Numerosi edifici esistenti, realizzati tra gli anni ’50 e i nostri giorni, presentano una comune tipologia costruttiva, caratterizzata da murature perimetrali realizzate con una doppia fila di mattoni separati da un’intercapedine d’aria. Sovente tale intercapedine è priva di isolamento o risulta debolmente isolata, con pannelli in fibra di vetro o, nel caso di costruzioni più recenti, con pannelli in polistirene. Insufflaggio Fra gli interventi di miglioramento energetico, da qualche tempo si è diffuso l’insufflaggio, ovvero l’isolamento delle intercapedini perimetrali con l’iniezione di materiali isolanti sfusi al loro interno. L’intervento prevede, nella sua fase preliminare, la sigillatura di eventuali fori (fra i cassonetti ospitanti le avvolgibili e l’intercapedine stessa) e successivamente l’insufflaggio del materiale isolante attraverso fori praticati nel muro, a una distanza di circa un metro l’uno dall'altro e a circa 30-40 cm dal solaio superiore. L’intervento può essere eseguito operando sia internamente che esternamente: il risultato è tecnicamente analogo, ma ognuna delle due prassi presenta pregi e difetti; ad esempio il lavorare dall’interno evita l’uso di ponteggi e salvaguarda le facciate dai fori (si pensi alle murature in paramano o con intonaci difficilmente riproducibili); d’altro canto si dà vita a un cantiere piuttosto invasivo poiché interesserà tutti i locali! Da un punto di vista energetico l’ insufflaggio può comportare anche considerevoli risparmi economici, soprattutto se abbinato ad altri interventi, quali l’isolamento del sottotetto o la sostituzione di vecchi infissi. Non è però possibile quantificare il tempo di ritorno dell’investimento e il risparmio annuale, se non attraverso una diagnosi energetica eseguita preventivamente sul fabbricato in esame. Detrazioni fiscali L’intervento può rientrare fra quelli soggetti alla detrazione fiscale del 65%, a patto che si raggiungano valori di isolamento tali da soddisfare i requisiti minimi richiesti: a tal proposito vengono in aiuto le intercapedini aventi maggiore spessore, che possono ospitare quindi maggiori quantità di isolante, oppure la scelta di materiali particolarmente prestanti dal punto di vista dell’isolamento. E’ bene perciò richiedere preventivamente ad un tecnico una valutazione dell’intervento; si tratta di analisi semplici e che richiedono brevi tempi di svolgimento. Materiali Possono essere insufflati diversi tipi di isolanti sfusi: i più noti sono la cellulosa, ricavata dalla carta di giornale e l’ EPS bianco in granuli (polisiterne), ma si possono anche insufflare materiali isolanti di origine minerale, come la perlite, l’argilla espansa, la fibra di vetro in noduli. Ognuno di questi materiali ha pregi e difetti: variano le capacità isolanti, i costi, la stabilità nel tempo e l’ impatto sull’ ambiente, a seconda della materia prima e dei processi produttivi richiesti. Lasciamo l’analisi dei materiali isolanti a successive trattazioni. No alle improvvisazioni
Il grande vantaggio dell’insufflaggio è indubbiamente rappresentato dal costo contenuto rispetto ad un isolamento esterno (cappotto), ma porta con sè alcune problematiche di non poco conto. A differenza dell’isolamento esterno, l’isolamento in intercapedine può accentuare o addirittura creare dei ponti termici che prima non erano presenti nella costruzione. Isolando nelle intercapedini, creiamo di fatto una discontinuità all’ interno della parete, dove avremo parti fortemente isolate affiancate a porzioni di muratura per nulla o debolmente protette: tali punti (pilastri perimetrali, sottofinestre, cassonetti, solette intermedie) divengono dei ponti termici, ovvero delle aree dove il calore e l’umidità interna si “concentrano” per uscire verso l’esterno. Il problema dei ponti termici è che, purtroppo, da molti vengono visti in termini di superficie: “è solo un pilastro sull’intero muro, cosa