L'edificio in oggetto, è una villetta monofamiliare situata ad Almese in provincia di Torino. Si sviluppa su tre piani riscaldati di cui uno adibito a sottotetto abitabile ed uno seminterrato anch'esso riscaldato.
Non essendo necessario intervenire sul tetto e sugli infissi (recentemente installati), il miglior intervento di risparmio energetico era costituito dall'isolamento a cappotto dei muri perimetrali, così da ottenere migliori prestazioni nella stagione invernale. Verrà inoltre installato il sistema di ventilazione meccanica controllata. |
Per controllare l'umidità degli ambienti interni e soddisfare le necessità di ricambio d’aria dell’abitazione, l’edificio viene dotato di impianto di Ventilazione Meccanica Controllata.
Questo sistema attraverso le sue canalizzazioni presenti nei vari ambienti, riesce ad estrarre l’aria “sporca” generata negli ambienti come bagni e cucine soggetti a livelli più alti di umidità e, prima di andare verso l’esterno, passa in uno scambiatore a lamelle nel quale si incontra con l’aria esterna “pulita” in ingresso. Tra i due flussi avviene quindi uno scambio termico, in modo tale che l’aria in ingresso una volta pre-riscaldata possa essere immessa negli ambienti puliti come soggiorni e camere. Oltre a questa funzione di ricambio d’aria interno, risulta fondamentale anche l’azione di depurazione da pollini, particolato e altri allergeni e sostanze inquinanti, che avviene prima dell’immissione in ambiente. L’intero processo risulta avere dei rendimenti che superano l’80% e risultano quindi assolutamente trascurabili in bolletta. Per rendere l'intervento poco invasivo, trattandosi di una ristrutturazione, le tubazioni sono state passate all'esterno del fabbricato e ricoperte con il cappotto termico. Per eseguire tale operazione è fondamentale analizzare in fase preliminare i rischi di condensa: le canalizzazioni devo risultare isolate in modo idoneo in ogni loro punto. Per fare questo ci si deve affidare ad appositi software per il calcolo dei ponti termici. |
Al piano seminterrato è stato effettuato un intervento di isolamento dall'interno della parete controterra, così da isolare completamente l'edificio. L'utilizzo di un telo con funzione di freno al vapore e di materiali isolanti igroscopici (fibra di legno) risultano fondamentali per eliminare il rischio di condensa dovuta all'aderenza della parete con il terreno.
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Ahora Architettura - arch. Stefano BRUNO
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