AHORA ARCHITETTURA
  • LO STUDIO
    • CHI SIAMO
    • IL NOSTRO STILE
    • FILOSOFIA
  • PROGETTI
    • progettazione architettonica
    • riqualificazioni energetiche
    • lavori pubblici
    • studio d'interni
    • concorsi - studi fattibilità
    • altri lavori
  • CASACLIMA
    • Che cos'è una CasaClima
    • Cantiere CasaClima
    • CasaClima R Bussoleno
    • Casaclima A - Bruino
    • CasaClima A - Almese
  • SERVIZI
    • Architettura di montagna
    • Risparmio energetico
    • Certificazione energetica
    • Diagnosi energetica
    • Muffa & condense
    • Detrazioni fiscali
    • Convegni e conferenze
  • Contatti
  • Blog

Muffa sui muri e negli angoli del soffitto del bagno: come si crea e come eliminarla.

21/8/2017

3 Comments

 
Muffa su muri e soffitti

Guida completa a come eliminare la muffa

In molti dei nostri bagni e delle nostre cucine appaiono dei punti neri negli angoli dei soffitti. Si tratta di piccole colonie di muffe: anche negli edifici sani e privi di altri problemi di umidità questi fenomeni possono verificarsi, purtroppo non si tratta solo di un problema estetico, ma bensì igienico. Le spore delle muffe sono infatti fra le cause di numerosi malesseri che interessano le vie respiratorie.

PERCHE' SI FORMANO LE MUFFE NEGLI ANGOLI? ​

L'aria presente nelle nostre case presenta al suo interno dell'umidità. Generalmente questa umidità è allo stato gassoso, ma, se questa è presente in grandi quantità, o se le temperature delle superfici sono particolarmente basse questa umidità condensa e si trasforma in acqua. L'esempio noto a tutti è la condensazione del vapore acqueo sulle vecchie finestre a vetro singolo nel periodo invernale. Il caso tipico si verificava nelle nostre cucine, dove l'acqua della pasta bollendo aumentava il contenuto di vapore nell'aria e questo condensava in prossimità di una superficie particolarmente fredda: il vetro.
La temperatura alla quale il vapore si tramuta in acqua e condensa è denominata temperatura di rugiada. In condizioni ottimale le nostre case dovrebbero avere una temperatura dell'aria di 20 °C è un'umidità relativa inferiore al 60%, in questi casi la temperatura di rugiada è di poco superiore ai 17°C. E' importante avere una temperatura dell'aria non troppo bassa poiché l'aria calda è in grado di contenere molta più umidità dell'aria fredda! 
Può però accadere che anche con queste condizioni, alcune parti dell'edificio scendano al di sotto della temperatura di rugiada nel periodo invernale. Ciò può essere causato da un cattivo isolamento o da un punto in cui la presenza dei materiali isolanti è disomogenea o interrotta, si tratta dei cosiddetti ponti termici.
È il caso degli angoli dei nostri bagni e delle nostre cucine. In corrispondenza degli spigoli sovente si ha la giunzione di pilastri e travi in cemento armato, che hanno un valore di conducibilità molto elevato e risultano quindi particolarmente disperdenti. Inoltre, per un'errata prassi costruttiva, sino agli anni '90 si tendeva a isolare i muri, ma non la struttura in cemento armato, creando per l'appunto numerosi ponti termici. Ad aggravare la situazione di bagni e cucina è inoltre l'elevata presenza di umidità dovuta al loro utilizzo.
Quando la polvere presente nelle nostre case, anche nella più pulita, trova una superficie umida riesce ad attecchire creando così il microclima idoneo allo sviluppo dei batteri e alla futura prolificazione delle colonie di muffe.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
1)  LE REGOLE BASE

Come abbiamo visto la muffa si forma una volta che all'interno del locale ci sono due condizioni sfavorevoli: temperature al di sotto del punto di rugiada ed elevati quantitativi di umidità.
E' quindi ovvio che le prime attenzioni da prendere sono le seguenti:
- mantenere la temperatura dell'aria del locale attorno ai 20°C, non scendere al di sotto dei 18°C
- mantenere un tasso di umidità relativa al di sotto del 65%
Se per la temperatura il nostro corpo è molto sensibile, lo è meno per l'umidità. E' quindi bene dotarsi di un termoigrometro con indicatore di temperatura ed umidità relativa; ne esistono di numerosi versioni, alcuni hanno anche una funzione di allarme che ci indica quando la soglia del 60% viene superata. Si tratta di strumenti a basso costo (15-25 €), che possiamo acquistare su internet.
E' bene collocare questi strumenti in una posizione che non sia troppo vicina alla doccia e a superfici fredde (muri esterni e finestre), in modo che ci fornisca un valore medio e non alterato.
Per casi più complessi il semplice termoigrometro non è sufficiente, è bene ususfruire di una consulenza esperta e di appositi datalogger.
Quando l'umidità è troppo elevata apriamo le finestre per ricambiare l'aria e il gioco è fatto, in breve tempo il tasso di umidità si abbasserà. Attenzione, esistono buone prassi anche per aprire le finestre! Consulta la nostra guida e guarda il video tutorial, scoprirai come aprire le finestre senza disperdere troppo calore!

