Il protocollo Itaca è un processo di certificazione ambientale di un edificio. A differenza dei protocolli di certificazione energetiche (CasaClima, Passivhaus ...), le certificazioni ambientali sono composte da diversi criteri di valutazione ad ampio raggio. Oltre ai parametri relativi ai consumi energetici, vengono prese in considerazione numerose variabili al fine di valutare e classificare uno stabile in funzione del suo impatto ambientale in fase di realizzazione e di utilizzo. I criteri esaminati variano a seconda della tipologia di fabbricato (residenziale, scuole, commerciale...), ogni criterio fornisce un punteggio: se le prestazioni raggiunte sono superiori alla norma di legge si ottiene un punteggio positivo, altrimenti si è penalizzati. Per valutare "l'energia grigia", ovvero l'energia utilizzata in fase di costruzione e di futuro smantellamento, si prendono in esame i quantitativi dei materiali rinnovabili e riciclabili utilizzati nella costruzione. Una volta entrati in casa si considerano le fonti rinnovabili, i fabbisogni energetici, la prossimità al trasporto pubblico, la differenziazione e la raccolta dei rifiuti, la raccolta delle acque piovane e l'utilizzo di sistemi domotici. I protocolli ambientali sono numerosi, il più conosciuto è forse l'americano LEED. Anche l'agenzia CasaClima ha messo a punto una sua certificazione in tal senso. Il protocollo ITACA è stato redatto da iiSBE Italia ed è stato scelto da numerose regioni italiane (fra le quali il Piemonte) come "strumento ufficiale" e in alcuni casi obbligatorio. È infatti sovente un requisito obbligatorio per numerosi bandi pubblici, viene richiesto inoltre in ambito residenziale dall'attuale Legge Regionale n.16 del 4/10/2018 (che sostituisce l'ex Piano Casa), per poter accedere ai bonus di ampliamento volumetrico. La certificazione viene rilasciata da iiSBE , a seguito dell'esame della documentazione fornita mediante apposito modello. A CHI AFFIDARSI?
Da febbraio 2019 l'arch. Stefano Bruno dello studio Ahora Architettura ha conseguito il diploma di superamento dell'esame di Esperto Protocollo Itaca presso iiSBE Italia. Lo studio è specializzato nella riqualificazione energetica degli immobili esistenti e nella realizzazione di edifici a basso consumo energetico. Contattaci per avere maggiori informazioni, scopri anche i nostri servizi. Studio Ahora Architettura : PROGETTIAMO SOSTENIBILE PERCHE' PENSIAMO SOSTENIBILE
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IL CONTO TERMICO UN AIUTO CONCRETO PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI COS'E' Si tratta di un finanziamento statale per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici pubblici. CHI PUO’ RICHIEDERE L’INCENTIVO? Tutti gli enti pubblici per interventi su edifici di cui sono proprietari o utilizzatori. QUAL E’ L’ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO? Gli incentivi variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta, a seconda degli interventi effettuati. Finanzia il 100% delle spese per la redazione della Diagnosi Energetica e dell’Attestato di Prestazione Energetica. E’ compatibile con qualunque altro finanziamento in conto capitale, pubblico e privato, fino al raggiungimento di un contributo del 100% del costo totale degli interventi. QUALI SONO GLI INTERVENTI FINANZIABILI?
QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO?
COME SI ACCEDE AL FINANZIAMENTO? Si può accedere al finanziamento attraverso due differenti modalità: accesso diretto o su prenotazione 1) Accesso diretto. A interventi completati La richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori attraverso il Portaltermico. Il GSE (gestore servizi energetici) valuta l’ammissibilità della domanda e invia lettera di accettazione, la pubblica amministrazione accetta il contratto con il GSE. L’incentivo viene erogato in un’unica soluzione entro 2 mesi dall’accettazione del contratto. Indicativamente la documentazione da presentare comprende:
2) Accesso su prenotazione. Le amministrazioni che intendono effettuare interventi su edifici esistenti possono presentare al GSE la richiesta di prenotazione degli incentivi. Il GSE valuta l’ammissibilità e procede ad impegnare la somma spettante. Le opzioni disponibili in questo caso sono tre: a) Prenotazione con diagnosi e “atto formale di impegno”. E’ sufficiente presentare:
Le tempistiche da rispettare sono: Consegna lavori entro 180 giorni > avvio lavori entro 240 giorni > conclusione lavori entro 18 mesi b) Prenotazione con contratto di prestazione energetica. E’ sufficiente presentare:
Le tempistiche da rispettare sono: Avvio lavori entro 60 giorni > conclusione lavori entro 12 mesi c) Prenotazione all’assegnazione dei lavori. E’ sufficiente presentare:
Le tempistiche da rispettare sono: Avvio lavori entro 60 giorni > conclusione lavori entro 12 mesi Per tutte queste tre opzioni l’incentivo viene erogato con un acconto all’avvio dei lavori, pari al 40% o al 50% del totale del contributo spettante, e un saldo a fine lavori. A CHI AFFIDARSI?