sarà mai?!” In realtà il comportamento è analogo a quello dell’acqua in un secchio che presenta un foro: il secchio perde proprio di lì e più piccolo è il foro, maggiore è la pressione dell’acqua che esce! Inoltre, come si vede dalla figura 1, se alla superficie del muro sottraiamo tutte le superfici non tecnicamente isolabili, l’area isolata viene pesantemente ridotta; ciò non rende vano l’intervento, ma ne riduce i risultati. I ponti termici non significano solo dispersioni, ma anche superfici fredde all’interno dell’edificio: lì l' umidità presente nella stanza può condensare (così come avveniva con i vetri singoli degli infissi); pur non verificandosi evidenti fenomeni di condensa, si possono generare fenomeni di muffa; come accade nei bagni di molte case, anche se poco isolate. Tali fenomeni possono comparire più spesso a seguito degli insufflaggi: sulle superfici dei pilastri, nelle sottofinestre o sulle spalline delle finestre. Trattandosi però di situazioni prevedibili e calcolabili prima dell’intervento attraverso semplici simulazioni, normalmente si evita la formazione di muffe raggiungendo temperature superficiali – in presenza dei ponti termici - superiori ai 17°C. (figura 2). Per ovviare a queste spiacevoli situazioni, è bene arieggiare maggiormente l’edificio isolato ed evitare eccessivi carichi di umidità interna (es. asciugatura dei panni). Qualora l’areazione manuale sia di difficile gestione, si può ricorrere alla ventilazione meccanica controllata, che però comporta costi aggiuntivi. Un’ultima attenzione deve essere posta in fase di sopralluogo: molte intercapedini sono “intasate” dal materiale isolante - posato ai tempi della costruzione- che si è mosso oppure, caso peggiore, da materiale di cantiere che negli anni passati si aveva l’abitudine di gettare in intercapedine. Non escludiamo, specie per interventi di una certa entità, un’analisi dell’intercapedine attraverso una micro-camera o con una meno invasiva termografia. In presenza di questi ostacoli, è fondamentale ricorrere a materiali isolanti molto scorrevoli che possono introdursi in modo omogeneo senza creare dei “tappi” nella struttura. Conclusioni Questa tecnica di isolamento ha un buon rapporto costi/benefici; non è risolutiva quanto l’isolamento esterno (cappotto) sia in termini di risparmio energetico, sia in termini di comfort (si avranno infatti superfici con diverse temperature, fattore avvertibile con disagio da chi vi abita); necessità di attenzioni semplici, ma fondamentali durante l’intervento e ad opera eseguita. Come operare
- considerare la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 65% - scegliere il materiale isolante idoneo.
AHORA Architettura: progettiamo sostenibile perchè pensiamo sostenibile.
100 Comments
MARCELLO LASTILLA
5/8/2017 04:33:55
grazie per le delucidazioni circa l'isolamento di una parete esterna esposta a nord, ma vorrei anche sapere come sia possibile isolare un sottotetto inaccessibile dall'esterno e quindi chiuso a qualsiasi accesso, se non attraverso fori distribuiti lungo il suo perimetro. Grazie per la risposta
Reply
16/8/2017 15:43:52
In tetti accessibili solo dall'esterno (formato da cunicoli a volte non accessibili e in alcuni punti talmente bassi da non essere percorribili, come ad esempio nel caso di un tetto a murici e tavelloni), si può intervenire con un foro dal tetto oppure entrando dall'alto se l'altezza lo permette stendendo un tappeto dello spessore desiderato (consigliato 25-30cm per ottimizzare la prestazione/risparmio). Ecco un depliant esplicativo che ho trovato utile a proposito. http://it.climacell.com/images/downloads/Download_italia/depliant_sottotetto.pdf
Reply
16/8/2017 15:48:09
Buongiorno, per rispondere in modo approfondito alla sua domanda la invitiamo a fornirci maggiori informazioni in merito all'edificio. Ci inoltri una mail a [email protected] allegando alcune foto dello stabile.
