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Muffa sui muri e negli angoli del soffitto del bagno: come si crea e come eliminarla.

21/8/2017

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Muffa su muri e soffitti

Guida completa a come eliminare la muffa

In molti dei nostri bagni e delle nostre cucine appaiono dei punti neri negli angoli dei soffitti. Si tratta di piccole colonie di muffe: anche negli edifici sani e privi di altri problemi di umidità questi fenomeni possono verificarsi, purtroppo non si tratta solo di un problema estetico, ma bensì igienico. Le spore delle muffe sono infatti fra le cause di numerosi malesseri che interessano le vie respiratorie.

PERCHE' SI FORMANO LE MUFFE NEGLI ANGOLI? ​

L'aria presente nelle nostre case presenta al suo interno dell'umidità. Generalmente questa umidità è allo stato gassoso, ma, se questa è presente in grandi quantità, o se le temperature delle superfici sono particolarmente basse questa umidità condensa e si trasforma in acqua. L'esempio noto a tutti è la condensazione del vapore acqueo sulle vecchie finestre a vetro singolo nel periodo invernale. Il caso tipico si verificava nelle nostre cucine, dove l'acqua della pasta bollendo aumentava il contenuto di vapore nell'aria e questo condensava in prossimità di una superficie particolarmente fredda: il vetro.
La temperatura alla quale il vapore si tramuta in acqua e condensa è denominata temperatura di rugiada. In condizioni ottimale le nostre case dovrebbero avere una temperatura dell'aria di 20 °C è un'umidità relativa inferiore al 60%, in questi casi la temperatura di rugiada è di poco superiore ai 17°C. E' importante avere una temperatura dell'aria non troppo bassa poiché l'aria calda è in grado di contenere molta più umidità dell'aria fredda! 
Può però accadere che anche con queste condizioni, alcune parti dell'edificio scendano al di sotto della temperatura di rugiada nel periodo invernale. Ciò può essere causato da un cattivo isolamento o da un punto in cui la presenza dei materiali isolanti è disomogenea o interrotta, si tratta dei cosiddetti ponti termici.
È il caso degli angoli dei nostri bagni e delle nostre cucine. In corrispondenza degli spigoli sovente si ha la giunzione di pilastri e travi in cemento armato, che hanno un valore di conducibilità molto elevato e risultano quindi particolarmente disperdenti. Inoltre, per un'errata prassi costruttiva, sino agli anni '90 si tendeva a isolare i muri, ma non la struttura in cemento armato, creando per l'appunto numerosi ponti termici. Ad aggravare la situazione di bagni e cucina è inoltre l'elevata presenza di umidità dovuta al loro utilizzo.
Quando la polvere presente nelle nostre case, anche nella più pulita, trova una superficie umida riesce ad attecchire creando così il microclima idoneo allo sviluppo dei batteri e alla futura prolificazione delle colonie di muffe.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
1)  LE REGOLE BASE

Come abbiamo visto la muffa si forma una volta che all'interno del locale ci sono due condizioni sfavorevoli: temperature al di sotto del punto di rugiada ed elevati quantitativi di umidità.
E' quindi ovvio che le prime attenzioni da prendere sono le seguenti:
- mantenere la temperatura dell'aria del locale attorno ai 20°C, non scendere al di sotto dei 18°C
- mantenere un tasso di umidità relativa al di sotto del 65%
Se per la temperatura il nostro corpo è molto sensibile, lo è meno per l'umidità. E' quindi bene dotarsi di un termoigrometro con indicatore di temperatura ed umidità relativa; ne esistono di numerosi versioni, alcuni hanno anche una funzione di allarme che ci indica quando la soglia del 60% viene superata. Si tratta di strumenti a basso costo (15-25 €), che possiamo acquistare su internet.
E' bene collocare questi strumenti in una posizione che non sia troppo vicina alla doccia e a superfici fredde (muri esterni e finestre), in modo che ci fornisca un valore medio e non alterato.
Per casi più complessi il semplice termoigrometro non è sufficiente, è bene ususfruire di una consulenza esperta e di appositi datalogger.
Quando l'umidità è troppo elevata apriamo le finestre per ricambiare l'aria e il gioco è fatto, in breve tempo il tasso di umidità si abbasserà. Attenzione, esistono buone prassi anche per aprire le finestre! Consulta la nostra guida e guarda il video tutorial, scoprirai come aprire le finestre senza disperdere troppo calore!