Lo studio Ahora Architettura (Almese -TO) si occupa di tutto l'iter professionale inerente il Conto Termico: dalla redazione della diagnosi energetica alla successiva fase di progettazione e direzione lavori, sino alla richiesta dell'incentivo. Lo studio è specializzato nella riqualificazione energetica degli immobili esistenti e nella realizzazione di edifici a basso consumo energetico. Scopri l'iter del conto termico avviato dal Comune di Cesana Torinese per il plesso scolastico. Contattaci per avere maggiori informazioni, scopri anche i nostri servizi. Studio Ahora Architettura : PROGETTIAMO SOSTENIBILE PERCHE' PENSIAMO SOSTENIBILE Studio AHORA Architettura: la giovane storia di una grande passioneAHORA in spagnolo significa adesso. Fare “architettura ADESSO”, è l’obiettivo del nostro lavoro. Che per noi vuol dire studiare e amare ogni progetto, realizzando luoghi che siano significativi per la vita di chi li abita. Un buon progetto è un sogno realizzato, non un atto burocratico.
Lo studio AHORA Architettura è la giovane storia di una grande passione. Quella per l’architettura. Ahora Architettura nasce a Condove nel 2008 come studio individuale dell’arch. Stefano BRUNO; nel 2018 cambia sede e incontra altri due professionisti con la stessa passione; nasce uno spazio altamente specializzato nell'architettura sostenibile. Nei nuovi spazi di Piazza Martiri della Libertà ad Almese, altri due architetti, Francesca Maffiodo e Valeria Bergamo condividono la sfida: rimanere nel loro territorio per dare vita ad uno studio di architettura che ha nella sostenibilità e nell’efficienza energetica i suoi punti cardine. Inoltre il team di lavoro si avvale di una rete di collaboratori esterni altamente qualificata, in grado di seguire con attenzione e professionalità tutti gli aspetti della progettazione: dallo studio d’arredo all’impiantistica, dal catasto alle opere strutturali. Se il nome dello studio richiama un interesse senza confini per il mondo dell’architettura, siamo però fortemente radicati nel territorio che ci ospita: la Val di Susa. La valle con i suoi paesi, le sue frazioni e borgate ci permette sovente di lavorare in territori montani, unendo alla passione per il nostro lavoro la comune passione per la montagna. Crediamo fermamente - e forse fuori dal coro del profitto immediato- che la formazione professionale, la ricerca e l’innovazione siano il nostro miglior investimento. La qualità della progettazione avviene attraverso un costante aggiornamento su materiali e tecnologie. Per fare questo dedichiamo una buona parte del nostro lavoro alla frequentazione di corsi professionali, all’incontro con i rappresentanti delle ditte del settore ed alla consultazione di riviste e siti web specializzati. I nostri edifici e le nostre riqualificazioni precorrono i tempi e rispettano l’ambiente perchè modellati con appostiti software che ne studiano il comportamento e ne calcolano le dispersioni. La sostenibilità che proponiamo è concreta e fisicamente calcolata. Fare efficienza energetica, per noi, non è una moda, ma un protocollo di progettazione per creare edifici a basso impatto ambientale. Dal 2011 l’arch. Stefano BRUNO è Consulente Esperto CasaClima, avendo concluso l’iter formativo dell’Agenzia altoatesina, leader per la certificazione energetica ed ambientale. Attualmente anche l'arc. Francesca MAFFIODO sta concludendo il medesimo iter formativo. Curiamo il comfort dell’edificio in ogni suo aspetto. Creiamo ambienti salubri, con un’elevata qualità dell’aria interna, dove il benessere psicofisico di chi ci vive è migliorato da una adeguata illuminazione naturale e dallo studio dei colori. La passione per l’architettura e per il progetto ci ha fatto scegliere la progettazione BIM, che ci permette di pianificare e disegnare l’edificio nelle tre dimensioni. Il programma, realizza un modello virtuale che ripropone dettagliatamente l’edificio reale: materiali, nodi costruttivi, esposizione solare… Un livello di progettazione così approfondito rende possibile una valutazione precisa dei costi di costruzione ed elimina il rischio di varianti in cantiere, ottimizzando i costi e riducendo le tempistiche in fase esecutiva. Amiamo confrontarci con artigiani ed imprese, per lavorare assieme e fornire al cliente il miglior risultato, cercando di trovare soluzioni nuove a problemi nuovi, senza procedere per tentativi o dando per scontati i metodi e le lavorazioni dell’edilizia convenzionale. Contattaci per maggiori informazioni. AHORA ARCHITETTURA : PROGETTIAMO SOSTENIBILE PERCHE' PENSIAMO SOSTENIBILE Che cos'è una Casa Passiva? Quanto consuma?