Reply
17/2/2018 12:58:19
Buongiorno chiedo un vostro consiglio il mio appartamento anno di costruzione 2008 esposto a nord presenta su tutta la facciata umidità e L 8% di acqua nei muri interni con il mio ingegnere abbiamo analizzato le facciata dove non vi era nessuna coibentazione interna dopo due anni di trattativa avvocato ditta costruttrice siamo riusciti ad avere il tipristino dei ponti termici pilastri e travi con pannelli di polistirolo anche se io optavo per il suffragio delle pareti . Secondo voi riusciremo a risolvere il problema ?
angelo zanfardino
26/9/2017 09:13:11
salve , mi hanno consigliato d effettuare un insufflaggio di resina ureica espansa x un intervento su una muratura da realizzare.
Reply
26/9/2017 13:51:12
Buongiorno,
Reply
Giorgio
10/10/2017 06:30:44
Salve, Cosa consiglierebbe tra l'insufflaggio di cellulosa e quello di poliuretano espanso?
Reply
Toni
12/10/2017 10:30:16
Buongiorno,
Reply
12/10/2017 10:46:13
Buongiorno,
Reply
Maria Rosa
21/10/2017 19:43:15
Buon giorno
Reply
23/10/2017 08:38:07
Buongiorno Maria Rosa, per una prima analisi può fare riferimento alla mia risposta precedente. Per avere maggiori informazioni la prego di contattarmi tramite mail. Conoscendo le caratteristiche della muratura ed approfondendo il problema (indicazioni geografiche, orientamento...) è possibile fornire una risposta calata sulle sue esigenze in modo preciso. Grazie molte per il suo interessamento
Reply
23/10/2017 22:09:09
Ridurre le dispersioni termiche è fondamentale, ottimi consigli. Altrettanto fondamentale è stipulare una buona polizza assicurativa.
Reply
ahoraarchitettura
23/10/2017 23:28:37
Ciao Assicurare casa, il tuo è certamente un buon consiglio...ma poco attinente con questo post! La prossima volta ricordati che i lettori non hanno piacere di incontrare messaggi inappropriati.
Reply
Enzo
3/11/2017 14:21:37
In fase di completa ristrutturazione (abitazione priva di arredi) i ponti termici che si creano sulle strutture di c.a. con l'insufflaggio nell'intercapedine perimetrale, l'inconveniente si può eliminare rivestendo tali strutture (nella parti raggiungibili) con adeguato isolante?
Reply
4/11/2017 12:38:48
Buongiorno, l'attenuazioni dei ponti termici creati dall'insufflaggio in corrispondenza di travi e pilastri è una buona idea. Per farlo occorre generalmente collocare un materiale isolante internamente. Non occorrono grandi spessori e si possono anche localizzare gli interventi anche in corrispondenza di pilastri e travi e non sulla totalità del muro. Una buona idea è la posa di strisce di aerogel lungo i ponti termici, attenzione però: il flusso termico del calore in uscita va prolungato, in modo da attenuarlo. Questo significa che le strisce dovranno coprire una superficie superiore a quella del pilastro. Come studio analizziamo queste situazioni in modo analitico attraverso simulazioni che ci permettono di ricostruire le isoterme ed i flussi di calore. In questo modo forniamo spessori e larghezze, oltre alle indicazioni sui materiali da utilizzare e sui sistemi di posa. Per maggiori informazioni non esiti a contattarci: [email protected] oppure 3343632379
Reply
Enrico
23/11/2017 15:59:35
Vorrei coibentare le intercapedini di un appartamento di circa 100m2 che hanno una spessore di 27 cm. La casa si trova all'ultimo piano di un edificio costruito nella meta' degli anni 70'. E' altresi' situato in una zona di mare e le facciate sono esposte una a Ovest e l'altra a Est. Quale tipo isolamento puo' essere il piu' adatto? Grazie.
Reply
riccardo
21/12/2017 10:43:54
Buongiorno architetto,
Reply
21/12/2017 18:45:14
Buongiorno sig. Riccardo,
Reply
Giulia
9/1/2018 16:57:34
Grazie per le chiarissime spiegazioni!
Reply
10/1/2018 15:27:10
Buongiorno Giulia e grazie per la sua mail.
