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Passivhaus

                                                                              Una ristrutturazione innovativa: integrazione tra l’architettura di montagna e sistemi di risparmio energetico
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Cesana Torinese: un vecchio deposito trasformato in casa passiva 
Zero emissioni di Co2



CHE COS'E' UNA PASSIVHAUS ?

RISTRUTTURAZIONE PASSIVHAUS A CESANA - TORINO

La ristrutturazione prevista porterà alla realizzazione di un edificio residenziale certificato Passivhaus. 
Il protocollo di Darmstadt (Germania) per gli edifici a basso consumo energetico. 
L'obbiettivo è plasmare le forme di questo edificio per ottenere sia una residenza dalle elevate prestazioni energetiche sia un elemento di architettura contemporanea a completamento per la storica piazza di S.Antonio.

tipologia: Edificio residenziale isolato

progettazione: 2017

ubicazione: Cesana Torinese (TO)

Calcolo Passivhaus: ZEPHIR - Passivhaus Italia

Consulenti alla progettazione:  arch. DE ROSSI Antonio / arch. QUARANTA Cesare

STATO DI FATTO

Schizzo inserimento Passivhaus in piazza Sant Antonio - Cesana
Lo stato di fatto consiste in un edificio di modeste dimensioni a uso deposito, formato da un piano fuori terra e da un piano seminterrato con un’area verde privata a nord delimitata da un muro perimetrale in pietra. L’immobile risulta estraneo per tipologia costruttiva, volumi, sagoma e per destinazione d’uso al contesto urbano in cui è inserito.

Attualmente l’immobile versa inoltre in uno stato di abbandono che pregiudica l’intera area urbana in cui è inserito. La sua posizione è infatti strategica essendo in prossimità della chiesa di Sant’Antonio e della fontana esagonale in pietra posta all’ingresso del paese provenendo dalla Francia, proprio nel punto di soglia tra centro storico e espansioni successive.

Si ritiene pertanto che la sua riprogettazione, demolizione e ricostruzione costituisca un elemento centrale ai fini della valorizzazione dell’intero tessuto urbano, e possa portare ad una qualificazione rilevante dell’attuale piazza, creando un adeguato spazio di accesso a Via Roma, asse portante dell’antico centro storico.

Passivhaus : ristrutturazione  architettonica casa di montagna.
Passivhaus: ristrutturazione a Cesana Torinese
Passivhaus a Cesana: architettura sostenibile
Passivhaus: bioedilizia in un comune montano

PROGETTO

L’edificio proposto riprende volumi, elementi e materiali dell’architettura alpina locale, ma senza rinunciare ad un identità contemporanea, anche in ragione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di contenimento dei consumi energetici previsti dal progetto.

La sagoma dell’edificio e la sua volumetria avranno inoltre l’importante funzione di ridefinire e completare lo spazio pubblico di questa piazza creando una quinta scenica all’attuale fontana.
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Da questo punto di vista, il leggero innalzamento del fabbricato e la realizzazione del tetto a due falde portano al rafforzamento del concetto di “piazza”, creando un luogo maggiormente definito e raccolto.
Schizzo progettuale - Casa Passiva - Cesana Torinese
Passivhaus Cesana - Schizzo progettuale - Arch. Antonio De Rossi
Antonio De Rossi - Stefano Bruno - PassivHaus
Antonio De Rossi - Stefano Bruno - PassivHaus
Antonio De Rossi - Stefano Bruno - PassivHaus
L’organizzazione interna su tre livelli muove dalla scansione verticale tipica dell’architettura alpina storica dell’alta valle di Susa e delle sue vallate laterali: seminterrato, piano terra e soppalco andranno infatti a riprende fedelmente l’organizzazione tipologica degli edifici alpini, che presentavano al piano interrato la stalla, al piano terra un piano nobile e un soppalco adibito a fienile o deposito.
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Il rispetto della sagoma tradizionale a due falde, con il colmo disposto lungo l’asse minore, disegna le due facciate principali, una rivolta a sud che presenta un’ampia superficie vetrata atta a ricevere la luce solare, e una opposta verso nord con poche aperture al fine di limitare le dispersioni, riprendendo così la logica degli antichi fienili e costruzioni, completamente aperti sul fronte soleggiato e tamponati con rivestimento in legno a nord.
Progettazione dell'architettura sostenibile
Passivhaus in fase di progettazione
Progettazione architettura sostenibile di montagna
Passivhaus in fase di progetto

Casa Passiva certificata Passivhaus - Cesana Torinese
Fotoinserimento edificio Passivhaus Cesana Torinese
Casa passiva in un paesaggio di montagna
Sezione Passivhaus

MATERIALI

La scelta dei materiali è rispettosa della storia costruttiva e architettonica dell’area alpina e dell’alta Valle di Susa.
Il rivestimento del piano seminterrato, funzionando da basamento, è in pietra a spacco posata a secco in modo da essere connesso formalmente e matericamente al muretto che delimita la proprietà e che in progetto non verrà alterato.