Quando si parla di casa passiva, si intende generalmente una casa che necessita di pochissima energia per funzionare. I consumi per il riscaldamento invernale, per il condizionamento estivo e per l'energia elettrica sono infatti ridotti al minimo, in questo modo non solo le bollette della casa si riducono, ma si crea una una vera architettura sostenibile, con un bassissimo impatto per l'ambiente. Risparmiando energia infatti si inquina pochissimo e si riducono le emissioni dei gas che causano l'effetto serra, quali l'anidride carbonica (prodotta ad esempio dalla combustione di metano, gasolio e legname). Se poi le fonti energetiche sono rinnovabili, come l'energia solare, si può parlare di una casa che non inquina affatto durante la sua vita, a zero emissioni.
Fin qua tutto bene...ma cosa significa che richiede "pochissima energia"? Quanto poca? Chi lo decide? Chi lo controlla? Esiste solo una casa passiva, quella certificata.
Il risparmio energetico è un affare che fa muovere molti interessi e molto denaro. Questo di per sé non è un male, anzi, può essere un bene e una grande opportunità. Negli ultimi anni però sul mercato sovente si sbandierano tanti slogan per attrarre i clienti che dicono tutto e allo stesso tempo non dicono nulla. Parlare di "casa ecologica", "casa passiva", "bioarchitettura", "bioedilizia", "edifici green", significa fare pubblicità, ma non offrire prodotti che siano necessariamente all'altezza delle aspettative di chi compra.
La definizione di "casa passiva" deve essere la stessa sia per chi progetta, per chi costruisce e per chi compra. Per questo esiste una sola casa passiva: quella certificata. È un po' così in tutti i settori. Non mi interessa se il commesso che mi dice che quel frigorifero consuma poco perché ce l'ha uguale sua zia...mi interessa avere in mano un certificato dove posso leggere chiaramente la sua classe energetica. Chi certifica una casa passiva?
A certificare una casa passiva non può essere né l'architetto che la progetta, nè l'impresa che la costruisce, ma un ente esterno. Oggi in Italia questa certificazione non è obbligatoria per legge, ma è facoltativa.
A creare il concetto e il certificato di Casa Passiva è stato il Passivhaus institut di Darmstadt (Germania). Il leader europeo che ha dato origine a questa esperienza nel 1988 ed è ora diffuso in tutta Europa. In Italia a certificare casa a basso consumo vi è anche l' agenzia CasaClima di Bolzano, in particolare con la sua certificazione più selettiva, la Casa Clima Oro. I due istituti si avvalgono di direttive tecniche, procedure e modelli di calcolo propri. Analizzare le differenze fra le due scuole non è oggetto del presente post, si tratta indubbiamente di enti con grande esperienza e affidabilità che offrono certificati che rappresentano per il cliente una solida sicurezza e garanzia sulla qualità costruttiva della propria casa. Si ma quanto consuma una Casa Passiva?
Meno di 15kW/mq anno. Cosa significa? Che per scaldare (inverno) e condizionare (estate) un metro quadro di casa per una anno intero servono solo 15 kW.