Reply
Davide
24/1/2018 09:19:12
Salve io sto ristrutturando casa con un vecchio isolamento in lana d vetro tra l'intercapedine. Il mio architetto per isolare correttamente ha consigliato sia un'insufflaggio dell'intercapedine e sia un cappotto interno in pannelli di calce in quanto impossibile ad effettuare cappotto esterno. È corretta questa cosa o sarebbe meglio scegliere una delle due?
Reply
24/1/2018 11:05:57
Buongiorno Davide,
Reply
Antonello
17/3/2018 18:42:59
Buonasera .io abito in un alloggio al 2 piano un camera e tinello più ingresso piccolo.da un lato (sud) non ci sono altri alloggi quindi tutto il mio locale e esposto a pioggia intemperie insomma e libero.Da quel lato c è un intercapedine su tutto il muro e spesso vi si forma la muffa tanto da non poter più mettere mobili da quel lato .volevo chiedere quanto costa insufflare al metro quadro tale intercapedine usando un materiale a spruzzo dall' interno del mio locale grazie
Reply
Ahora architettura
2/12/2018 22:43:15
Buongiorno Antonello, il costo a metro quadro per l'insufflaggio è un parametro poco indicativo, soprattutto nell'ambito residenziale, dove le metrature sono ridotte. In questo caso incido infatti in modo significativo i costi "fissi" dell'impresa che sovente superano il valore del materiale utilizzato. La inviterei quindi a contattare direttamente un'impresa esecutrice e richiedere loro un preventivo a seguito di un sopralluogo!
Reply
Antonio
15/7/2018 10:37:45
Credo di effettuare isolamento intercapedine nelle pareti ovviamente ho Delle travi portanti in cemento .leggendo non ho capito se consigliate o sconsigliate ol suffragio in quanto si concentrerà la tutta l'umidità. Che faccio?
Reply
Il trave rappresenta un fattore di rischio, non e' automatico che si formi della condensa. Consiglierei una analisi della struttura: il trave e' passante o rimane all'interno della struttura in mattoni? E' molto largo?
Reply
2/12/2018 22:38:11
Ciao Gian e grazie per il tuo contributo!
Salvatore Maurizio Russo
26/12/2018 21:33:01
Vorrei notizie per l'isolamento termico e acustico
Reply
27/12/2018 05:41:35
Buongiorno Salvatore e grazie per averci scritto,
Reply
Giovanni
2/1/2019 16:07:19
Buongiorno.
Reply
3/1/2019 09:34:15
Buongiorno e grazie per averci contattato,
Reply
Marco
2/1/2019 18:27:20
Ciao Stefano,
Reply
3/1/2019 09:40:52
Buongiorno Marco,
Reply
Marco
3/1/2019 13:05:45
Ciao Stefano,
Diego Campagnolo
22/1/2019 07:21:28
Buongiorno, mi trovo a dover scegliere tra un isolamento con insufflaggio di perlite e un isolamento con insufflaggio di poliestere. Mi sa dare indicazioni in merito a vantaggi e svantaggi delle due soluzioni ed in particolare se ci sono differenze in merito alla durata / efficacia nel tempo delle due soluzioni? Grazie
Reply
22/1/2019 18:27:38
Buongiorno Diego e grazie per averci contattato.
Reply
Francesca Pavi
22/2/2019 12:20:35
Buongiorno, farò la coibentazione del tetto di un appartamento anni 80 a nido d'ape con 30 cm di fibra di cellulosa. Mi è stato proposto di farlo anche sulle pareti (con intercapedine di 5 cm).
Reply
ahoraarchitettura
27/5/2019 09:47:06
Buongiorno sig.ra Francesca. Con un intercapedine di 5 cm. le sconsiglio di procedere con un insufflaggio. E' troppo sottile.