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
2)  LE SOLUZIONI TEMPORANEE

Esistono diversi sistemi efficaci per rimuovere temporaneamente le muffe. Si va dai "rimedi della nonna", come l'ammoniaca, sino ai ben più efficienti prodotti specifici reperibili presso i colorifici.
- L'ammoniaca uccide le spore grazie al suo PH basico, ma una volta che la superficie è pulita, se le condizioni del locale non sono mutate si torneranno ad avere fenomeni di condensazione e presto riappariranno le spore, generalmente in inverno, poiché le temperature sul ponte termico del bagno precipitano e raggiungono il punto di rugiada.
- I prodotti antimuffa, oltre a eliminare la muffa ne prevengono la formazione. Attraverso specifici composti rendono l'area trattata inospitale alla prolificazioni delle spore. Si tratta anche in questo caso di rimedi temporanei che richiedono il ripetersi stagionale dei cicli di trattamento.
ATTENZIONE: quando si utilizzano questi prodotti è fondamentale attenersi alle istruzioni, rispettare i tempi di azione dei prodotti e lasciare aeare i locali prima di soggiornavi. 
Sia con l'ammoniaca che con i prodotti antimuffa, prima di rimuovere le spore a seguito del trattamento bisogna accertarsi che queste siano morte (lo si vede poichè cambiano di colore e divengono secche e grigie), se non si ha questa attenzione e le strofiniamo anzitempo sparpagliamo spore nell'ambiente. Le spore, come i semi, possono rimanere inerti per lunghi periodi, ma quando trovano una condizione climatica favorevole iniziano a propagarsi. Il risultato? Al prossimo inverno avremo un problema molto più ampio da affrontare poiché le spore potrebbero aver colonizzato altri locali e/ altre pareti.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
3)  LE SOLUZIONI DEFINITIVE

Le soluzioni definitive sono di due tipologie: attive e passive.
- le soluzioni attive prevedono un controllo della qualità dell'aria e della sua umidità attraverso un miglioramento della ventilazione. Si tratta di sistemi attivi poiché hanno un costo di gestione dovuto ai loro consumi elettrici. I vecchi sistemi di ventilazione forzata sono oramai obsoleti, portavano infatti a grandi dispersioni termiche dell'edificio. Oggi la prassi è quella di adottare sistemi con un recupero del calore dell'aria estratta attraverso uno scambiatore che cede il calore all'aria in ingresso, si tratta dei sistemi di Ventilazione Meccanica Centralizzata (VMC). Questi sistemi possono essere puntuali o centralizzati. Se il loro utilizzo è estremamente semplice, lo è meno il loro dimensionamento e la scelta della loro collocazione, per questo è bene rivolgersi al nostro esperto per richiedere informazioni.  
- le soluzioni passive sono le più interranti. Attraverso l'utilizzo di appositi materiali ad alta igroscopia si mantengono le superfici interne asciutte e si evita la formazione delle muffe all'origine. I materiali igroscopici funzionano come delle spugne in grado di assorbire l'umidità dell'aria e di restituirla quando l'ambiente diviene secco. Il loro ciclo di assorbimento può essere plasmato su un intero arco stagionale, rendendoli estremamente versatili ed efficienti. La loro posa può riguardare un intera parete (cappotto interno), oppure la sola area dove si verifica il problema.

La risoluzione dei fenomeni di condensa e muffa non è però una questione semplice,richiedete una consulenza esperta per risolvere il problema.
Lo studio Ahora Architettura , specializzato in efficienza energetica, offre servizi di consulenza in grado di farmi risparmiare tempo e denaro, evitando improvvisazioni ed errori.

Contattati per richiedere un preventivo, Ti verranno fornite indicazioni professionali, mai generiche, ma mirate al tuo specifico problema.

architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima
AHORA Architettura: progettiamo sostenibile perchè pensiamo sostenibile.
3 Comments
renato
10/12/2019 12:26:59

sono possessore di un appartamento ,in condominio. ultimo piano a PINEROLO (to) . dato in locazione a nuovi inquilini , questi si lamentano x presenza di muffa , in effetti ,il bagno e altri punti termici ne sono invasi . ( soffitto angoli ecc.. )trattamenti sbagliati( pulizia con candeggina e ripittura da loro eseguiti . Hanno sparso spore in giro !) premetto che sono stati cambiati i serramenti .5 anni fa , con alluminio barriera termica guarniz.. ecc .
gli inquilini precedenti 4,5 anni circa non hanno mai evidenziato il problema .
quindi mi chiedo ,è compito del locatore intervenire a sue spese? ,
Oppure l'inquilino, avendo provocato lui il danno, poca areazione e temperatura bassa , né risponde e deve porvi rimedio ?
PS ,x sapere chi deve chiedere l'intervento

