Diagnosi energetica e riqualificazione energetica nel comune più freddo d'Italia
Lo studio di fattibilità è stato presentato al bando regionale rivolto alle opere di riqualificazione energetica sugli edifici pubblici (2013). L'obiettivo era il miglioramento energetico globale dell'immobile, trasformando un edificio altamente disperdente in una costruzione a bassissimo consumo energetico. Gli interventi realizzati sono stati individuati a seguito di una diagnosi energetica, al fine di individuare la priorità secondo un criterio di costi/benefici ottenuto attraverso l'analisi dei singoli tempi di ritorno.
committente: Comune di Sestriere - Torino
realizzazione: 2015
opere edili: Riccardino F.W.
La riduzione del 70% dei consumi è stata resa possibile mediante la realizzazione di un cappotto esterno, dell'isolamento della soletta del sottotetto, della sostituzione dei contro-telai e dei serramenti (nuove finestre in PVC dotate di triplo vetro basso emissivo a canalina calda) e della posa di un impianto di ventilazione meccanica a recupero entalpico controllata per il ricambio dell'aria e il controllo dell'umidità. Il progetto architettonico ha dato un nuovo volto alla costruzione le cui facciate sono state ridisegnate e parzialmente sormontate da una struttura ventilata in doghe di larice e da un rivestimento in simil-pietra ancorato direttamente al cappotto. Il risultato architettonico desiderato dal Comune di Sestriere era quello di un immobile contemporaneo con rimandi ai materiali della tradizione costruttiva montana. Il progetto presentato è stato fra i vincitori del bando, le opere sono state realizzate nell'estate 2015 e hanno portato all'ottenimento della classe energetica A3. Oltre al risparmio energetico è da segnalare il miglioramento del comfort indoor, grazie all'uniformità delle temperatura e al miglioramento della qualità aria interna. Sestriere è il Comune con le temperature medie stagionali più fredde di tutta Italia.
STATO DI FATTO
PROGETTO
Ogni nodo costruttivo è stato esaminato, attraverso simulazioni termiche agli elementi finiti (calcolo delle isoterme e delle temperature interne) al fine di redigere particolari costruttivi dettagliati per risolvere i ponti termici presenti.
DEMOLIZIONI
L'edificio realizzato negli anni '70 era rivestito in pietra e in doghe di legno (perline). Lo stato dei rivestimenti e degli infissi era fortemente deteriorato, si è quindi provveduto a una totale demolizione delle finiture esterne. A seguito di una prova a strappo sull'intonaco esistente si è provveduta anche alla rimozione di questi per garantire una tenuta nel tempo del nuovo rivestimento isolante.
POSA CAPPOTTO
Le originali murature a cassa vuota sono state rivestite con 14 cm di cappotto in lastre di polistirene additivato con grafite. Il cappotto è una soluzione tecnica ideale per la riqualificazione di uno stabile poiché permette di attenuare la quasi totalità dei ponti termici dell'edificio e di garantire ottime condizioni di confort interno.
POSA CAPPOTTO E FACCIATA VENTILATA
Oltre alla riqualificazione energeticasi voleva migliorare l'aspetto estetico del fabbricato utilizzando materiali tipici della tipologia costruttiva locale. Si è quindi provveduto a isolare una porzione delle facciate esterne attraverso l'inserimento di pannelli isolanti all'interno di una doppia orditura di radici lignee necessarie a sopportare il rivestimento finale in doghe di larice. I pannelli sono stati posati a giunti sfalsati ed incrociati (7+7 cm.) per ridurre al minimo anche il ponte termico creato dagli elementi in legno. L'isolamento è poi stato rivestito da un telo igrovariabile resistente ai raggi UV e impermeabile, sul quale sono stati posati i listelli verticali della facciata ventilata. In corrispondenza dei fori sul telo protettivo sono stati inseriti appositi elementi in gomma (denominati puntivite) per garantire la sigillatura dello strato.
POSA DELLA SIMIL PIETRA
Il primo strato perimetrale del cappotto è stato realizzato con pannelli isolanti in XPS, un materiale isolante particolarmente resistente all'umidità e agli urti. Successivamente si è realizzata una zoccolatura in similpietra (maggiormente traspirante e più leggera della pietra naturale). La Geopietra è stata posata direttamente sul cappotto mediante un sistema di posa certificato con doppia tassellatura e con strato d'incollaggio armato con una specifica rete in fibra di vetro.
POSA INFISSI
I nuovi infissi in PVC sono dotati di doppi vetri sui prospetti sud-est e ovest e di vetri tripli a nord. La scelta di diversificare le tipologie di vetrate è maturata a seguito di un apposito studio solare che ha individuato in tale soluzione la miglior combinazione fra apporti solari in entrata e dispersioni termiche in uscita. I nuovi infissi in PVC sono stati montati su appositi controtelai in compensato marino realizzati su misura per il progetto per garantire l'ermeticità del nodo finestra grazie anche all'utilizzo di appositi nastri autoespandenti. In corrispondenza dei davanzali esterni in pietra il cappotto è stato rafforzato con l'utilizzo di lastre di XPS come sottobancali (polistirene espanso estruso). Le reti armate in fibra di vetro sono state sovrapposte lungo gli spigoli del foro finestre per garantire una maggiore resistenza in corrispondenza dei punti di maggiore tensione.
INSTALLAZIONE IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
L'impianto di ventilazione meccanica controllata garantisce un elevato comfort indoor grazie al continuo lavaggio dell'aria interna. Inoltre si riducono le perdite di ventilazione dell'edificio e l'aria in entrata viene preriscaldata attraverso uno scambiatore dove l'aria calda in uscita cede il suo calore al flusso in ingresso. Per limitare le opere interne parte delle canalizzazioni sono state realizzate esternamente e successivamente isolate attraverso la posa del cappotto (questa operazione richiede uno studio approfondito per non compromettere la resa dell'impianto). La macchina di ventilazione con lo scambiatore e i collettori è stata posata nel sottotetto non abitabile e successivamente isolata mediante la realizzazione di una "scatola" esterna in polistirene.
ISOLAMENTO SOTTOTETTO
Fondamentale l'isolamento della soletta verso il sottotetto non riscaldato, poiché il calore tende ad andare verso l'alto. Si sono posati a secco 16 cm di polistirene bianco in due strati sovrapposti (8+8 cm). Il primo strato ospita il passaggio delle canalizzazione della Ventilazione Meccanica Controllata, mentre il secondo strato è uniforme e isola i tubi stessi. In corrispondenza delle piglie e dei muri esterni l'isolamento è stato risvoltato per attenuare i ponti termici mediante il prolungamento della superficie "calda".