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
2)  LE SOLUZIONI TEMPORANEE

Esistono diversi sistemi efficaci per rimuovere temporaneamente le muffe. Si va dai "rimedi della nonna", come l'ammoniaca, sino ai ben più efficienti prodotti specifici reperibili presso i colorifici.
- L'ammoniaca uccide le spore grazie al suo PH basico, ma una volta che la superficie è pulita, se le condizioni del locale non sono mutate si torneranno ad avere fenomeni di condensazione e presto riappariranno le spore, generalmente in inverno, poiché le temperature sul ponte termico del bagno precipitano e raggiungono il punto di rugiada.
- I prodotti antimuffa, oltre a eliminare la muffa ne prevengono la formazione. Attraverso specifici composti rendono l'area trattata inospitale alla prolificazioni delle spore. Si tratta anche in questo caso di rimedi temporanei che richiedono il ripetersi stagionale dei cicli di trattamento.
ATTENZIONE: quando si utilizzano questi prodotti è fondamentale attenersi alle istruzioni, rispettare i tempi di azione dei prodotti e lasciare aeare i locali prima di soggiornavi. 
Sia con l'ammoniaca che con i prodotti antimuffa, prima di rimuovere le spore a seguito del trattamento bisogna accertarsi che queste siano morte (lo si vede poichè cambiano di colore e divengono secche e grigie), se non si ha questa attenzione e le strofiniamo anzitempo sparpagliamo spore nell'ambiente. Le spore, come i semi, possono rimanere inerti per lunghi periodi, ma quando trovano una condizione climatica favorevole iniziano a propagarsi. Il risultato? Al prossimo inverno avremo un problema molto più ampio da affrontare poiché le spore potrebbero aver colonizzato altri locali e/ altre pareti.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
3)  LE SOLUZIONI DEFINITIVE

Le soluzioni definitive sono di due tipologie: attive e passive.
- le soluzioni attive prevedono un controllo della qualità dell'aria e della sua umidità attraverso un miglioramento della ventilazione. Si tratta di sistemi attivi poiché hanno un costo di gestione dovuto ai loro consumi elettrici. I vecchi sistemi di ventilazione forzata sono oramai obsoleti, portavano infatti a grandi dispersioni termiche dell'edificio. Oggi la prassi è quella di adottare sistemi con un recupero del calore dell'aria estratta attraverso uno scambiatore che cede il calore all'aria in ingresso, si tratta dei sistemi di Ventilazione Meccanica Centralizzata (VMC). Questi sistemi possono essere puntuali o centralizzati. Se il loro utilizzo è estremamente semplice, lo è meno il loro dimensionamento e la scelta della loro collocazione, per questo è bene rivolgersi al nostro esperto per richiedere informazioni.  
- le soluzioni passive sono le più interranti. Attraverso l'utilizzo di appositi materiali ad alta igroscopia si mantengono le superfici interne asciutte e si evita la formazione delle muffe all'origine. I materiali igroscopici funzionano come delle spugne in grado di assorbire l'umidità dell'aria e di restituirla quando l'ambiente diviene secco. Il loro ciclo di assorbimento può essere plasmato su un intero arco stagionale, rendendoli estremamente versatili ed efficienti. La loro posa può riguardare un intera parete (cappotto interno), oppure la sola area dove si verifica il problema.

La risoluzione dei fenomeni di condensa e muffa non è però una questione semplice,richiedete una consulenza esperta per risolvere il problema.
Lo studio Ahora Architettura , specializzato in efficienza energetica, offre servizi di consulenza in grado di farmi risparmiare tempo e denaro, evitando improvvisazioni ed errori.

Contattati per richiedere un preventivo, Ti verranno fornite indicazioni professionali, mai generiche, ma mirate al tuo specifico problema.

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Nuove finestre: muffa in casa. Perchè accade? Come eliminare il problema!

17/8/2017

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MUFFA IN CASA DOPO AVERE INSTALLATO LE NUOVE FINESTRE: COME RISOLVERE IL PROBLEMA!