Reply
Patrizio
20/5/2019 19:10:46
Buonasera, anche io vorrei effettuare l'insufflaggio di materiale coibente in un piccolo appartamento costruito anni 90, in Sardegna, esposto a nord, con intercapedine credo sui 10/12 cm, premetto che ho già fatto intervento di cappotto esterno con eps 8 cm con grafite , che però non mi soddisfa appieno anche se migliorato molto, in quanto la temperatura interna non supera mai i 17/18 °C inverno con riscaldamento autonomo acceso (termosifoni in tutte le stanze) anche per diverse ore al giorno e ho anche zone di muffa su angoli parete e sotto le finestre anche se quantità irrisorie però fastidiose e Solo pareti zona nord più fredda ) ..Vorrei un consiglio ...mi conviene farlo ? E che materiale usare ?? Ho cambiato anche infissi a taglio termico ..
Reply
Ahoraarchitettura
27/5/2019 09:45:07
Buongiorno, se ha già realizzato un cappotto esterno sulla parete nord da 8 cm è molto probabile che la ragione della presenza delle muffe non sia da ricercare nella mancanza di isolamento dei muri, ma nelle condizioni interne. Dovrebbe monitorare l'umidità interna e la temperatura interna dell'ambiente. Una buona regola è quella di avere 20° interni con attenuazione notturna di 18°C e un umidità relativa dell'aria sempre inferiore l 60%. Certamente sarebbe opportuno conoscere meglio la situazione complessiva dell'edificio (isolamento delle altre pareti, tipologia di infissi, numero di occupanti...). Se volesse approfondire l'analisi la invito a contattarci all'indirizzo: [email protected]
Reply
cappa alberto
6/8/2019 12:02:23
buongiorno, avrei deciso di isolare le pareti del mio alloggio, inserendo materiale nelle intercapedini (circa 12 cm.). Tralasciando tutte le problematiche dei ponti termici, che attenuerei con VMC, volevo sapere per il materiale da impiegare, quale è il più performante tra: Fibra di cellulosa, fiocchi di lana di vetro e espanso di resina ureica? grazie
Reply
8/8/2019 17:50:23
Buongiorno Alberto,
Reply
Maurizio
9/8/2019 11:37:40
Buongiorno
Reply
Ilya
6/9/2019 11:15:49
Rilancio la domanda di Maurizio riguardo alla schiuma ISOFOR. Sulla carta sembra molto promettente. L'unica preoccupazione è la formaldeide che dalla certificazione risulta CLASSE ES 1, <1 mg/m²*h. L'unico problema è che non saprei interpretare questo valore, è trascurabile o significativo? certo, 0 sarebbe meglio. Apprezzerei la vostra competente opinione in merito.
Reply
Ahora Architettura
6/9/2019 15:30:32
Buongiorno Ilya,
Reply
6/9/2019 15:08:14
Mi e' capitato di recente di rilevare come schiume utilizzate per insufflaggio tendano nel tempo a perdere coesione e in alcuni punti l'intercapedine risulta vuota. Muovendo le guaine elettriche sfarina e diventa polvere. Ho qualche dubbio sulla durabilità di questo materiale
Reply
Ahora Architettura
6/9/2019 15:22:15
Dipende dalla composizione chimica della schiuma, ma sovente accade.
Reply
Maurizio
10/9/2019 14:29:07
Buongiorno
Reply
Ahora Architettura
10/9/2019 15:16:44
Buongiorno sig. Maurizio e grazie per averci contattato,
Reply
Giancarlo
18/9/2019 12:28:52
Buongiorno ,desideri coibentare le pareti esterne del mio appartamento con insufflaggio ma il problema che non tutte le pareti hanno intercapedine. Posso pensare di fare un cappotto all'interno con lastre in poliuretano spess. 10 cm. Può dare dei buoni risultati,oppure ci sono altre soluzioni? Grazie
Reply
Ahora Architettura
18/9/2019 16:57:19
L'isolamento interno è una valida alternativa ma, come l'insufflaggio, presenta numerose insidie. Per una buona progettazione è bene valutare l'assenza di condense interstiziali e superficiali e dimensionare in modo corretto lo spessore del materiale (anche alla luce delle possibili detrazioni fiscali). Personalmente prediligo l'utilizzo di materiali igroscopici ed altamente traspiranti, in modo da gestire nel modo corretto l'umidità interna. Si tratta di un intervento che necessita di un accurata progettazione per non avere brutte sorprese nel futuro, pertanto la invito a contattarci via mail o via telefono per avere maggiori informazioni.