Che cos'è un kW, come possiamo immaginarlo in concreto?
Un litro di gasolio bruciando produce 10 kW di energia. Quindi, possiamo immaginare, che per ogni metro quadro di casa nostra durante tutto l'anno avremmo bisogno di un litro e mezzo di gasolio (se usassimo gasolio come combustibile...poi ovviamente, in una casa passiva opteremo per produrre la nostra energia mediante fonti rinnovabili come il sole, sarà lui a "darci" i nostri kW).
In termini economici è semplice capire i costi. Per una stima alla buona, guardiamo i prezzi del gasolio al primo distributore e moltiplichiamolo per 1,5 e poi per i metri quadri di un' ipotetica casa passiva. Ma 15 kWh/mq anno ... è tanto o è poco? È pochissimo. Un edificio pubblico degli anni '60 sovente supera i 500 kWh/mq anno, mentre una villetta isolata degli anni '80, si aggira solitamente sui 200-300 kWh/mq anno. La casa passiva è fantascienza? No, anzi, dal 2020 sarà obbligatoria.
La normativa Europea parla già da tempo edifici NZEB (acronimo inglese di Nearly Zero Energy Building - edifici a consumo quasi zero). Sostanzialmente questo nuovo standard costruttivo coincide con la definizione di Casa Passiva, consumi di 15 kWh/ma anno. Dal 2020 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere realizzati seguendo le linee guida della futura normativa. Non solo, dal 2018 questa normativa entrerà già in vigore per gli edifici pubblici di nuova realizzazione.
La nostra esperienza
Come studio Ahora Architettura ci siamo occupati della realizzazione della Casa Clima Classe A dì Almese. Sono in fase di cantiere una Casa Clima Oro a Cumiana, per la quale abbiamo offerto un supporto al progettista incaricato, una casa Clima R a Bussoleno e ci stiamo occupando del progetto di una Passivhaus a Cesana Torinese, di due Case Clima Classe A a Bruino e di una CasaClima in Classe A nuovamente ad Almese.
Contattaci per avere maggiori informazioni, scopri anche i nostri servizi. Studio Ahora Architettura : PROGETTIAMO SOSTENIBILE PERCHE' PENSIAMO SOSTENIBILE architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima Che cos'è l'architettura sostenibile?
All'interno dell'ufficio dello studio Ahora Architettura, c'è una scritta sul muro:
"Progettiamo sostenibile, perché pensiamo sostenibile" , è il nostro obiettivo. Con i problemi derivati dall'inquinamento dell'uomo è sempre più importante cercare di realizzare case che siano rispettose dell'ambiente. Negli ultimi anni si parla sempre più di bioedilizia, bioarchitettura e di architettura sostenibile. Tante definizioni per esprimere un concetto solo apparentemente chiaro: il fatto che ci troviamo di fronte a case cosiddette "green", cioè rispettose dell'ambiente. A volte però dietro a queste terminologie si nascondono solo strategie di mercato per attrarre clienti, ai quali però non si spiega il perché il prodotto offerto dovrebbe essere sostenibile o "bio". (Vedi post dedicato alla mia incapacità di capire cosa significa la parola bio per una casa!). Lo studio Ahora Architettura si occupa da anni di edifici a basso consumo e di risparmio energetico nelle costruzioni esistenti; rispetto ad altre terminologie ci piace il concetto di architettura sostenibile, poiché scientificamente definibile, chiaro e descrivibile. Per architettura sostenibile, intendiamo un'architettura pensata e progettata: non lasciata al caso, che pensi all'edificio per tutta la durata della sua vita: nascita - vita - morte. Una nostra costruzione deve poter essere costruita, vissuta e demolita, senza lasciare una traccia negativa sul nostro pianeta. Anzi, il nostro obiettivo è creare architetture che, nel loro piccolo, durante il loro ciclo di vita contribuiscano a rendere la nostra "Terra" migliore. Una casa non deve solo non inquinare, ma deve rispettare tre fondamentali criteri di sostenibilità:
Una architettura ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE
Parliamo di edifici che non inquinano e non rilasciano in atmosfera emissioni di anidride carbonica. Per fare questo utilizzano in modo intelligente le energie rinnovabili e le nuove tecnologie. Oggi è possibile costruire edifici alimentati solo dall'energia solare, in grado di riscaldarsi, raffrescarsi e produrre energia elettrica solo attraverso i raggi solari. Ovviamente è fondamentale una progettazione accurata: si deve tener conto dell'esposizione delle finestre, dell'isolamento dell'edificio e delle adeguate soluzioni impiantistiche. Edifici come questi non sono né una fantasia, né un lusso. Un esempio sono due nostre realizzazioni, una casa costruita ad Almese e certificata CasaClima classe A e una ristrutturazione progettata a Bussoleno in fase di certificazione CasaClima R; in entrambi i casi l'energia elettrica e il riscaldamento sono forniti solo dal sole. Niente caldaie, niente stufe, nessuna combustione.
