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Ventilazione Meccanica Controllata : come funziona? 5 motivi per sceglierla!

23/8/2017

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Ventilazione Meccanica Controllata

Ventilazione meccanica controllata: come funziona, perchè va scelta.

Il ricambio dell'aria delle nostre case è un azione indispensabile per mantenere al loro interno un ambiente sano e confortevole.
Nelle nuove costruzioni la tenuta all'aria degli edifici è decisamente migliorata, anche nelle ristrutturazioni edilizie la sostituzione degli infissi contribuisce a rendere le nostre abitazioni sempre meno disperdenti e prive di spifferi.
L'ermeticità degli edifici è una qualità da ricercare, ma più l'edificio è impermeabile più vi sarà la necessità di ricambiare in modo efficiente l'aria interna al fine di garantire un ambiente sano e pulito.
L'apertura manuale delle finestre non è sempre possibile e richiede all'inquilino una particolare costanza e diligenza. Sino a pochi anni fa esistevano sistemi di ventilazione forzata che estraevano l'aria interna malsana. Da alcuni anni questi sistemi sono però sorpassati a causa della loro scarsa resa, al loro posto sono arrivati sul mercato i sistemi di ventilazione meccanica controllata.
Schema di Funzionamento della VMC

COME FUNZIONA LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA ?

I sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) estraggono l'aria interna calda e malsana e immettono aria esterna filtrata, preriscaldata e pulita.
La novità, rispetto alla vecchia ventilazione forzata, consiste nel fatto che l'aria interna (sporca e calda) prima di essere espulsa attraversa uno scambiatore a lamine e cede così il suo calore al flusso d'aria in entrata (freddo e pulito). In questo modo si preriscalda il flusso esterno e non si hanno sprechi energetici. Il ricambio d'aria della casa può essere effettuato senza per questo veder salire la bolletta del riscaldamento. Queste macchine hanno infatti una resa che varia dal 70% al 90% a seconda dei modelli (puntuali, centralizzati, con recupero entalpico...).

L'aria esterna viene inoltre precedentemente filtrata, in modo da migliorarne ulteriormente la qualità. Va precisato che, per quanto possa sembrare paradossale, l'aria esterna è spesso meno inquinata dell'aria contenute nelle nostre case. Spesso all'interno degli ambienti domestici l'aria viene cambiata poco ed è ricca di anidride carbonica, formaldeide (contenuta in colle e arredi), polvere, prodotti da combustione (gas da cucina e fumo di sigarette), aromi vari (profumi, cosmetici, prodotti per la pulizia della casa...)
L' unità centrale della macchina contiene al suo interno i filtri, lo scambiatore e le ventole necessarie a generare l'immissione e l'estrazione.
I sistemi di VMC apportano un ricambio d'aria costante all'edificio. Il principio di funzionamento si basa sulla loro continuità di utilizzo per l'intera stagione invernale. I flussi d'aria vengono spostati a bassissime velocità in modo da non creare fastidiose correnti d'aria. Nonostante la continuità di utilizzo i flussi sono spostate a velocità così basse che i consumi elettrici sono decisamente contenuti. E' comunque possibile disporre di più velocità nel caso in cui vi sia la necessità di un ricambio d'aria più rapido negli ambienti.
Molti modelli sono dotati di un sistema by-pass che permettono di escludere lo scambiatore. Nelle mezze stagioni i flussi non si intersecano più nello scambiatore, in questo modo l'aria esterna se è più fresca di quella interna può raffrescare gli ambienti. La VMC non è però in grado di climatizzare gli edifici in estate, per riuscire ad immettere aria più fredda rispetto a quella esterna alcuni modelli possono essere abbinati a delle unità frigorifere.

VMC: CENTRALIZZATE E PUNTUALI

Nelle nuove costruzioni, e nelle ristrutturazioni globali, si utilizzano prevalentemente VMC CENTRALIZZATE, ovvero una sola macchina in grado di garantire la ventilazione della totalità delle stanze. All'unità principale (che generalmente occupa lo spazio di una caldaia murale), saranno connessi dei collettori che canalizzeranno le tubazioni fra tutti gli ambienti della casa. Le bocchette di estrazione saranno collocate negli ambienti più sensibili (bagni e cucine), mentre quelle di immissione saranno destinate a soggiorni, disimpegni e camere da letto. È fondamentale che i flussi dell'impianto siano bilanciati e che la sua progettazione sia seguita da professionisti esperti.

