Il legno è un materiale vivo per definizione. La croce presentata nel progetto vuole raccontare una storia di risurrezione, che passa attraverso la sofferenza dello strumento di morte, ma lo trasforma e lo vince. La croce è posta ai piedi del monte Pirchiriano, all'imbocco della mulattiera che porta al monastero della Sacra di San Michele.
realizzazione: 2009
ubicazione: Chiusa San Michele - Torino
committente: parrocchia San Pietro Apostolo
artigiano: falegnameria Il Trucciolo - Andrea Remolif
PROGETTO
La croce in sè è simbolo di tortura e sofferenza, l'idea è quella di andare oltre e di raccontare ciò che segue il dolore della croce: la resurrezione. La croce prende così vita: la struttura è protesa verso chi la osserva e le sue braccia si fanno accoglienti come in un abbraccio raccontando per immagini il sacrificio di Gesù come gesto d'amore per gli uomini. Il materiale scelto è il legno, materiale vivo per eccellenza. Per la sua realizzazione sono stati realizzati dei disegni in scala reale che sono poi stati trasferiti sul legname da tagliare.
REALIZZAZIONE
FINE LAVORI
UNO SPAZIO VERDE PER LA PREGHIERA
Un tempo era l'orto del parroco ai piedi di una viglia d'inizio '900; oggi, dopo anni di abbandono, l'area verde è stata risistemata. La riqualificazione dell'appezzamento di terra offre all'intera comunità uno spazio d'incontro e condivisione all'imbocco della mulattiera per la Sacra di San Michele.
realizzazione: 2010
committente: parrocchia San Pietro Apostolo - Chiusa di San Michele impresa: Lera costruzioni
STATO DI FATTO E PROGETTO
Nel 2008 la comunità di Chiusa di San Michele riceve un'offerta da pia persona. Con i fondi si decide di trasformare il vecchio orto della parrocchia in un giardino a uso dei ragazzi e degli adulti del paese, nasce così il Giardino Felicina Maritano. L'area verde si trova presso la Chiesa Parrocchiale e costeggia il tratto iniziale della mulattiera che porta alla Sacra di San Michele. Parte del giardino si sviluppa lungo il pendio della montagna grazie a numerosi terrazzamenti in muri di pietra a secco, un tempo a sostegno di un'antica vigna oramai estirpata. In uno dei terrazzamenti si ricava un'area di preghiera per la quale viene commissionata la realizzazione di una croce, ben visibile anche ai pellegrini che intraprendono il cammino verso l'abbazia di San Michele.