La sostenibilità ecologica non deve però solo soffermarsi sui consumi dell'edificio durante la sua vita. Si devono studiare e curare anche le fasi della sua nascita e della sua morte. Durante la nascita - progetto e cantiere - le nostre scelte possono incidere molto in termini ecologici. Con quali materiali realizziamo la nostra casa? Sono materiali riciclati? Sono materiali a basso impatto ambientale? Da dove provengono? Quali lavorazioni subiscono? Sono domande importanti, e dietro a queste domande si trova un inquinamento causato dalla cosiddetta "energia grigia", quella generata per la costruzione dei materiali, per il loro trasporto e la loro posa in cantiere. È quindi importante:
Ogni edificio, un giorno finirà il suo percorso. Quanto inquinerà la sua demolizione? È importante utilizzare materiali che siano riciclabili e differenziabili, in questo modo recupereremo ogni componente delle nostra casa dando a questa una nuova vita: decisamente sostenibile! Una architettura ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE
Punto fondamentale affinché un processo di risparmio energetico sia efficace è renderlo alla portata di tutti. Inutile costruire la casa perfetta, che risponda a tutti i criteri di sostenibilità ecologica, se poi se la possono permettere solo i miliardari! È fondamentale fare il meglio con ciò che si ha a disposizione. Se non si rispetta questo criterio si manca di concretezza. È importante tenere sotto controllo il rapporto fra i costi e i benefici delle nostre scelte progettuali.
Non sprecare è sinonimo di sostenibilità, sempre. Per raggiungere tale obiettivo il progetto deve essere molto approfondito ( si parla di progetto esecutivo). È essenziale stimare i costi, valutare le alternative, capire le esigenze e le disponibilità del committente. È doveroso sognare, ma con quella concretezza in grado di realizzare e non solo di fantasticare. Una architettura SOCIALMENTE SOSTENIBILE
Che cosa succede alle altre persone se realizziamo il nostro progetto? È il concetto di "bene comune", non penso solo a me, ma anche a ciò che mi circonda. Apparentemente questo approccio potrebbe sembrare una scocciatura, in realtà sovente è un punto di vista premiante che porta alla realizzazione dei progetti più riusciti e più innovativi.
Prediligere le ristrutturazioni alle nuove costruzioni, ad esempio, permettere di ridurre il consumo del suolo. Calare la nostra architettura pensandola per il luogo in cui si verrà a trovare può certamente migliorare l'aspetto del nostro quartiere, o della nostra piazza. Porre dei limiti alle nostre costruzioni al fine di non danneggiare gli altri è sovente da stimolo per uscire fuori dagli schemi. All'interno dell'ufficio dello studio Ahora Architettura, c'è una scritta sul muro: "Progettiamo sostenibile, perché pensiamo sostenibile" , è il nostro obiettivo. E tu cosa ne pensi? . Ventilazione meccanica controllata: come funziona, perchè va scelta.
Il ricambio dell'aria delle nostre case è un azione indispensabile per mantenere al loro interno un ambiente sano e confortevole.
Nelle nuove costruzioni la tenuta all'aria degli edifici è decisamente migliorata, anche nelle ristrutturazioni edilizie la sostituzione degli infissi contribuisce a rendere le nostre abitazioni sempre meno disperdenti e prive di spifferi. L'ermeticità degli edifici è una qualità da ricercare, ma più l'edificio è impermeabile più vi sarà la necessità di ricambiare in modo efficiente l'aria interna al fine di garantire un ambiente sano e pulito. L'apertura manuale delle finestre non è sempre possibile e richiede all'inquilino una particolare costanza e diligenza. Sino a pochi anni fa esistevano sistemi di ventilazione forzata che estraevano l'aria interna malsana. Da alcuni anni questi sistemi sono però sorpassati a causa della loro scarsa resa, al loro posto sono arrivati sul mercato i sistemi di ventilazione meccanica controllata. COME FUNZIONA LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA ?
I sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) estraggono l'aria interna calda e malsana e immettono aria esterna filtrata, preriscaldata e pulita.
La novità, rispetto alla vecchia ventilazione forzata, consiste nel fatto che l'aria interna (sporca e calda) prima di essere espulsa attraversa uno scambiatore a lamine e cede così il suo calore al flusso d'aria in entrata (freddo e pulito). In questo modo si preriscalda il flusso esterno e non si hanno sprechi energetici. Il ricambio d'aria della casa può essere effettuato senza per questo veder salire la bolletta del riscaldamento. Queste macchine hanno infatti una resa che varia dal 70% al 90% a seconda dei modelli (puntuali, centralizzati, con recupero entalpico...). L'aria esterna viene inoltre precedentemente filtrata, in modo da migliorarne ulteriormente la qualità. Va precisato che, per quanto possa sembrare paradossale, l'aria esterna è spesso meno inquinata dell'aria contenute nelle nostre case. Spesso all'interno degli ambienti domestici l'aria viene cambiata poco ed è ricca di anidride carbonica, formaldeide (contenuta in colle e arredi), polvere, prodotti da combustione (gas da cucina e fumo di sigarette), aromi vari (profumi, cosmetici, prodotti per la pulizia della casa...) L' unità centrale della macchina contiene al suo interno i filtri, lo scambiatore e le ventole necessarie a generare l'immissione e l'estrazione. I sistemi di VMC apportano un ricambio d'aria costante all'edificio. Il principio di funzionamento si basa sulla loro continuità di utilizzo per l'intera stagione invernale. I flussi d'aria vengono spostati a bassissime velocità in modo da non creare fastidiose correnti d'aria. Nonostante la continuità di utilizzo i flussi sono spostate a velocità così basse che i consumi elettrici sono decisamente contenuti. E' comunque possibile disporre di più velocità nel caso in cui vi sia la necessità di un ricambio d'aria più rapido negli ambienti. Molti modelli sono dotati di un sistema by-pass che permettono di escludere lo scambiatore. Nelle mezze stagioni i flussi non si intersecano più nello scambiatore, in questo modo l'aria esterna se è più fresca di quella interna può raffrescare gli ambienti. La VMC non è però in grado di climatizzare gli edifici in estate, per riuscire ad immettere aria più fredda rispetto a quella esterna alcuni modelli possono essere abbinati a delle unità frigorifere. VMC: CENTRALIZZATE E PUNTUALI
Nelle nuove costruzioni, e nelle ristrutturazioni globali, si utilizzano prevalentemente VMC CENTRALIZZATE, ovvero una sola macchina in grado di garantire la ventilazione della totalità delle stanze. All'unità principale (che generalmente occupa lo spazio di una caldaia murale), saranno connessi dei collettori che canalizzeranno le tubazioni fra tutti gli ambienti della casa. Le bocchette di estrazione saranno collocate negli ambienti più sensibili (bagni e cucine), mentre quelle di immissione saranno destinate a soggiorni, disimpegni e camere da letto. È fondamentale che i flussi dell'impianto siano bilanciati e che la sua progettazione sia seguita da professionisti esperti.
