamento acustico
  • Risparmio economico nel mantenimento della casa
  • Aumento del valore dell’edificio
  • Protezione esterna delle facciate dell’edificio
  • Mantenimento degli spazi interni senza alcuna perdita di superfici

QUANTO COSTA UN CAPPOTTO?
Il costo è molto variabile, dipende dal materiala scelto, dal suo spessore, dalla tipologia di ponteggio, dal numero di finestre e di elementi speciali...diciamo però che:
- su una nuova costruzione difficile scendere sotto i 55 Euro/mq
- su una ristrutturazione difficile scendere sotto i 70 Euro/mq (vanno prolungati i davanzali e ci sono attenzioni in più).
Molto attenzione alla scelta dell'impresa: deve essere qualificata e con esperienza, se i prezzi sono troppo bassi c'è puzza di bruciato.

A CHI AFFIDARSI?
Lo studio Ahora Architettura  (Almese -TO) si occupa di tutto l'iter professionale inerente la progettazione di edifici a basso consumo energetico e la riqualificazione energetica di edifici esistenti.
La direzione dei lavori per i sistemi a cappotto è uno dei nostri punti di forza, sia per privati che imprese!


Contattaci per avere maggiori informazioni, scopri anche i nostri servizi.

Studio Ahora Architettura : PROGETTIAMO SOSTENIBILE PERCHE' PENSIAMO SOSTENIBILE
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Diagnosi energetica e riduzione del 70% dei consumi - Sestriere - Torino

15/12/2015

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SESTRIERE-TORINO-RIDURRE DEL 70% I CONSUMI

È possibile conciliare le tipologie ed i materiali costruttivi dell'architettura alpina con le moderne esigenze di efficienza energetica?
La risposta è sì, si può fare bene e senza alcun rischio di limitare la bontà e la durabilità degli interventi.
Ciò che è fondamentale è una progettazione accurata basata su una diagnosi energetica preliminare ed una posa a regola d'arte.
Nel video un esempio concreto: un intervento di riqualificazione globale nel Comune di Sestriere (il municipio più freddo d'Italia) che ha portato alla riduzione del 70% dei consumi.
Il cappotto esterno è stato rivestito in parte in pietra ed in parte in doghe in legno per utilizzare i materiali prevalenti della tipologia costruttiva locale. L'intervento ha coinvolto anche l'isolamento del solaio verso il sottotetto, la sostituazione degli infissi e la posa di un sistema di ventilazione meccanica controllata.

Guarda il progetto:

Sestriere, riqualificazione energetica globale di edificio pubblico

Contattaci per avere maggiori informazioni

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima

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Cappotto: attenzione al marciapiede.

6/11/2013

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COME COMPORTARSI QUANDO IL CAPPOTTO E' A CONTATTO CON IL MARCIAPIEDE

Il cappotto rappresenta un sistema di isolamento termico eccellente, poichè risolve i ponti termici causati dagli elementi maggiormenti disperdenti (solette, pilastri, balconi) isolandoli dall'esterno.
Ogni volta che si interrompe il cappotto, o questo viene forato senza l'utilizzo di elementi speciali, si creano dei ponti termici che possono avere risultati pesantemente negativi sul contenimento dei consumi e possono al contempo dare origine a fenomeni di condensa interna e quindi muffe.
Se per i balconi sovente vengono adottate delle soluzioni per allungare il flusso termico in uscita, come risvoltare il materiale isolante su questi, sovente il marciapiede viene ignorato.
E' fondamentale pensare a come risolvere il ponte termico del marciapiede, spesso realizzato in cemento armato e direttamente in contatto con il solaio del piano terreno.
Nella soluzione delle immagini il marciapiede è stato separato dalla struttura per permettere al cappotto di scendere in profondità ed eliminare il ponte termico. Per attenuare la dispersione del muro perimetrale si è intervenuti anche dall'interno, creando una fascia verticale di isolamento di circa 60 cm. 
Nelle nuove costruzioni è comunque consigliabile la completa risoluzione  del ponte termico isolando sottofondazione.

Visita la scheda di cantiere 

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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CAPPOTTO SU MURO IN PIETRA? Non è un problema.

15/10/2013

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Cappotto su muro in pietra

CAPOTTO SU MURO IN PIETRA


Il cappotto è una soluzione ottimale per la risoluzione delle dispersioni di una casa. Esistono però alcuni falsi miti che limitano ancora oggi la sua diffusione sul mercato, specie negli interventi di ristrutturazione. Uno di questi escluderebbe la possibilità di posare un cappotto sui muri in pietra. In realtà ciò è possibile semplicemente utilizzando degli appositi tasselli che si inseriscono direttamente sul muro e sui quali aderirà il collante del pannello del cappotto.
Nel cantiere da noi seguito, la parete nord dell'abitazione aveva un muro in pietra portante di scarso pregio che rendeva particolarmente freddi gli ambienti interni. A seguito della preparazione della superficie con colle spessoranti e della rimozione di alcune sporgenze con tagli chimici si è provveduto alla cappottatura esterna con pannelli rigidi di poliestirene.

Visita la scheda del cantiere

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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