HO CAMBIATO LE FINESTRE:ORA HO MUFFE E CONDENSE
Se avete recentemente sostituito porte e finestre della vostra casa o del vostro appartamento e sono comparsi segni di umidità o, ancor peggio, delle muffe: niente panico.
Innanzitutto avete fatto bene a migliorare le prestazioni energetiche dei vostri serramenti con dei nuovi modelli ad alta prestazione, per cui non pentitevi della scelta fatta: avete però modificato il "micro-clima" della vostra casa e questo richiede alcune attenzioni. All'interno delle nostre case vi è un'abbondante presenza di umidità che è generata da diversi fattori, a partire dalla semplice respirazione degli inquilini (persone e animali), passando per il vapore acqueo generato in cucina, all'uso della doccia, sino ad arrivare alla presenza di piante, acquari e chi più ne ha più ne metta. Una famiglia produce mediamente diversi litri d'acqua al giorno sottoforma di vapore acqueo: questa umidità va quindi smaltita per garantire la salubrità degli ambienti e scongiurare l'insorgere di muffe e condense. Probabilmente i vecchi infissi garantivano un adeguato ricambio dell'aria interna attraverso una miriade di spifferi per cui precedentemente il problema delle macchie di muffa non si è mai presentato. Il prezzo pagato era però piuttosto salato, sia in termini di consumi energetici sia attraverso un discomfort elevato con raffiche di aria fredda in prossimità delle finestre. I nuovi serramenti garantiscono un elevata tenuta all'aria, il chè è indubbiamente un bene poichè eliminando gli spifferi l'ambiente si scalda con un minor dispendio di calore riducendo le bollette e le emissioni di gas inquinanti nell'ambiente ed allo stesso tempo aumento il comfort indoor. Come provvedere allora allo smaltimento dell'umidità in eccesso? La cosa più semplice da farsi è arieggiare adeguatamente la casa aprendo le finestre! Può apparire un controsenso, ma non lo è, si può arieggiare casa evitanto sprechi di energia, basta seguire alcuni semplici consigli. L'ideale è cercare di mantenere nel periodo invernale una temperatura interna compresa tra i 18°C ed i 20°C e con un tasso di umidità relativa inferiore al 60%. Esistono in commercio diversi modelli economici di termoigrometri digitali che forniscono l'indicazione dell'umidità relativa: se questa supera la soglia del 60% è necessario arieggiare. In casi più gravi contattateci per un preventivo e per concordare un sopralluogo al seguito del quale potremmo valutare la strada da percorrere per la risoluzione del problema, ad esempio attraverso dei particolari isolamenti interni o dei sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore. POTREBBERO INTERESSARTI: Problemi di muffa: un video di un minuto con le "regole" per aprire le finestre! Contattaci per informazioni e preventivi architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima AHORA Architettura: progettiamo sostenibile perchè pensiamo sostenibile.
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