Negli ultimi anni sono numerose le segnalazioni di questo tipo. I vecchi infissi hanno fatto la loro vita e vanno sostituiti con modelli nuovi e più performanti. Oggi il mercato dei serramenti offre un ottimo livello di qualità. Gli infissi di ultima generazione hanno infatti elevate prestazioni energetiche, grazie all'utilizzo di telai poco disperdenti e all'inserimento di vetri doppi o addirittura tripli. Non solo, i nuovi infissi sono ermetici. Questo è un bene, un enorme vantaggio. Per non disperdere calore le nostre case devono avere infatti un elevata tenuta all'aria.

CHE COSA SUCCEDE QUANDO SOSTITUIAMO LE FINESTRE?

In pratica miglioriamo l'ermeticità di casa nostra. L'umidità presente negli ambienti esterni non viene più ricambiata da "effetti collaterali" quali erano gli spifferi, ma solo più dall'apertura delle finestre. La muffa ha origine quando l'umidità presente nell'aria condensa su una superficie fredda (vedi approfondimento). Più l'ambiente è umido più aumenta questo rischio. È quindi importante modificare le nostre abitudini ed aprire di più le finestre per ridurre l'umidità interna, ma anche per migliorarne la qualità. Una corretta apertura degli infissi, non porterà a consumi maggiori di energia per il riscaldamento, ma solo a un ambiente più sano. (scopri il modo corretto di aprire le finestre)
Se poi l'apertura manuale dovesse essere difficoltosa o impraticabile, allora è il caso di ricorrere a sistemi di ventilazione meccanica controllata, o all'applicazione di materiali isolanti igroscopici in corrispondenza dei ponti termici. Se il problema persiste richiedi una nostro sopralluogo, troveremo la soluzione più adatta alle tue esigenze per eliminare il problema drlla muffa.

In ogni caso, prima di acquistare degli infissi o di procedere a interventi fai da te, ricorrete sempre a una consulenza professionale. Lo studio Ahora architettura si occupa di efficienza energetica e offre consulenze mirate per ogni situazione. Richiedi informazioni, il parere di un esperto costa poco, ma può farti risparmiare molto!

Ricordiamo anche che in una ristrutturazione non è sempre necessario installare il serramento "top di gamma", specie se la nostra riqualificazione energetica consiste nella mera sostituzione di porte e finestre. Se infatti non prevediamo a interventi di isolamento globali che interessino ad esempio muri e solai, avere un infisso con triplo vetro bassoemissivo con gas kripton e telaio a 7 camere su una muratura perimetrale non isolata è un po' come montare uno pneumatico di Formula 1 su una Punto...serve ben poco!
Anche nel caso di interventi globali è interessante valutare se è bene utilizzare i vetri doppi o quelli tripli a seconda delle esposizioni, così come illustrato in un nostro post precedente.

​Contattaci per avere maggiori informazioni!

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Isolamento e impermeabilizzazione muro umido controterra? Una possibile soluzione

25/6/2017

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Ciclo di recupero della muratura- rimozione dell'intonaco

SOLUZIONI PER IMPERMEABILIZZARE UN MURO CONTROTERRA

L’umidità è un problema che spesso si può trovare in molti spazi interrati.
​
L’individuazione dell’origine del problema è assai difficile e solo in alcuni casi può essere imputata allo strato di terreno perimetrale che, a contatto del muro, può rilasciare per spinta o risalita l’acqua.
​
Il caso è quello di uno stabile a Milano in muratura intonacata con, lungo tutto il perimetro, evidenti fenomeni di degrado che hanno portato a distacchi puntuali d’intonaco in parte da imputarsi all’umidità di risalita e in parte all’umidità di spinta del terreno.

In una porzione, quella corrispondente all’angolo nord-est i distacchi sono particolarmente evidenti a causa di un isolamento parziale in polistirolo che porta umidità interstiziale tra parete e isolante.
Con queste informazioni si è deciso di intervenire utilizzando un prodotto impermeabilizzante osmotico a spianta attiva e passiva. 

Questa malta ha la caratteristica di agire con una pressione dell’acqua a spinta in modo da dover intervenire unicamente dall’interno in modo pratico e veloce.

