UNA SCULTURA PER LA ROTATORIA DI CHIUSA DI SAN MICHELE: SAN MICHELE E IL DRAGO
Il progetto per la rotatoria intende far conoscere il sentiero lastricato che dal paese di Chiusa di San Michele porta al monastero della Sacra di Michele. L'idea nasce da tre artigiani e dal loro desiderio di lavorare i materiali del territorio per promuovere il paese di Chiusa San Michele.
progettazione: 2014
STATO DI FATTO
A seguito della costruzione di una nuova rotonda stradale nel comune di Chiusa San Michele, lungo la Strada Statale 25 del Moncenisio, a tre artigiani del paese sorge l'idea di trasformare quello spazio per creare un biglietto da visita al paese attraverso delle loro opere. La "squadra" è composta da un falegname, un fabbro - specializzato nella lavorazione del ferro battuto- e un mosaicista. Si tratta ora di trovare un'idea buona che possa conciliare le tre professionalità e l'obiettivo promozionale del progetto: portare gli automobilisti dentro il paese. L'incarico dello studio Ahora Architettura è trovare una soluzione da proporre agli artigiani e successivamente all'amministrazione per valutarne l'effettiva fattibilità.
PROGETTO
Il paese di Chiusa San Michele prende il suo nome dalle chiuse longobarde, teatro della battaglia di Carlo Magno e dall'Arcangelo al quale è dedicata l'abbazia della Sacra che sorge sopra il monte Pirchiriano e veglia sul paese. Il progetto vuole far riscoprire l'antica mulattiera che attraversando castagneti e faggeti porta dal paese al monastero medievale. Si è pensato di "raccontare" tale itinerario disegnando due spirali sulla rotatoria: si tratta di passerelle rialzate in legno di castagno che rappresentano il sentiero che si arrampica lungo la montagna avvolgendola. Al centro del disco un monumento in ferro battuto rappresenta l'abbazia: san Michele che uccide il drago. Mediante due lapidi, provenienti dalle cave abbandonate del Pirchiriano, si illustra -con una scritta a mosaico- l'accesso alla mulattiera. Il luogo, quello della statale, rappresenta un passaggio molto frequentato ideale per promuovere il paese è le sue risorse.
LA SCULTURA CENTRALE
La scultura centrale vuole rappresentare in modo semplificato la vittoria del bene sul male. Il male è un drago, che si snoda con forza ed eleganza. La sua forza e dinamicità sono raccontate mediante il metallo lucido che si attorciglia con vigore su se stesso. In realtà il drago è pura apparenza, più che un drago è una fettuccia di stoffa che si comporta da elemento indistruttibile: pura apparenza. Nella realtà la sua estremità superiore e già stata sconfitta dal decadimento, rappresentato attraverso la corrosione indotta al materiale. Un esile e stabile croce, rappresentante la spada di San Michele Arcangelo, trafigge inesorabilmente il mostro conficcandosi in modo perpetuo alla pietra.