Nelle ristrutturazioni o nelle riqualificazioni di singoli ambienti si possono utilizzare VMC PUNTUALI. Si tratta di unità prive di canalizzazioni in grado di ricambiare l'aria di una singola stanza. I loro rendimenti sono generalmente inferiori, ma si posano con grande facilità e velocità. Ultimamente esistono anche modelli incorporati nei nuovi infissi in modo da poterli installare simultaneamente alla sostituzione dei serramenti.

5 Vantaggi della Ventilazione Meccanica Controllata

1 - aria ricambiata costantemente: pulita e filtrata, ambienti sani e confortevoli 
2 - risparmio energetico: riduzione delle dispersioni di calori causate dalla ventilazione manuale dei locali o dai sistemi di ventilazione forzata
3 -riduzione dei quantitativi di umidità presenti nell'aria e quindi riduzione del rischio di formazione di muffe e condense. Questo aspetto è fondamentale, i sistemi di VMC permettono di attenuare gli effetti negativi dei ponti termici nelle ristrutturazioni. Nelle nuove costruzioni con elevata tenuta all'aria il loro utilizzo è fondamentale. La normativa europea si sta avviando verso un loro utilizzo obbligatorio, mentre i sistemi di certificazione CasaClima e Passivhaus già la prescrivono come imprescindibile.
4 - riduzione del contenuto di CO2, maggior livello di attenzione e di reazione degli utenti in uffici e case.
5 - presenza di filtri antipolline, in grado di garantire un ottimo livello di vivibilità anche nella stagione primaverile per i soggetti allergici

A volte in molte persone sono titubanti sulla VMC per la paura che non si possano più aprire le finestre se si installa un impianto di ventilazione meccanica controllata?
Si, si potranno aprire...ma non se ne sentirete più la necessità!

Scopri alcuni nostri progetti dove è stata utilizzata la VMC, i link includono foto, maggiore documentazione sulla modalità di posa e sul funzionamento delle macchine:
- CasaClima Classe A - edificio residenziale a zero emissioni di CO2​
- Comune di Sestriere: riqualificazione energetica di edificio pubblico
- Ristrutturazione di una villa monofamilaire isolata: intervento con risparmio energetico del 70%
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Contattaci per avere maggiori informazioni o richiedere un sopralluogo.

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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TROPPO CALDO IN CASA: 5 modi per raffrescare senza il condizionatore

11/8/2017

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Foto

5 CONSIGLI PER RAFFRESCARE LA CASA SENZA CONDIZIONATORE E PROTEGGERSI DAL CALDO

Tempo di estate, tempo di gran caldo in casa. A volte insopportabile, che non lascia respirare e non fa dormire.
Ma come è possibile proteggersi dal caldo in casa ?

Certamente con l'utilizzo del condizionatore, ma attenzione agli effetti collaterali: malanni, maggiori consumi energetici, inquinamento dell'ambiente e, non ultimo, scarsa qualità dell'aria respirata in casa alla mancata apertura delle finestre!