Reply
Emanuela
7/11/2019 14:02:32
Buongiorno
Reply
7/11/2019 14:33:04
Buongiorno Emanuela,
Reply
Mario
30/7/2020 20:07:43
Buonasera, avevo intenzione di isolare le intercapedini con la resina eureica espansa, voleva sapere se questo materiale, col tempo, può essere dannoso per la salute perchè, ho sentito dire, che ha componenti cancerogeni, in questo caso sarebbe più opportuno utilizzare materiali come la lana di vetro? Gentile architetto, il palazzo in cui abito è stato costruito intorno al2002. È antisismico, è i rumori arrivano anche dal palazzo due piani sotto o accanto. Anche il caldo in estate entra nonostante tenga tutto chiuso di giorno. Vorrei fare l'insufflaggio per risolvere questi problemi ma non ho la certezza che le intercapedini per poterlo realizzare ci siano. Come posso sapere se è possibile farlo? Opera anche nella provincia di Firenze? Mille grazie
Reply
Ahora Architettura
10/12/2019 10:34:57
Buongiorno sig. Leone,
Reply
Luca
10/12/2019 07:49:17
Buongiorno,
Reply
Ahora Architettura
10/12/2019 10:38:32
Buongiorno sig. Luca,
Reply
Roberto
10/12/2019 21:00:40
Buongiorno
Reply
Ahora Architettura
11/12/2019 10:57:36
Buongiorno Roberto, credo che nel suo caso l'intervento si isolamento con un cappotto esterno sia la soluzione ideale. Potrebbe in alternativa procedere dall'interno, ma i costi aumenterebbero di molto, lo spessore isolante sarebbe inferiore, le altezze interne dovrebbero essere verificate e non risolverebbe i ponti termici in corrispondenza dei tramezzi...insomma sconsigliato!
Reply
roberto
21/5/2020 18:25:06
Buongiorno
Gianpaolo
20/1/2020 09:23:09
Buongiorno, volevo richiedere delle delucidazioni sulle detrazioni fiscali del 65% per opere di insuflaggio. Sono un termotecnico. Siamo nel caso della figura 1 (struttura con pilastri e cassonetti). L'insuflaggio può avvenire per circa il 55% della superficie. I limniti di trasmittanza per raggiungere il 65% si riescono a raggiungere dove si riuscirà a insufflare, ma non in corrispondenza sotto-finestra, pilastri, cassonetti, ecc.
Reply
Ahoraarchitettura
20/1/2020 11:37:52
Buongiorno Gianpaolo,
Reply
Rosa
27/1/2020 11:16:04
Buongiorno, vivo in un condominio anni 60 in un appartamento "finale" esposto a nord-est, in un punto esposto alle correnti d'aria di tutta la vallata nella parete nord, che corrisponde alla cucinetta-sala da pranzo e ad una delle camere da letto. Il condominio non è coibentato e nessuno dei vicini vuole eseguire lavori di isolamento termico all'esterno. La conseguenza è la presenza di muffa negli angoli e dietro i mobili alti (che abbiamo dovuto buttare via e sostituire con mobili bassi e staccati dal muro), condensa sulle finestre (abbiamo installato nuovi infissi in pvc con doppi vetri) e piccole pozze di acqua sotto i mobili della cucina, che dobbiamo asciugare mattina e sera nel periodo invernale. Abbiamo risolto temporaneamente la situzione in camera e in sala da pranzo installando una controparete interna in cartongesso (sperando di convincere i condomini a fare i lavori all'esterno) e acquistando un buon deumidificatore per la cucina. Apriamo spesso le finestre, soprattutto quando cuciniamo, ma la cucina è comunque sotto l'attacco di muffe nere agli angoli, sopra l'avvolgibile della tapparella e sui bordi della finestra e c'è sempre un po' di acqua per terra al mattino; l'umidità quando non cuciniamo è sempre intorno al 60-65% e fa freddo. Ci hanno consigliato di creare una doppia parete con mattoni, dato che in quel punto della casa sono molto sottili, ma il mio dubbio è che non basti. Si può nel nostro caso procedere all'insufflaggio? Ci hanno parlato di un prodotto espandibile chiamato Isofor... potrebbe essere utile? Si può applicare anche nell'intercapedine creata tra il cartongesso e il muro originale o dobbiamo sostituire anche quelle? Grazie
