Riqualificazione energetica globale con riduzione del 73% dei consumi
La riqualificazione energetica globale di una villa bifamiliare in Bassa val di Susa. A seguito di una diagnosi energetica si sono individuati gli interventi prioritari che, una volta realizzati hanno portato ad una riduzione dei consumi energetici del 73%. Fra gli interventi realizzati la realizzazione di un cappotto esterno, l'isolamento di sottotetto e terrazze, la posa di pannelli solari fotovoltaici e termici e la sostituzione della caldaia. La casa è stata inoltre dotata di un impianto di ventilazione meccanica controllata per migliorare il comfort indoor e garantire un adeguato ricambio d'aria agli ambienti. Tutti gli interventi, spese professionali incluse, hanno goduto delle agevolazioni statali previste dalla finanziaria 2007. L'edificio oggi è in classe energetica B.
realizzazione: 2012
ubicazione: Almese - Torino
collaboratori: ing. Rosa Sentinella Matteo
isolamenti a cappotto: impresa Fabio D.F. - impresa Roberto Marostica modifiche ai serramenti: Falegnameria Aschieri
STATO DI FATTO - DIAGNOSI ENERGETICA
L'obiettivo del committente era la riqualificazione globaledell'edificio al fine di ottenere una riduzione considerevole dei consumi e delle emissioni e, allo stesso tempo, aumentare il valore dell'immobile. Per poter scegliere gli interventi energetici maggiormente indicati che consentissero buoni tempi di ritorno si è proceduto alla redazione di una diagnosi energetica. Questa si è svolta seguendo l'iter qui descritto: 1) Valutazione dei consumi reali attraverso lettura delle bollette e indagini sull'edificio 2) Redazione di un modello virtuale dell'edificio al fine di valutare l'effetto ottenuto con interventi sull'involucro e sull'impiantistica 3) Stima dei costi e valutazione dei benefici (individuazione di eventuali agevolazioni e/o detrazioni) 4) Raffronto fra le diverse soluzioni ipotizzate (sono state proposte 8 tipologie di intervento andando a operare su impianti e involucro) 5) Scelta degli interventi da eseguire 6) Redazioni particolari costruttivi e schede di capitolato. 7) Redazione pratiche per detrazione fiscale del 55%
Analizzando gli interventi proposti in diagnosi e il budget di spesa il cantiere ha previsto le seguenti opere: a) sostituzione caldaia non performante con una caldaia a condensazione con accumulo per acqua calda sanitaria b) installazione di pannelli solari termici c) isolamento del terrazzo esterno d) cappotto interno sui muri dei locali interrati verso il garage non riscaldato e) sostituzione degli infissi interni verso il garage non riscaldato f) installazione dell'impianto di ventilazione meccanica controllata d) realizzazione del cappotto esterno e) isolamento della soletta verso il sottotetto non riscaldato
POSA IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
Isolando integralmente l'edificio e migliorando la tenuta all'aria degli infissi si sono ridotte le dispersioni per ventilazione prima frequenti a causa degli spifferi. Un edificio ermetico è sinonimo di qualità del costruito e riduce considerevolmente le dispersioni termiche, ma come si può garantire una buona qualità dell'aria interna? L'aerazione manuale dovrebbe essere molto frequente e non è quindi un'opzione alla portata di tutte le utenze, si è optato quindi per un sistema di ventilazione meccanica controllata. Questo sistema immette costantemente nell'ambiente aria esterna ed estrae quella interna mantenendo costantemente gli ambienti salubri e con un tasso di umidità adeguato. Per non disperdere il calore dell'aria estratta i due flussi, quello in entrata e quello in uscita, passano attraverso uno scambiatore di calore in modo che l'aria calda in estrazione ceda il suo calore all'aria pulita, ma fredda in entrata. Questo sistema, oltre allo scambiatore di calore, è composto da una serie di bocchette di immissione e di estrazione collocate negli ambienti della casa. Nei bagni e nelle cucine l'aria viene estratta, mentre nei soggiorni e nelle camere vi sono le bocchette di immissione. Nel nostro caso la macchina è stata collocata nel sottotetto non abitabile. Si è però escluso di far passare le canalizzazione dell'impianto all'interno degli ambienti poiché ciò comportava opere interne particolarmente invasive. Si è quindi scelto di operare dall'esterno, realizzando delle tracce nei muri. Successivamente le tubazioni saranno isolate grazie alla realizzazione del cappotto esterno evitando così delle dispersioni di calore. Nei punti particolarmente sensibili, in corrispondenza di angoli e balconi, vengono calcolati i ponti termici al fine di individuare i percorsi e le soluzioni ottimali. Anche nel sottotetto le tubazioni sono state isolate mediante la posa di pannelli in eps appositamente sagomati con una lama a filo caldo.