Nelle ristrutturazioni o nelle riqualificazioni di singoli ambienti si possono utilizzare VMC PUNTUALI. Si tratta di unità prive di canalizzazioni in grado di ricambiare l'aria di una singola stanza. I loro rendimenti sono generalmente inferiori, ma si posano con grande facilità e velocità. Ultimamente esistono anche modelli incorporati nei nuovi infissi in modo da poterli installare simultaneamente alla sostituzione dei serramenti. 5 Vantaggi della Ventilazione Meccanica Controllata
1 - aria ricambiata costantemente: pulita e filtrata, ambienti sani e confortevoli
2 - risparmio energetico: riduzione delle dispersioni di calori causate dalla ventilazione manuale dei locali o dai sistemi di ventilazione forzata 3 -riduzione dei quantitativi di umidità presenti nell'aria e quindi riduzione del rischio di formazione di muffe e condense. Questo aspetto è fondamentale, i sistemi di VMC permettono di attenuare gli effetti negativi dei ponti termici nelle ristrutturazioni. Nelle nuove costruzioni con elevata tenuta all'aria il loro utilizzo è fondamentale. La normativa europea si sta avviando verso un loro utilizzo obbligatorio, mentre i sistemi di certificazione CasaClima e Passivhaus già la prescrivono come imprescindibile. 4 - riduzione del contenuto di CO2, maggior livello di attenzione e di reazione degli utenti in uffici e case. 5 - presenza di filtri antipolline, in grado di garantire un ottimo livello di vivibilità anche nella stagione primaverile per i soggetti allergici A volte in molte persone sono titubanti sulla VMC per la paura che non si possano più aprire le finestre se si installa un impianto di ventilazione meccanica controllata? Si, si potranno aprire...ma non se ne sentirete più la necessità! Scopri alcuni nostri progetti dove è stata utilizzata la VMC, i link includono foto, maggiore documentazione sulla modalità di posa e sul funzionamento delle macchine: - CasaClima Classe A - edificio residenziale a zero emissioni di CO2 - Comune di Sestriere: riqualificazione energetica di edificio pubblico - Ristrutturazione di una villa monofamilaire isolata: intervento con risparmio energetico del 70% Contattaci per avere maggiori informazioni o richiedere un sopralluogo. architetto Stefano BRUNO - Consulente CasaClima Guida completa a come eliminare la muffa
In molti dei nostri bagni e delle nostre cucine appaiono dei punti neri negli angoli dei soffitti. Si tratta di piccole colonie di muffe: anche negli edifici sani e privi di altri problemi di umidità questi fenomeni possono verificarsi, purtroppo non si tratta solo di un problema estetico, ma bensì igienico. Le spore delle muffe sono infatti fra le cause di numerosi malesseri che interessano le vie respiratorie.
PERCHE' SI FORMANO LE MUFFE NEGLI ANGOLI?
L'aria presente nelle nostre case presenta al suo interno dell'umidità. Generalmente questa umidità è allo stato gassoso, ma, se questa è presente in grandi quantità, o se le temperature delle superfici sono particolarmente basse questa umidità condensa e si trasforma in acqua. L'esempio noto a tutti è la condensazione del vapore acqueo sulle vecchie finestre a vetro singolo nel periodo invernale. Il caso tipico si verificava nelle nostre cucine, dove l'acqua della pasta bollendo aumentava il contenuto di vapore nell'aria e questo condensava in prossimità di una superficie particolarmente fredda: il vetro.
La temperatura alla quale il vapore si tramuta in acqua e condensa è denominata temperatura di rugiada. In condizioni ottimale le nostre case dovrebbero avere una temperatura dell'aria di 20 °C è un'umidità relativa inferiore al 60%, in questi casi la temperatura di rugiada è di poco superiore ai 17°C. E' importante avere una temperatura dell'aria non troppo bassa poiché l'aria calda è in grado di contenere molta più umidità dell'aria fredda! Può però accadere che anche con queste condizioni, alcune parti dell'edificio scendano al di sotto della temperatura di rugiada nel periodo invernale. Ciò può essere causato da un cattivo isolamento o da un punto in cui la presenza dei materiali isolanti è disomogenea o interrotta, si tratta dei cosiddetti ponti termici. È il caso degli angoli dei nostri bagni e delle nostre cucine. In corrispondenza degli spigoli sovente si ha la giunzione di pilastri e travi in cemento armato, che hanno un valore di conducibilità molto elevato e risultano quindi particolarmente disperdenti. Inoltre, per un'errata prassi costruttiva, sino agli anni '90 si tendeva a isolare i muri, ma non la struttura in cemento armato, creando per l'appunto numerosi ponti termici. Ad aggravare la situazione di bagni e cucina è inoltre l'elevata presenza di umidità dovuta al loro utilizzo. Quando la polvere presente nelle nostre case, anche nella più pulita, trova una superficie umida riesce ad attecchire creando così il microclima idoneo allo sviluppo dei batteri e alla futura prolificazione delle colonie di muffe. COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MUFFA?
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Autoriarch. Stefano BRUNO Categorie
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