Reply
Ahoraarchitettura
28/1/2020 12:18:12
Buongiorno signora Rosa e grazie per averci contattato,
Reply
Stefano
18/2/2020 22:19:43
Salve
Reply
Ahoraarchitettura
28/3/2020 10:26:21
Buongiorno Stefano,
Reply
Monica
27/3/2020 18:52:29
Buonasera,
Reply
Ahora architettura
28/3/2020 10:16:37
Buongiorno Monica,
Reply
Enrico
3/9/2020 17:57:50
Salve, avrei bisogno di un consiglio per problemi di muffa nelle 3 pareti esterne delle camere esposte a nord di un appartamento all'ultimo piano di un condominio costruito nel 2005.
Reply
15/6/2021 12:01:19
Buongiorno,
Reply
Nicola
16/12/2021 18:55:50
Per un preventivo
Reply
Mario Geroldi
24/2/2021 12:34:10
Buongiorno , ho letto quasi tutte le precedenti e le faccio i complimenti per la chiarezza e competenza. Possiedo una casa indipendente vicino a Grosseto della quale ho seguito personalmente la costruzione nel 2006. Le pareti perimetrali sono formate da blocchi in Poroton sp. 25 cm , intercapedine di soli 5 cm.e foratino da cm. 10.. Non sono presenti pilastri portanti ne cassonetti. Vorrei insufflare l'intercapedine e anche il sottotetto . Ho letto che sostiene che 5 cm . siano pochi ma un cappotto risulterebbe troppo impegnativo . Vorrei migliorare soprattutto la situazione estiva . So che consiglia la cellulosa . Crede ne valga la pena o meglio rinunciare ? Grazie , cordiali saluti.
Reply
15/6/2021 12:03:40
Buongiorno Mario,
Reply
Diego
29/5/2021 08:07:48
Salve, e grazie per il sito molto informativo.
Reply
15/6/2021 12:06:30
Buongiorno Diego,
Reply
Mattia
2/7/2021 08:23:21
Buongiorno,
Reply
2/7/2021 09:28:18
Buongiorno Mattia,
Reply
Buonasera,
Reply
17/12/2021 13:49:07
Buongiorno,
Reply
Maria
25/10/2021 23:42:03
Buonasera, grazie per l’interessante articolo! Vorrei sottoporre un caso diverso da quelli trattati finora, ovvero un edificio di nuova realizzazione in zona climatica E, per il quale è richiesta la finitura faccia-vista in mattoni (facciata non ventilata). Sto valutando la seguente stratigrafia: intonaco interno (1,5 cm), blocchi in laterizio porizzato (25 cm), intercapedine con isolamento e mattoni faccia-vista. Volevo chiedere :
Reply
17/12/2021 13:54:55
Buongiorno,
Reply
Nicola
15/11/2021 22:27:59
Salve e grazie per le varie risposte ai commenti che ho letto. Ho una villetta a schiera con tetto ventilato in legno e travi a vista. Purtroppo il rumore aereo dall’ esterno è consistente e anche in estate le camere sono molto calde. Fare un insufflaggio sotto le tegole con fibra di cellulosa aiuterebbe in termini acustici e di isolamento dal calore o no? Eventualmente fare la stessa cosa nell’intercapedine nei muri aiuterebbe maggiormente? Grazie
Reply
17/12/2021 13:59:05
Buongiorno,
Reply
Azadeh
22/11/2022 20:17:10
Buonasera, sto cercando soluzioni per isolare il mio sottotetto causa enorme dispersione termica, mi è stato proposto Thermoflos senza sali di borio o classica cellulosa, quest’ultima è davvero pericolosa per la salute rispetto alla prima opzione? Quale soluzione preferire? E quali vantaggi rispetto a lana di roccia o sughero o isolamento con poliuretano espanso?