Come possiamo prevenire o attenuare il caldo delle nostre case in modo efficace?
  1. chiudiamo tapparelle e persiane, impedendo ai raggi infrarossi di entrare in casa. Sopratutto se siamo fuori per lavoro non lasciamo entrare in casa i raggi solari che creeranno un effetto serra che a volte è così forte al punto che alla sera la nostra casa è più calda che l'aria esterna! Attenzione, dobbiamo schermare i vetri dall'esterno, l'utilizzo di tende interne oscuranti impedisce il passaggio della luce, ma non del calore!
  2. Apriamo le finestre...ma solo se la temperatura esterna è inferiore a quella interna. In caso contrario il piacere provato è solo effimero e causato dalla sensazione dell'aria sulla pelle, ma in realtà stiamo portando dentro aria calda. Molto meglio utilizzare un ventilatore!
  3. Quando apriamo le finestre creiamo sempre correnti d'aria, in modo che vi sia un ricircolo costante. Se è possibile creiamo un effetto camino, aprendo una finestra al piano terra ed una al piano primo. In questo modo l'effetto sarà maggiore grazie alla naturale propensione dell'aria calda ad andare verso l'alto poiché più leggera. Consulta il nostro video tutorial su come aprire le finestre!
  4. Evitiamo di utilizzare fonti di calore. Se viene istintivo evitare di utilizzare il forno è bene anche ricordarsi di limitare l'utilizzo di tutti gli apparecchi che contengono resistente elettriche (Phon, tostapane, piastre per capelli... ) o che introduco nell'ambiente acqua calda ed umida (cucinare la pasta, docce prolungate ad alte temperature)
  5. Evitiamo improvvisazioni. Il caldo estivo si evita con appositi materiali ed isolamento, così come si fa già per il freddo invernale. Lasciamoci guidare da un esperto consulente in efficienza energetica e segui le sue indicazioni. Il costo di un parere professionale è un ottimo investimento!
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Contattaci per avere maggiori informazioni!

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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A Bussoleno una CasaClima antisismica contro i terremoti

15/6/2017

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CasaClima Bussoleno: Particolare saldatura gabbia in acciaio con cordolo perimetrale.

CASACLIMA E ANTISISMICA IN PROVINCIA DI TORINO


Spesso, nei lavori di ristrutturazione, si crede complicato conciliare alte prestazioni energetiche e le vigenti norme antisismiche in prevenzione dei terremoti.
Questo però è falso.
Esempio è la Casa Clima R di Bussoleno, in provincia di Torino.
La situazione iniziale era quella di un edificio originario degli anni ’50 abbandono da alcuni anni con una tipica planimetria a L ospitante locali con destinazione agricola e residenziale.
L’immobile era privo di fondamenta, i muri in pietra portante poggiano direttamente sul terreno con un interro di circa due metri.
L’edificio è infatti realizzato in muratura portante in pietra composta da muri perimetrali e muri di spiana con uno spessore di circa 65 cm intonacati internamente ed esternamente.
Il progetto architettonico prevede la creazione di 4 unità immobiliari.
 
Dal punto di vista strutturale si è andati ad operare sulle fondamenta rinforzandole attraverso l’inserimento di due cordoli in calcestruzzo armato internamente e esternamente al muro esistente, si è poi andati ad unire i due cordoli mediante delle barre filettate in acciaio che attraversano la muratura esistente.
I muri perimetrali sono successivamente stati  connessi grazie a dei solai armati mediante dei tiranti e delle rete elettrosaldate poste nel massetto che sormonta l’intercapedine ventilata realizzata mediante igloo.
 
Per sorreggere il carico della copertura gravante sul colmo, è stato necessario aggiungere un pilastro in acciaio ancorato a terra mediante una fondazione in calcestruzzo armato a plinto.
 
Tutti i solai sono stati rinforzati attraverso l’inserimento di un solaio collaborante.
Questa tipologia di intervento prevede la foratura della parte superiore del solaio esistente  -seguendo un reticolo -  l’inserimento di aggrappi metallici resinati alla soletta e successivamente saldati a una rete metallica posta superiormente e affogata in un getto di calcestruzzo.
Puntualmente sono state inserite delle barre filettate che attraversano l’intero solaio sino ad uscire all’ esterno dei muri perimetrali dove sono fissate mediante delle chiavi. In questo modo i muri risultano maggiormente connessi e si evitano fenomeni di spanciamento.
 
Si è inoltre realizzata una gabbia in acciaio per rendere solidale la muratura. Per fare ciò si sono create delle tracce nella muratura per far passare dei tondini sia all’ interno che all’ esterno dei muri, per poi connetterli fra loro.
La gabbia prevede la posa di barre sia in senso verticale che orizzontale sull’ intero perimetro dell’immobile.
 