I piani fuori terra saranno invece parzialmente rivestiti con doghe di larice spazzolato trattato termicamente e non impregnato, riprendendo esteticamente e filologicamente la modalità di posa del legname di rivestimento (doghe e scandole).
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Le due falde asimmetriche del tetto e il prospetto est sono rivestite in lastre di acciaio pre-ossidate; la scelta del materiale ci permetterà di avere un edificio vivo, che cromaticamente varierà in base alle stagioni e agli anni.
Foto

STRUTTURA

​Da un punto di vista strutturale il piano interrato fungerà da base dell’edificio e sarà realizzato con una muratura portante in calcestruzzo armato, le pareti perimetrali dei piani fuori terra saranno invece realizzati in legno strutturale (Xlam). L’orditura del tetto e dei solai interpiano verrà costruita con travi in legno lamellare, e i tavolati a vista saranno in larice massello.
Casa Passiva a Cesana Torinese - Passivhaus

PASSIVHAUS

PASSIV HAUS CESANA
Da un punto di vista energetico il progetto rientra nello standard NZEB (edificio a energia quasi zero) ed è in fase di certificazione Passivhaus.

Una Passivhaus è un edificio che deve rispettare determinati criteri: fra gli altri, il fabbisogno termico per riscaldamento (energia utile per il riscaldamento dell'aria ambiente) e il fabbisogno frigorifero per raffrescamento (energia utile per raffreddare l'aria) devono rimanere al di sotto di 15 kWh/m2 anno, il fabbisogno di energia primaria deve essere minore di 120 kWh/m2 anno (consumo di energia primaria per riscaldamento, raffrescamento, approntamento e distribuzione acqua calda sanitaria, energia elettrica degli elettrodomestici e corrente elettrica "ausiliaria", ovvero a servizio degli impianti) e il valore n50 (ricambio di aria interna per perdite attraverso gli spifferi in corrispondenza di una depressione/sovrappressione di 50 Pascal) deve risultare in opera minore di 0.6 h-1.
Grazie al raggiungimento di questi valori si è generalmente in grado di garantire il benessere termico senza che sia necessaria l'installazione di alcun impianto di riscaldamento di tipo "convenzionale", ovvero di una caldaia, termosifoni o similari.
Durante la stagione invernale infatti le perdite di calore per trasmissione attraverso l'involucro vengono quasi interamente compensate dagli apporti passivi di calore dovuti all'irraggiamento solare attraverso le finestre e dal calore generato all'interno dell'edificio dai suoi stessi occupanti e dalla dissipazione termica degli elettrodomestici. Da qui l'utilizzo del termine "Passiv".

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Data la sua volumetria esigua e le condizioni climatiche rigide, la casa è da considerarsi come un caso studio molto importante e di notevole rilevanza a livello europeo; infatti si tratterebbe di uno dei primi edifici con una così esigua cubatura ad essere certificato, oltre che essere un laboratorio e banco di prova molto importante per future applicazioni in territorio alpino. Da questo punto di vista, per le innovazioni tecnologiche che presenta in tema di sostenibilità ambientale, la costruzione costituisce per le Alpi occidentali praticamente un unicum.

EFFICIENZA ENERGETICA E MATERIALI ISOLANTI

Sulla base di approfonditi studi basati su un’apposita raccolta dei dati climatici locali si è giunti a una definizione dell’involucro termico dell’edificio che prevederà:
- cappotto di 30 cm in lana di roccia posizionato esternamente alle pareti portanti ed abbinato a una controparete interna isolata di 10 cm con funzione di passaggio impianti;
- isolamento del tetto in fibra di legno, avente spessore di 35 cm
- isolamento sotto la fondazione a platea con pannelli in XPS avente spessore di 30 cm

In seguito a uno studio solare sono state progettate le dimensioni, gli orientamenti e le dimensioni delle aree finestrate, così come l’analisi delle loro ombreggiature in modo da evitare fenomeni di abbagliamento o surriscaldamento estivo.
E’ previsto l’utilizzo di serramenti certificati Passivhaus in legno aventi doppia camera bassoemissiva con distanziale caldo.
La facciata vetrata a sud sarà realizzata con vetri aventi doppia camera montati su un telaio metallico a taglio termico certificato Passivhaus.
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La struttura in allumino verrà accoppiata esternamente con i pilastri portanti del tetto in legno lamellare che contribuiranno alla realizzazione della scansione verticale del prospetto.

IMPIANTI

Il ricambio e il controllo dell’aria interna è affidata a un sistema di ventilazione meccanica controllata centralizzata in modo che l’utenza possa avere dell’aria pulita e salubre, priva di ogni allergene e con un’umidità relativa sempre sotto controllo.
L’edificio sarà in grado di produrre tutta l’energia necessaria (elettrica e termica), attraverso la trasformazione della sola energia solare, senza l’utilizzo di alcun combustibile, né fossile, né biomassa.
I pannelli fotovoltaici posizionati sulla falda ovest produrranno l’energia sufficiente per soddisfare i fabbisogni elettrici della residenza e per alimentare una pompa di calore aria-aria.
La pompa di calore verrà collegata al sistema di ventilazione meccanica controllata per il riscaldamento dell’edificio, senza necessitare di un sistema di emissione dedicato.
I pannelli solari termici produrranno l’acqua calda sanitaria e saranno collegati a un accumulo a sua volta integrato con la pompa di calore.

Foto

CICLO DI VITA DELL’EDIFICIO E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

Molti dei materiali che si andranno ad utilizzare sono materiali riciclati e/o riciclabili (fibra di legno, XLAM, legno lamellare, lana di roccia, acciaio…); in questo modo l’edificio raggiunge un elevato livello di sostenibilità ecologica.

La sua struttura in gran parte realizzata a secco avrà una facile e veloce posa e un altrettanto rapida rimozione riducendo al minimo i consumi di energia grigia.

L’edificio in fase di utilizzo ha una produzione di anidride carbonica pari a zero.
Ahora Architettura - arch. Stefano BRUNO

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