L’intervento si è articolato con una prima fase di pulizia del muro in modo da rimuovere lo strato di intonaco e di lavaggio con acqua in modo da eliminare i sali.
Si è andati poi a posare uno strato di intonaco cementizio di rinzaffo con un’elevata resistenza dato che dovrà reggere gli stati successivi.
La malta che costituirà lo strato seguente rappresenta l’elemento impermeabilizzante della muratura e necessita di un’attenzione in messa in opera particolare vicino a davanzali e finestre.
Successivamente si posa uno strato di termointonaco igroscopico che aiuterà a regolare l’umidità interna dell’ambiente
L’intervento si conclude con l’applicazione di vernici altamente traspiranti in modo da non ridurre i vantaggi portati dal termointonaco.

L’ambiente comunque necessiterà di attenzioni per quanto riguarda l’umidità interna in modo da avere preferibilmente circa 20°C con un tasso di umidità relativo inferiore al 60%.


​Scopri il progetto e le fasi di cantiere

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima

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Isolamento di un muro interno umido e controterra

22/9/2015

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Isolamento muro controterra umido

ISOLARE UN MURO INTERNO CONTROTERRA UMIDO

Non è una bella situazione. Un muro interno controterra porta in casa freddo ed umidità creando gravi problemi di confort e di igiene! Risolvere il problema mediante la realizzazione di un intercapedine esterna è molto costoso e non è sempre possibile; procedere con interventi di isolamento dall'interno è molto delicato...ma non impossibile!
E' bene studiare con attenzione i materiali da utilizzare e come gestire sia l'umidità proveniente dalla terra (di risalita e di spinta) sia quella che ha origine internamente (condense superficiali) . La scelta dei materiali è essenziale per una proposta efficiente e duratura nel tempo. 
Nell'esempio che vi raccontiamo è descritto l'intervento presso un locale interrato di una vecchia casa di montagna in pietra che presentava tutte queste problematicità ed il cui proprietario  richiedeva di limitare al massimo la riduzione degli spazi interni e al contempo eliminare l'umidità dai muri.

Guarda il progetto:
Isolamento muro in pietra controterra 

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Muffa e umidità dietro mobili, armadi, divani ?

1/12/2014

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Muffa dietro mobili

UMIDITA' E MUFFA DIETRO ARREDO, MOBILI e DIVANI

In casa a volte può capitare di avere brutte sorprese...come spostare armadi, nobili o divani e scoprire che sul muro verso il quale erano appoggiati c'è dell'umidità o addirittura della muffa ! 
Ma perchè si verifica tale fenomeno? 
L'aria è in grado di contenere una determinata quantità di vapore acqueo, ma non si tratta di un valore preciso, bensì di un valore variabile al seconda della temperatura. Più l'aria è calda, più vapore acqueo può contenere. Se noi raffreddiamo dell'aria il vapore acqueo si aggregherà sempre più sino a condensare trasformandosi in gocce d'acqua. 
Il fenomeno è noto a tutti; pensate alla lattina di bibita ghiacciata, sulla quale immediatamente si forma condensa a contatto con l'aria calda estiva!  Oppure - esempio ancor più calzante - ai vetri che si appannano mentre si cucina la d'inverno: in questo caso, l'aria della casa è molto calda e umida e quando lambisce le superfici fredde dei vetri non riesce più a trattenere tutto il vapore e...condensa. Lo stesso fenomeno può avvenire su qualsiasi superficie fredda: pareti, angoli e qualsiasi punto non isolato...i famosi ponti termici! 
Se le nostre pareti non sono ben isolate e se il ricambio d'aria non è adeguato, mettere mobili, armadi o divani davanti a delle superfici già di per sé fredde può essere deleterio. Tali arredi rappresentano uno strato "isolante", generalmente infatti sono di legno e contengono vestiti, oppure sono addirittura "costruiti" con materiali isolanti, si pensi ai divani! Rappresentano quindi degli ostacoli che riducono il passaggio dell'aria calda...dietro a loro non si avrà dunque la temperatura della stanza, ma si misureranno alcuni gradi in meno... ahimè proprio a contatto con superfici fredde come quelle di un muro esterno mal isolato! In breve tempo sull'umidità che si genererà attecchirà il pulviscolo presente in ogni ambiente che genererà le future muffe. 
Vi sono alcune regole universalmente valide, come non addossare gli arredi alle pareti , ma lasciare sempre un intercapedine d'aria di almeno 5-10 cm, e aerare generosamente i locali, specie dopo aver cucinato o aver fatto la doccia...ma per il miglioramento del comfort è spesso utile intervenire direttamente sulla struttura.

