IMPERMEABILIZZAZIONE DI UN MURO CONTROTERRA INTERVENENDO DALL'INTERNO
Spesso, in molti locali interrati si possono avere problemi dovuti all'umiditàche può dar vita alla comparsa di muffe e condense, e si necessita quindi di un intervento di impermeabilizzazione. L’origine del problema non è di facile individuazione, in alcuni casi è da attribuirsi al terreno che circonda lo spazio in questione e che, a contatto con la muratura, può rilasciare dell’acqua per spinta o per risalita. Questo è il caso di un edificio a Milano con muratura perimetrale controterra e con un pavimento realizzato mediante massetto di calcestruzzo direttamente sul terreno.
realizzazione: 2017
ubicazione: Milano
STATO DI FATTO E DIAGNOSI
Lungo tutto il perimetro vi sono evidenti fenomeni di umidità che hanno portato al parziale distacco di alcune porzioni d’intonaco e allo sfarinamento della tinteggiatura superficiale. Si tratta in minima parte di umidità di risalita e - per la maggior parte - di umidità di spinta proveniente dal terreno. In corrispondenza dell’angolo nord-est i distacchi sono particolarmente evidenti e risultano aggravati a causa di un parziale isolamento interno realizzato in pannelli di polistirolo, il quale ha causato dell’umidità interstiziale fra lo strato isolante e la parete. Con queste premesse è possibile applicare più strategie di risanamento; in questo caso la risoluzione del problema è rappresentata dalla posa di un prodotto osmotico impermeabilizzante a spinta attiva e passiva. Si tratta di un’apposita malta impermeabilizzante studiata per lavorare con una pressione dell’acqua dall’esterno verso l’interno (pressione a spinta). Questa soluzione ci permette di agire dall’ interno con una posa facile e veloce.
FASI DI POSA
Scrostatura intonaco malorato
1) In prima fase bisogna scrostare la muratura andando a rimuovere lo strato di intonaco malorato. 2) Essenziale è il successivo lavaggio in modo da eliminare i sali rimasti (lavaggio a rifiuto), questa operazione va effettuata almeno due volte senza dare modo alla muratura di asciugarsi. 3) Una volta lavati i muri va posato uno strato di intonaco cementizio di rinzaffo (betoncino) avente un elevata resistenza, necessario per una buona presa degli strati successivi. 4) E’ quindi possibile, procedere alla vera impermeabilizzazione con la stesura dell’impasto cementizio osmotico a pennello in due passate, la seconda quando la prima ha fatto presa. Particolare attenzione andrà posta nel risvolto del trattamento anche lungo le spallette, i davanzali delle finestre e alla chiusura di eventuali fori. 5) Successivamente andrà posato uno strato di termointonaco igroscopico, che ha la capacità di regolare l’umidità interna. 6) La tinteggiatura delle pareti dovrà essere eseguita con pitture altamente traspiranti per non pregiudicare la funzionalità del termointonaco sottostante.
Particolare attenzione andrà posta nella gestione dell’umidità relativa e della temperatura interna: per una gestione ottimale si consiglia una temperatura interna di 20°C con un tasso di umidità relativo inferiore al 60%.