In copertura si è realizzato un cordolo antisismico perimetrale in piastre di acciaio con spessore 2 cm sulle quali si andrà a posizionare una profilato in acciaio (IPE) da  24 cm.
 
Per ciò che concerne la riqualificazione energetica l’edificio è in fase di certificazione CasaClima R, l’energia solare provvederà all’ intero fabbisogno di energia dell’immobile, sia per ciò che attiene i consumi elettrici, sia per quelli termici. Gli interventi di isolamento sono stati valutati attraverso uno studio preliminare denominato diagnosi energetica.
 
L’intensa sinergia tra queste due componenti, riqualificazione energetica e struttura antisismica, determina la realizzazione di un edificio sano e confortevole oltre che energeticamente performante e adeguato alla prevenzione dei terremoti.

Il progetto antisismico è stato curato dall'arch. BARATTA Maurizio di Almese
Il progetto architettonico e CasaClima sono stati realizzati dallo studio AHORA Architettura

​Scopri il progetto e le fasi di cantiere:
Casa Clima R a Bussoleno: riqualificazione energetica globale
Contattaci per avere maggiori informazioni

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima

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BUSSOLENO CASACLIMA R: COMFORT SENZA EMISSIONI

16/5/2017

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CasaClima R - Bussoleno

COMFORT SENZA EMISSIONI? CASACLIMA R A BUSSOLENO

Oggi, con le nuove conoscenze tecniche e impiantistiche, è possibile realizzare, attraverso una ristrutturazione edilizia, un’abitazione a zero emissioni di CO2 senza inquinare l’ambiente per fornire calore e comfort ai propri inquilini.
Sembra un’ipotesi, ma è quello che sta accadendo con la realizzazione della Casa Clima R di Bussoleno, in provincia di Torino. La situazione di partenza era un vecchio edificio abbandonato degli anni ’50, frequente presenza che abbonda nelle nostre campagne; con una forma planimetrica ad “L” ospitava locali adibiti a residenza affiancati ad altri a destinazione agricola: una stalla e un fienile.
Il progetto architettonico prevede la creazione di quattro unità immobiliari, tutte aventi una propria caratteristica distintiva, ispirata all’anima agricola originaria del fabbricato. I materiali, l'orientamento e il particolare tetto in legno creano gli spunti per molte idee di progetto, come le ampie vetrate a Sud che affacciano sul gruppo montuoso dell’ Orsiera Rocciavrè e che contemporaneamente, grazie alla propria esposizione, permettono di creare ambienti in cui la luce solare sia predominante e protagonista. Gli interni degli alloggi si articolano tra scale a chioccola, abbaini, soppalchi, viste mozzafiato, il tutto senza rinunciare alla privacy degli spazi. Gli esterni sono resi ben riconoscibili dalla nuova struttura in legno, elemento predominante del progetto, questa ha il ruolo di sostenere il tetto, reso particolarmente sporgente nel fronte sud per garantire un adeguato ombreggiamento delle vetrate.
L’obiettivo principale dell’intervento è quello di creare degli appartamenti sani e confortevoli, con una particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche.
Il comfort interno è garantito da temperature interne costanti in tutte le stanze e su tutte le superfici, calcolate in modo approfondito già in fase di progetto. Ogni ponte termico è stato pensato e risolto al fine di attenuare le dispersioni ed escludere la formazione di muffe e condense. L’aria interna, grazie al sistema di ventilazione meccanica controllata sarà rigenerata e filtrata in continuo, creando un ambiente interno privo di inquinanti e con valori ottimali di anidride carbonica e di umidità.  
I materiali isolanti scelti sono completamente riciclabili (come la fibra di legno dell’isolamento del tetto) o riciclati (come la lana di roccia utilizzata per il cappotto composta in gran parte da vetro di scarto).
L’edificio è alimentato dal sole. L’energia solare è infatti trasformata dai pannelli fotovoltaici in energia elettrica in grado a sua volta di alimentare una pompa di calore geotermica in grado di fornire l’energia termica per il riscaldamento. Non vi sono quindi combustibili di alcuna natura.
Questi sono gli ingredienti principali della Casa Clima R di Bussoleno.