Il sopralluogo di un consulente energetico permette di valutare i fenomeni e di optare per gli interventi maggiormente efficaci e risolutivi, senza disperdere tempo (e denaro) in tentativi "fai da te".

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Ho installato nuove finestre ... adesso ho muffa e condense in casa!

27/11/2014

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Muffa a seguito della sostituzione delle finestre

HO CAMBIATO LE FINESTRE:ORA HO MUFFE E CONDENSE

Se avete recentemente sostituito porte e finestre della vostra casa o del vostro appartamento e sono comparsi segni di umidità o, ancor peggio, delle muffe: niente panico.
Innanzitutto avete fatto bene a migliorare le prestazioni energetiche dei vostri serramenti con dei nuovi modelli ad alta prestazione, per cui non pentitevi della scelta fatta: avete però modificato il "micro-clima" della vostra casa e questo richiede alcune attenzioni.
All'interno delle nostre case vi è un'abbondante presenza di umidità che è generata da diversi fattori, a partire dalla semplice respirazione degli inquilini (persone e animali), passando per il vapore acqueo generato in cucina, all'uso della doccia, sino ad arrivare alla presenza di piante, acquari e chi più ne ha più ne metta. Una famiglia produce mediamente diversi litri d'acqua al giorno sottoforma di vapore acqueo: questa umidità va quindi smaltita per garantire la salubrità degli ambienti e scongiurare l'insorgere di muffe e condense.
Probabilmente i vecchi infissi garantivano un adeguato ricambio dell'aria interna attraverso una miriade di spifferi per cui precedentemente il problema delle macchie di muffa non si è mai presentato. Il prezzo pagato era però piuttosto salato, sia in termini di consumi energetici sia attraverso un discomfort elevato con raffiche di aria fredda in prossimità delle finestre.
I nuovi serramenti garantiscono un elevata tenuta all'aria, il chè è indubbiamente un bene poichè eliminando gli spifferi l'ambiente si scalda con un minor dispendio di calore riducendo le bollette e le emissioni di gas inquinanti nell'ambiente ed allo stesso tempo aumento il comfort indoor.
Come provvedere allora allo smaltimento dell'umidità in eccesso?
La cosa più semplice da farsi è arieggiare adeguatamente la casa aprendo le finestre! Può apparire un controsenso, ma non lo è, si può arieggiare casa evitanto sprechi di energia, basta seguire alcuni semplici consigli.
L'ideale è cercare di mantenere nel periodo invernale una temperatura interna compresa tra i 18°C ed i 20°C e con un tasso di umidità relativa inferiore al 60%. Esistono in commercio diversi modelli economici di termoigrometri digitali che forniscono l'indicazione dell'umidità relativa: se questa supera la soglia del 60%  è necessario arieggiare.

In casi più gravi contattateci per un preventivo e per concordare un sopralluogo al seguito del quale potremmo valutare la strada da percorrere per la risoluzione del problema, ad esempio attraverso dei particolari isolamenti interni o dei sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore.

POTREBBERO INTERESSARTI:

Problemi di muffa: un video di un minuto con le "regole" per aprire le finestre!

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architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
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Perchè c'è umidità in casa ?

27/11/2014

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Muffe negli angoli

CASA UMIDA? COME INTERVENIRE


Su alcune superfici delle nostre case il vapore acqueo presente nell'aria interna degli ambienti può condensare inumidendo tali superfici.
La presenza di condensa superficiale è un problema di comfort e di salubrità degli ambienti: sulle superfici umide aderisce il pulviscolo presente negli ambienti che, trovando un microclima favorevole,  può causare il successivo sviluppo di batteri responsabili della crescita di muffe.

Tali fenomeni di condensa sono dovuti dal raggiungimento della temperatura di rugiada, temperatura alla quale il vapore acqueo presente in un ambiente si aggrega e condensa in corrispondenza delle superfici più fredde  (è il fenomeno che avveniva un tempo con in corrispondenza dei vetri singoli).