CAPPOTTO - DAVANZALI
Uno dei punti critici del cappotto è sempre rappresentato dalla sua giunzione in corrispondenza di serramenti e davanzali esistenti. Nel caso del nostro edificio gli infissi esistenti erano di buona qualità e non era necessaria la loro sostituzione, andava pertanto studiato il particolare costruttivo del balcone al fine di permettere il prolungamento della pietra esterna. Essendo il cappotto di 12 cm si è provveduto alla tassellatura di tre mensole a L sulle quali è stato posto il prolungamento della pietra. La nuova lastra è stata incollata a quella esistente con un adesivo specifico.
CAPPOTTO IN POLIESTIRENE
Il cappotto è stato realizzato in pannelli di EPS (polistirene espanso sinterizzato), additivati con grafite, dello spessore di 12 cm. Sono stati utilizzati tasselli speciali a fiore che vengono posati direttamente sulla facciata e successivamente incollati al retro del pannello. Questa tecnologia permette una maggiore resistenza del pannello alla prova a strappo evitando di perforare la lastra successivamente come invece avviene con i tasselli tradizionali. Il primo strato a contatto con il marciapiede è stato realizzato con pannelli di eps ad alta densità per garantire una maggiore resistenza agli urti e all'umidità, essendo questo materiale maggiormente impermeabile. In corrispondenza degli infissi vengono utilizzati degli appositi elementi con delle parti in nastro autoespandente per garantire la perfetta adesione ai controtelai, garantendo la tenuta all'aria.
CAPPOTTO: ELEMENTI SPECIALI
Particolare attenzione è stata posta nella posa del cappotto. I pannelli sono stati modellati con una taglierina a filo caldo che permette una grande precisione del taglio, dove non è stata possibile una perfetta adesione dei pannelli sono state inserite delle strisce di materiale e non sono mai state utilizzate schiume poliuretaniche. In corrispondenza di marciapiedi, balconi, davanzali, fra i pannelli e gli elementi esistenti è stato posto un nastro autoespandente. In corrispondenza dei punti luce esistenti e previsti sono stati utilizzati appositi elementi speciali in XPS ad altissima densità. Questi elementi sono in grado di reggere grandi sollecitazioni e sono legati alle pannellature perimetrali con specifiche colle. In corrispondenza delle finestre è stata rinforzata la rete in fibra di vetro con appositi elementi detti "a freccia" in corrispondenza degli angoli delle finestre per prevenire possibili crepe dell'intonaco nei punti maggiormente sollecitati. Le ante esistenti si sono riutilizzate e sono state nuovamente ancorate al telaio di porte e finestre, questa volta si sono però dovuti adottare appositi cardini ad estensione a causa dello nuovo spessore del cappotto.
ISOLAMENTO TERRAZZA E SOTTOTETTO
La terrazza esterna è stata isolata con lastre di poliuretano sulle quali è stato realizzato un getto armato con la successiva impermeabilizzazione e piastrellatura. Rispetto all' EPS il poliuretano permette una maggiore riduzione degli spessori. Il sottotetto è stato coibentato con EPS bianco appositamente sagomato in corrispondenza delle canalizzazioni della Ventilazione Meccanica Controllata (VMC). Sopra i pannelli - perfettamente complanari - è stato direttamente posto un parquet in laminato.
FINE LAVORI
Per ciò che concerne gli impianti si è sostituita la caldaia esistente con un modello a condensazione abbinato a un accumulo a suo volta integrato con i nuovi pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. Precedentemente erano già stati installati dei pannelli fotovoltaici per la produzione dell'energia elettrica. L'utilizzo di combustibili fossili è stato drasticamente ridotto e si è scelto di utilizzare una cucina ad induzione per poter utilizzare l'energia elettrica autoprodotta. L'intervento si configura come riqualificazione globale. Avendo raggiunto una riduzione complessiva dei consumi superiore ai limiti previsti dall'ENEA. Per gli interventi così configurati è stato possibile mandare in detrazione tutte le spese che non sono soggette abitualmente a tali agevolazioni come ad esempio la ventilazione meccanica controllata.