Reply
9/1/2023 12:04:47
Buongiorno,
Reply
Daniele
7/1/2023 11:20:27
Salve,
Reply
9/1/2023 12:07:11
Buongiorno,
Reply
Daniele
9/1/2023 14:50:14
Grazie della celere risposta. Capisco, è l'idea che mi ero fatto infatti. Come potrei però risolvere il problema dell'insediamento periodico dei parassiti a monte se non avrò più accesso alle travi?
Roberta
18/3/2023 21:35:53
Buongiorno ho un problema con la mia casa di nuova costruzione. In tutto il perimetro della casa ho un ponte termico rilevato anche da una perizia termografica. Mi hanno prospettato come soluzione quella di "grattare" internamente in tutto il perimetro dove si è formata la muffa e inserirvi un materiale coibentante e poi coprirlo con una cornice. Premetto che all'esterno ho un cappotto di 6 cm. Secondo voi quale altra soluzione ci potrebbe essere senza dover intervenire dall'interno? Magari mettendo un altro cappotto? Oppure con la tecnica dellinsufflaggio? Grazie. Cordiali saluti
Reply
Christian
14/4/2023 12:45:26
Buongiorno,
Reply
Ahora Architettura
4/12/2023 20:55:27
Buongiorno sig. Antonio,
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Franco
26/3/2024 17:34:16
Buongiorno Ingegnere,
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Ahoraarchitettura
29/3/2024 14:30:25
Buongiorno, in un caso come il suo più che una termografia sarebbe opportuno effettuare dei sondaggi con alcuni fori per verificare la presenza dell'intercapedine e comprenderne la profondità. Edifici antecedenti il 1950 difficilmente avevano questa soluzione costruttiva. Inserire inserti di cappotto sui ponti termici ha un senso sotto un punto di vista fisico...ma nella praticità non è una soluzione percorribile per ragioni tecniche ed estetiche. Per attenuare il ponte termico il cappotto dovrebbe estendersi per almeno un metro rispetto al ponte termico. Molto più razionale la scelta di un cappotto completo, oppure l'installazione di un sistema di VMC. Quest'ultima ipotesi attenuerebbe il rischio di muffe e condense, senza però migliorare la qualità termica dell'edificio. In tutti i casi è opportuno sottoporre l'edificio ad un professionista che sia in grado di dimensionare le soluzioni. Grazie e buona giornata
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Paolo
1/5/2024 23:31:44
Buongiorno, vorrei isolare alcune pareti cieche del mio appartamento esposte a nord. D'inverno le stanze interessate sono particolarmente fredde anche se senza fenomeni di umidità. Sono in appartamento ad un piano intermedio tra altri piani riscaldati. Pensavo di effettuare un insufflaggio previo verifica delle murature esterne in quanto l' immobile è del 1990 e non so se sono stati usati dei portoni. Che ne pensa?? Grazie.
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Ahoraarchitettura
19/6/2024 14:59:56
Buongiorno e grazie per averci contattato. Con tutti i limiti di questo sistema di isolamento descritti nel post, certamente l'intervento potrà aiutarla contenere le dispersioni termiche delle murature. E' sempre consigliato un approccio tecnico, coinvolgendo un professionista specializzato in riqualificazioni energetiche per un sopralluogo preliminare.
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Filippo
6/6/2024 12:21:23
Buongiorno, in un'abitazione del 2007 con muri perimetrali (sud - nord) di 50 con intercapedine di 15 e con pannello di poliestere di 5 all'interno, ha senso fare un intervento di insuflazione? si consideri che i muri esposti a sud e nord sono interessati mentre i muri a est e ovest confinano con altri locali condominiali/appartamento vicino.
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Ahora Architettura
19/6/2024 15:03:24
Buongiorno e grazie per averci contattato.
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