Le condensa può essere causata da:

-          difetti di costruzione: pareti non isolate e ponti termici irrisolti che generano zone fredde
-          difetti di gestione della casa: eccessiva umidità interna, temperatura interna troppo bassa.
-          eccessiva presenza di umidità di costruzione nelle strutture edilizie
-          concause dei difetti sopra indicati.

A seconda delle cause che hanno determinato tali fenomeni è opportuno operare in modo diverso, al fine di debellare definitivamente il problema.
Il ruolo dell' architetto consulente energetico è quello di fornire, a seguito di un sopralluogo e di un eventuale monitoraggio, delle indicazioni precise all'utente, in modo da consigliarlo sui possibili interventi, sia di carattere edilizio che di gestione della casa in modo da eliminare il problema delle muffe in modo esaustivo.
Il ruolo del consulente è quello di consigliare l'intervento migliore al minor costo, evitando di procedere per tentativi. Sovente all'arrivo del consulente gli inquilini hanno già affrontato una serie di spese (prodotti antimuffa, intonaci particolari, pitture traspiranti, deumidificatori...) che purtroppo non sempre hanno portato ai risultati sperati proprio perchè il problema non era stato analizzato a monte e non si era capita la reale causa che avevo generato i problemi di muffa.

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Muffe, di che è la responsabilità? Proprietario o inquilino? Lo stabiliamo con un'analisi.

11/11/2013

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MUFFE,DI CHI E' LA COLPA? IMPRESA, PROPRIETARIO O INQUILINO ?


Sovente fra impresa costruttrice ed inquilino possono nascere delle controversie relativamente alla presenza di umidità e muffa sui muri. I fenomeni di condensa si generano in presenza di un quantitativo di umidità presente nell'aria che in corrispondenza di superfici fredde passano allo stato liquido, su questa superficie umida aderiscono pulviscolo e batteri generando muffe e rendendo l'ambiente insalubre. La causa di questi fenomeni può essere causata da un cattivo isolamento della casa e dalla non risoluzione dei ponti termici che danno origine a superfici particolarmente fredde, ma anche a causa di un cattivo utilizzo dell'abitazione. Uno scarso arieggiamento e la presenza di aria particolarmente umida e/o fredda possono generare questi problemi anche in un edificio isolato a regola d'arte.
Il cattivo isolamento della casa può essere facilmente individuato attraverso termografie o l'analisi della trasmittanza della parete, a volte è invece più delicato analizzare il comportamento dell'inquilino. Esiste però uno strumento semplice che ci permette di raccogliere i dati di umidità e temperatura all'interno della casa restituendoci il quadro del reale comportamento di chi la abita. Si tratta di una chiavetta USB in grado di misurare umidità e temperatura ad intervalli regolari e per periodi medio-lunghi. In questo modo, dalla lettura dei grafici possiamo analizzare se vengono aperte le finestre e se la casa viene sufficientemente riscaldata. Per aver un report significativo l'analisi deve avere una durata di almeno una settimana, ma la scala mensile è quella idonea.

Lo studio Ahora Architettura ha acquistato e testato tale strumento, riscontrandone l'efficacia. Il test è stato condotto su una camera da letto per un periodo di tre giorni. Nel grafico della fotografia è facilmente leggibile miglioramento della qualità dell'aria a seguito dell'apertura della finestra (10 minuti con corrente d'aria) che ha permesso l'abbattimento dell'umidità in eccesso per diverse ore. Sempre dal grafico si può notare come il tasso di umidità sia cresciuto nelle ore notturne a causa della respirazione; nel giorno dove non l'abitazione non è stata arrieggiata al mattino, l'umidità ha superato il valore soglia imposto al 65% di Umidità Relativa.
La temperatura, grazie all'installazione di valvole termostatiche, è invece rimasta all'interno del range previsto (18°-22°). Tale analisi ha anche permesso di testare l'effettivo funzionamento delle valvole termostatiche impostate sui 19°C, valore rimasto pressochè costante per l'intero periodo di misurazione.

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A cosa serve la consulenza di Architetto  Consulente Energetico

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
  
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