Scopri il progetto e le fasi di cantiere:
Casa Clima R a Bussoleno: riqualificazione energetica globale
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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Insufflaggio: vantaggi e svantaggi di isolare in intercapedine

2/12/2013

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Numerosi edifici esistenti, realizzati tra gli anni ’50 e i nostri giorni, presentano una comune tipologia costruttiva, caratterizzata da murature perimetrali realizzate con una doppia fila di mattoni separati da un’intercapedine d’aria. Sovente tale intercapedine è priva di isolamento o risulta debolmente isolata, con pannelli in fibra di vetro o, nel caso di costruzioni più recenti, con pannelli in polistirene.

Insufflaggio

Fra gli interventi di miglioramento energetico, da qualche tempo si è diffuso l’insufflaggio, ovvero l’isolamento delle intercapedini perimetrali con l’iniezione di materiali isolanti sfusi al loro interno. L’intervento prevede, nella sua fase preliminare,  la sigillatura di eventuali fori (fra i cassonetti ospitanti le avvolgibili e l’intercapedine stessa) e   successivamente l’insufflaggio del materiale isolante attraverso fori praticati nel muro, a una distanza di circa un metro l’uno dall'altro e a circa 30-40 cm dal solaio superiore.
L’intervento può essere eseguito operando sia internamente che esternamente: il risultato è tecnicamente analogo, ma ognuna delle due prassi presenta pregi e difetti; ad esempio il lavorare dall’interno evita l’uso di ponteggi e salvaguarda le facciate dai fori (si pensi alle murature in paramano o con intonaci difficilmente riproducibili); d’altro canto si dà vita a un cantiere piuttosto invasivo poiché interesserà tutti i locali!
Da un punto di vista energetico l’ insufflaggio può comportare anche considerevoli risparmi economici, soprattutto se abbinato ad altri interventi, quali l’isolamento del sottotetto o la sostituzione di vecchi infissi. Non è però possibile quantificare il tempo di ritorno dell’investimento e il risparmio annuale, se non attraverso una diagnosi energetica eseguita preventivamente sul fabbricato in esame.

Detrazioni fiscali

L’intervento può rientrare fra quelli soggetti alla detrazione fiscale del 65%, a patto che si raggiungano valori di isolamento tali da soddisfare i requisiti minimi richiesti: a tal proposito vengono in aiuto le intercapedini aventi maggiore spessore, che possono ospitare quindi maggiori quantità di isolante, oppure la scelta di materiali particolarmente prestanti dal punto di vista dell’isolamento. E’ bene perciò richiedere preventivamente ad un tecnico una valutazione dell’intervento; si tratta di analisi semplici e che richiedono brevi tempi di svolgimento.

Materiali

Possono essere insufflati diversi tipi di isolanti sfusi: i più noti sono la cellulosa, ricavata dalla carta di giornale e l’ EPS bianco in granuli (polisiterne), ma si possono anche insufflare materiali isolanti di origine minerale, come la perlite, l’argilla espansa, la fibra di vetro in noduli.
Ognuno di questi materiali ha pregi e difetti: variano le capacità isolanti, i costi, la stabilità nel tempo e l’ impatto sull’ ambiente, a seconda della materia prima e dei processi produttivi richiesti.
Lasciamo l’analisi dei materiali isolanti a successive trattazioni.
No alle improvvisazioni