Reply
renato
20/12/2019 11:34:18


sono possessore di un appartamento ,in condominio. ultimo piano a PINEROLO (to) . dato in locazione a nuovi inquilini , questi si lamentano x presenza di muffa , in effetti ,il bagno e altri punti termici ne sono invasi . ( soffitto angoli ecc.. ) trattamenti sbagliati ( pulizia con candeggina e ripittura da loro eseguiti . Hanno sparso spore in giro?) premetto che sono stati cambiati i serramenti .5 anni fa , con alluminio barriera termica guarniz.. ecc .
gli inquilini precedenti 4,5 anni circa non hanno mai evidenziato il problema .
quindi mi chiedo ,è compito del locatore intervenire a sue spese? ,
Oppure l'inquilino, avendo provocato lui il danno, poca areazione e temperatura bassa , né risponde e deve porvi rimedio ?
PS ,x sapere chi deve chiedere l'intervento

Reply
Ahora Architettura
23/12/2019 17:15:03

Buongiorno Renato e grazie per averci contattato,
la questione da lei posta è piuttosto complessa. La causa scatenante è probabilmente legata al cambio degli infissi, che, essendo maggiormente performanti eliminano gli spifferi e rendono quindi necessaria una maggiore areazione dei locali (responsabilità dell'inquilino). Bisogna però comprendere anche come è stato costruito ed in quali anni il fabbricato, per vedere se ci sono dei difetti di fabbricazione che peggiorano la situazione: assenza di isolamento, ponti termici non risolti... (responsabilità della proprietà). Le consiglierei di procedere con un monitoraggio strumentale per evidenziare meglio quali sono le cause del problema. Generalmente sono presenti entrambi i problemi (cattiva areazione + cattivo isolamento) e quindi, la cosa più logica potrebbe essere una suddivisione delle spese necessarie per sanare la situazione.. Se la causa predominante è l'assenza di areazione (responsabilità dell'inquilino), eviterei comunque le vie legali: per esperienza sono un bagno di sangue dall'esito incertissimo, a prescindere dall'evidenza del problema. Conviene risolverlo, costa meno.
Le consiglio questo nostro post:https://www.ahoraarchitettura.it/blog/muffe-colpa-dell-imprea-o-del-condomino
Se avesse bisogno per un sopralluogo, una diagnosi, e un consiglio su come intervenire siamo a sua disposizione. Ci contatti via mail o per telefono.
Grazie e buona giornata.

Reply



Leave a Reply.

    Autori

    arch. Stefano BRUNO

    Categorie

    All
    Antisismica
    Architettura Sostenibile
    Arredo
    Blower Door Test
    Cappotto
    Casaclima
    Casa Passiva
    Certificato Energetico
    Consulenze
    Conto Termico
    Detrazioni Fiscali
    Diagnosi Energetica
    Infissi
    Insufflaggio
    Isolamento Cassonetti
    Isolamento Fondazioni
    Isolamento Interno
    Isolamento Sottotetti
    Isolamento Tetto
    Muffa
    Pensieri
    Ponti Termici
    Qualità Dell'aria
    Riqualificazione Energetica
    Ristrutturazioni
    Surriscaldamento Estivo
    Tetto Verdo
    Umidità

    RSS Feed

Ahora Architettura - arch. Stefano BRUNO

Piazza Martiri della Libertà 1
Almese TO - 10040 - Italia
09876110017 - BRNSFN78H29A518X
Iscrizione ordine architetti di Torino 7842
Tel : 3343632379
Email : info@ahoraarchitettura.it
Policy Privacy - Policy cookie - Note legali - Contatti
Logo Ahora Architettura
  • LO STUDIO
    • CHI SIAMO
    • IL NOSTRO STILE
    • FILOSOFIA
  • PROGETTI
    • progettazione architettonica
    • riqualificazioni energetiche
    • lavori pubblici
    • studio d'interni
    • concorsi - studi fattibilità
    • altri lavori
  • CASACLIMA
    • Che cos'è una CasaClima
    • Cantiere CasaClima
    • CasaClima R Bussoleno
    • Casaclima A - Bruino
    • CasaClima A - Almese
  • SERVIZI
    • Architettura di montagna
    • Risparmio energetico
    • Certificazione energetica
    • Diagnosi energetica
    • Muffa & condense
    • Detrazioni fiscali
    • Convegni e conferenze
  • Contatti
  • Blog