Il grande vantaggio dell’insufflaggio è indubbiamente rappresentato dal costo contenuto rispetto ad un isolamento esterno (cappotto), ma porta con sè alcune problematiche di non poco conto.
A differenza dell’isolamento esterno, l’isolamento in intercapedine può accentuare o addirittura creare dei ponti termici che prima non erano presenti nella costruzione.  Isolando nelle intercapedini, creiamo di fatto una discontinuità all’ interno della parete, dove avremo parti fortemente isolate affiancate a porzioni di muratura per nulla o debolmente protette: tali punti (pilastri perimetrali, sottofinestre, cassonetti, solette intermedie) divengono dei ponti termici, ovvero delle aree dove il calore e l’umidità interna si “concentrano” per uscire verso l’esterno. Il problema dei ponti termici è che, purtroppo, da molti vengono visti in termini di superficie: “è solo un pilastro sull’intero muro, cosa sarà mai?!”  
In realtà il comportamento è analogo a quello dell’acqua in un secchio che presenta un  foro: il secchio perde proprio di lì e più piccolo è il foro, maggiore è la pressione dell’acqua che esce!
Inoltre, come si vede dalla figura 1, se alla superficie del muro sottraiamo tutte le superfici non tecnicamente isolabili, l’area isolata viene pesantemente ridotta; ciò non rende vano l’intervento, ma ne riduce i risultati.
I ponti termici non significano solo dispersioni, ma anche superfici fredde all’interno dell’edificio: lì l' umidità presente nella stanza può condensare (così come avveniva con i vetri singoli degli infissi); pur non verificandosi evidenti fenomeni di condensa, si possono generare fenomeni di muffa; come accade nei bagni di molte case, anche se poco isolate.
Tali fenomeni possono comparire più spesso a seguito degli insufflaggi: sulle superfici dei pilastri, nelle sottofinestre o sulle spalline delle finestre.
Trattandosi però di situazioni prevedibili e calcolabili prima dell’intervento attraverso semplici simulazioni, normalmente si evita la formazione di muffe raggiungendo temperature superficiali – in presenza dei ponti termici - superiori ai 17°C. (figura 2).
Per ovviare a queste spiacevoli situazioni, è bene arieggiare maggiormente l’edificio isolato ed evitare eccessivi carichi di umidità interna (es. asciugatura dei panni). Qualora l’areazione manuale sia di difficile gestione, si può ricorrere alla ventilazione meccanica controllata, che però comporta costi aggiuntivi.

Un’ultima attenzione deve essere posta in fase di sopralluogo: molte intercapedini sono “intasate” dal materiale isolante - posato ai tempi della costruzione-  che si è mosso oppure, caso peggiore, da materiale di cantiere che negli anni passati si aveva l’abitudine di gettare in intercapedine. Non escludiamo, specie per interventi di una certa entità, un’analisi dell’intercapedine attraverso una micro-camera o con una meno invasiva termografia.  In presenza di questi ostacoli, è fondamentale ricorrere a materiali isolanti molto scorrevoli che possono introdursi in modo omogeneo senza creare dei “tappi” nella struttura.

Conclusioni

Questa tecnica di isolamento ha un buon rapporto costi/benefici; non è risolutiva quanto l’isolamento esterno (cappotto) sia in termini di risparmio energetico, sia in termini di comfort (si avranno infatti superfici con diverse temperature, fattore avvertibile con disagio da chi vi abita); necessità di  attenzioni semplici, ma fondamentali durante l’intervento e ad opera eseguita.


Come operare
  1. Richiedere un sopralluogo da parte di un professionista per:
-          valutare la bontà e l’effettiva priorità dell’intervento di insufflaggio - diagnosi energetica -
-          considerare la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 65%
-          scegliere il materiale isolante idoneo.

  1. Informarsi presso l’ufficio tecnico comunale sulla pratica edilizia da presentare (normalmente una Comunicazione Inizio Attività Asseverata a cura di un tecnico della DGR 46 - 11968)
  2. Richiedere i preventivi alle imprese specializzate, sulla base delle indicazioni fornite dal professionista attraverso un  breve capitolato.
  3. Se l’intervento rientra nelle detrazioni fiscali del 65%, alla fine dei lavori richiedere al professionista abilitato la redazione dell’ Attestato di Certificazione Energetica.
  4. Se si ha diritto alle detrazioni fiscali del 55% il tecnico incaricato deve provvedere all’invio on-line all’ENEA della pratica, mentre il proprietario dovrà adempiere ai pagamenti tramite appositi bonifici (si ricorda che sono detraibili anche le spese professionali).
punti deboli dell'insufflaggio
Ponti termici nei lavori di insufflaggio
Contattaci per avere maggiori informazioni

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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    arch. Stefano BRUNO

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